I miei migliori auguri per San Valentino, cara Viki-chan, spero che possa essere un gradito regalo
Tu che mi hai regalato Il Muffin, una “ghiottoneria speciale”
Tu che mi stai regalando emozioni “sentite”
C’è un cuore che accompagna il mio dono
Seven
Ciao cara Vik!!!
Sono davvero contenta di farti questo regalo per San Valentino, scelta fra tutti gli Aurors per scrivere, e non sarà sicuramente l’ultima, questa recensione che mi auguro possa essere un degno regalo, uno scambio che però non sarà mai equo visto ciò che tu ogni volta ci doni.
Questa meravigliosa storia, a mio avviso, malinconica visto come è finita, è forse l’unico modo che potesse finire, per l’Amore, sì questo meraviglioso sentimento che fa battere il cuore e fa venire i brividi, che fa soffrire e gioire e poi soffrire ancora per lasciarti nel vivere di malinconia e ricordi e negazioni; forse per Hermione con il rimpianto di aver lasciato la cosa più importante, Harry, per qualcuno che ha lo stesso valore, un altro amore, sua figlia, Rose, “Tu che sei la mia felicità”.
Ed è questa l’eredità per Hermione, della fine di questo amore grande, pieno di sofferenza ma anche pieno di questo sentimento sentito fino in fondo, vissuto fino in fondo, con il dolore e la gioia, con la consapevolezza del “Ti Amo” con le lettere maiuscole, del riconoscere “quel periodo della mia vita in cui mi sono sentita più padrona delle mie azioni”, Hermione, che detto da lei che è così risoluta, così decisa e decisiva, è la pura verità.
All’inizio si vede che c’è quel dolore nascosto negli sguardi che Hermione rivolge a Harry, sguardi pieni di sofferenza perché lui è lì ma non per lei e con lei, ma capisce poi che per Harry è tutto come lei lo vede e lo sente, la sua situazione al contrario: lei è con Ron e Harry è con Ginny che sono vittime inconsapevoli o destinatari amati di quell’amore che è “passato” a loro per una vita insieme.
Ma l’amore di Harry e Hermione si rivela, si fa vivere nei suoi momenti “magici”, nella sua gioia piena di quei momenti rubati, di quei gesti e baci assaporati e amati, sospirati e goduti fino alla fine, ma è proprio alla fine che questo sentimento li allontana, come sono stati all’inizio e alla fine: la “distanza” dell’amore.
E pensare che tutto l’amore diventato consapevole, per Hermione, ma già sofferto, a mio avviso da Harry, si è svelato per la nostra amica con una felpa, un profumo, il calore dell’abbraccio, quello di Harry, quello che lei cerca e trova nel preparare la sua borsa per Hogwarts e poi quella promessa “Sei la mia migliore amica, io non ti lascerò mai.”, e poi c’è il suo allontanarsi velocemente, quasi scappasse da lei.
Ma è nella sua nuova casa che Harry si ferma, che ricomincia tutto da zero, una nuova vita, in un luogo a lui caro, dove non ci siano ricordi negativi, ma dove possa vivere la “sua vita”, non più quella degli altri, non più per quella degli altri, ma la sua, la loro insieme.
Ed è così che succede, il ritrovarsi dopo il sentimento colpevole accusato da Hermione per qualcosa che è solo loro, un sentimento dolce, intenso e vero, come il loro, ma sofferto per gli altri, per Ron e per Ginny, amati nonostante tutto, perché loro sono la famiglia, loro sono la pace.... ma comunque per Hermione “era la consapevolezza di aver finito la voglia di fingere” e tutto si rivela, finalmente, sul divano di Harry, dopo un tè, dopo una vita di attesa, di vicinanza, di unione che diventa reale fino in fondo, che è la realtà e la forza del loro amore, che rimane per sempre, nonostante tutto, che non è dimenticato da nessuno dei due, che non è mai stato dimenticato già da prima, da Harry.
Quando Harry dice a Hermione che non ha mai dimenticato come capirla, MAI e ora che si ritrovano casualmente fra i corridoi del Ministero, MAI dimentica il loro amore, come Hermione non ha dimenticato ciò che la porta a “ringraziare” Harry per ciò che sente per lui e per ciò che ha fatto succedere, il merito che ha per la vita degli altri, che ha per Rose, come tutti loro, il futuro che va avanti come i suoi sentimenti.
E’ stato triste il momento della consapevolezza del non poter andare avanti con i loro incontri, ma non del valore e della forza del loro amore.
Il “Ti amo” di Harry chiude quel cerchio che ha avuto inizio con il “Ti amo” di Hermione, all’inizio, detto in un sussurro, con la paura di aver rovinato tutto, scoprendo invece, quanto fossero uguali, parti integranti fra di loro, una sola persona, una sola anima; mentre quello di Harry detto quasi con rabbia per non poterlo vivere apertamente davanti a tutto il mondo, la sua promessa di non lasciarla mai e l’ora che rivela il suo amore in parole, scandisce sempre ogni giorno la vita di Hermione fino ad arrivare a fermarsi allo stesso momento della confessione a Rose della dichiarazione d’amore che lei ha ancora per Harry……nulla è dimenticato.
Mi piace tantissimo questa storia, mi piace tantissimo questo amore tormentato, ma “vivo”, questo amore fatto di gesti negati, silenzi carichi di conferme, di sguardi rubati e di gioia nel sentirsi vivi nello scoprire la verità su loro due, una verità condivisa per sempre.
Ciò che mi piace in questa storia è anche il rispetto che si cela dietro ai pensieri di Hermione, all’amore che, seppur diverso, c’è per Ron; in fin dei conti ciò che logora Hermione e Harry è la loro storia che portano avanti, più che davanti al mondo, alle spalle di Ron e Ginny, un tradimento che è giusto per quello che provano vicendevolmente, uno sbaglio che andava fatto perché li ha resi felici, ma che, per quanto tradimento e sbaglio, ha la sua punizione: il ricordo dell’amore e quella sorta di “indifferenza” che annebbia tutto, ma che non può far scomparire ciò che c’è stato e c’è ancora, in una certa maniera….
Mi piace tantissimo anche Ron, con la sua forza dell’amore e dell’amicizia che è più fratellanza verso Harry e anche qui c’è la sua paura di perdere tutto, di perdere Hermione e Harry, le persone più importanti per lui da sempre, per sempre. Ron accetta in silenzio, all’inizio, questo legame “speciale” fra Hermione e Harry, ma Ron non è stupido e sa tutto, o per lo meno si aspetta ciò che sta succedendo fra di loro ma non fa nulla contro di loro, però dà come un “limite” ai loro sentimenti, di tutti e tre.
E’ bella questa storia, cara Vik, è bella e malinconica, non posso dire triste, perché Harry e Hermione ci sono, come ci sono Ron e Ginny …..e c’è Rose, il futuro che deve essere, non quello che avrebbe potuto essere, perché lei è figlia di Ron, quando avrebbe dovuto essere di Harry .…comunque un futuro senza guerra dove la nuova generazione può solo dare buoni frutti, frutti di pace……..il sacrificio di Harry e di Hermione.
E’ il sacrificio che trovo in gran parte delle tue storie, Vik, soprattutto quello di Harry, anche in un contesto sereno e allegro, il sacrificio è lì a sottolineare la grandezza di Harry, la sua capacità di amare, la sua generosità, senza contare che le stesse qualità sono di Hermione, ma è in lui che si accentra l’azione.
Mi piacciono le tue storie, Vik, ti ringrazio per l’emozione che mi fai sentire, i battiti del mio cuore a mille, per il sentimento che non è solo scritto ma vissuto “a pelle”, per la sensibilità che traspare da semplici gesti, parole, ma che nel contempo sono carichi di significato, di valore; gli sguardi di Harry, soprattutto, con quegli occhi che ti graffiano e rubano il cuore, ti rapiscono ogni volta e c’è la dolcezza degli abbracci di Hermione, che è sempre dalla tua parte, sempre.
E poi ci sei tu Vik, bravissima scrittrice, che ci regali sempre più con le tue Meraviglie, anche se malinconiche, anche se con un lieto fine che non c’è sempre, sei incredibile perché riesci a scandagliare le emozioni più profonde per farcele vivere fino in fondo.
Scusa per la mia prolissità, ma è ciò che provo, ciò che sento sulla mia pelle e dentro il mio cuore……
Grazie ancora…
Un bacio e un abbraccio
Nadia
[Recensione partecipante all'iniziativa "Aurors In Loves" organizzato dal gruppo di FB "Cercando chi dà la roba alla Rowling" (Team Harry/Hermione)]
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