Essere forti ed andare avanti, anche se accanto a te manca la persona più importante della tua vita. Riscoprire la propria forza e lottare per qualcuno che si appresta a diventare anch'egli un grande cavaliere.

La notte non sempre porta consiglio e di certo, a Saga non viene concesso il sonno dei giusti. La notte infatti è il momento in cui i suoi incubi si fanno reali.
Flashfic partecipante alla challenge #26promptchallenge indetta dal gruppo facebook Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart

«Saro, dico sul serio! Non la senti?»
La tua voce che è stridula come quella di Stefania quando gli prendo lo smartphone e leggo le sue chat con Peppino?, pensa Saro, accorgendosi che sì, qualcosa sente. Come un ticchettio, come delle zampe che corrono sulle pietre che costituiscono il condotto del pozzo. Che diamine?, si dice, convinto che sia solo suggestione, che sia solo quel cretino di Gegè che non ci sta a perdere, che.
Ma è una mano, quella che spunta dal pozzo, mozzandogli il fiato in gola. Una mano scura, mummificata, con delle unghie lunghe e ricurve e scure, come quelle che sfoggiava Stefania l’inverno scorso, del colore del sangue rappreso.

[Spy!AU]
Sicilia, Italia: in alcuni paesini dell'entroterra siculo scompaiono uno dopo l'altro una serie di bambini.
Athena IV e Athena XII indagano.

La tavola, si sa, è un punto dolente. Abitudini alimentari differenti possono mettere a repentaglio anche la più salda delle amicizie ... figurarsi se due già non vanno granché d'accordo, cosa potrebbe accadere?
P.S: il titolo proviene da un'opera di Swift, che tratta tutt'altro argomento. Ma quando l'ho letto, non ho resistito! XD

"La prima volta in cui Otabek Altin vide Yuri Plisetsky, pensò che fosse un bambino molto solo.
Si trovavano entrambi al campo estivo di pattinaggio gestito dal coach Yakov, vicino a San Pietroburgo, e nemmeno Otabek sembrava spassarsela troppo.
[...]
La prima volta che Yuri Plisetsky vide Otabek Altin in realtà non fu la prima, ma soltanto quella in cui finalmente gli prestò attenzione."
Ogni rapporto è costellato di prime volte, quello tra Otabek e Yuri non fa eccezione.

I loro pugni fendono l'aria e i loro calci spaccano la terra; ma i loro corpi sono quelli di normali esseri umani. Una dea bambina trasforma le loro mani; una tyche beffarda gioco con il loro corpo e i loro desideri. E li incammina su una strada che dissolve i pensieri
. Cento parole per ogni cavaliere d'oro; cento parole per raccontare la sorte diversa delle mani di ognuno.

Li senti piangere, sotto una pioggia di petali color lilla pallido, ma non puoi farci niente. I prosperi inevitabilmente decadono, ripeteva tuo nonno, osservando le fronde dei ciliegi d’un aprile ormai lontano. La campana del tempio di Gion suona anche per gli dei.
[Questa storia partecipa al challenge Per Amica indetto da Writer's Wing]

Una stella cadente, a cui affidare un desiderio.
Una nuova conquista da realizzare.
Ossessionato dai suoi pensieri, Melkor ha preso una decisione.

Dal testo:
"Ci fu un particolare però che catturò la sua attenzione, così tanto da costringerlo ad arrestare il passo. Non fu un dettaglio rilevante, o almeno non lo sarebbe stato per gli altri, ma vista la sua reazione doveva essere alquanto significativo."

" Lo aveva sentito.
Nonostante la distanza, aveva sentito il cosmo di suo fratello scemare lentamente, come una brezza che smette di soffiare.
Saga era morto. "
NdA: breve apparizione di Siren Sorrento.
[Revisionata]

Due detenuti, compagni di cella, troveranno un modo malsano di accettare la compagnia forzata. Questo racconto è Secondo classificato al contest "2nd National Teen Slash Awards" indetto da Surlaplanche sul forum di EFP. Partecipa anche alla "About sex challenge" organizzata da ManuFury sul forum EFP, con il prompt #45. "So io come strapparti quel sorrisetto dal viso".

Storia di come il Saint di Pisces imparò a coltivare rose e a resistere al veleno.

Il sangue è più denso dell'acqua: ci definisce, ci lega… ci maledice...
Freya è fatta d'acqua: la sua pelle è un tutt'uno con il mare, che le regala la sua protezione dagli occhi indiscreti delle creature senza coda; ma la luna la maledice, trasformando il suo canto in una malia senza antidoto.
E se il silenzio le permette di ammirare la città-porto di Envers e la sua bellezza incanta il marinaio più affascinante, il legame con Ajanah la trascina in vortici di dolore a cui la memoria la vincola per sempre.
Perché non posso piangere? Voglio piangere! Perché non scappa? Perché… mi ama?
«Mi ami?» gli chiedo, allungandomi verso il porto estremo.
«Non ho fatto altro da quando ti conosco» ridacchia, con una spensieratezza che gli illumina il viso – miele baciato dall'ultimo raggio di sole.
Prima classificata e vincitrice del premio "Anima selvaggia", per la migliore creatura, al contest "Echi dell'occulto" indetto da Dollarbaby e giudicato da E.Comper sul forum di Efp.

Kassios. Grande e grosso, brutto e cattivo. Un personaggio così minore che non compare nemmeno nell'elenco predefinito dei protagonisti di questo sito.
Eppure chi sta ai margini della scena può vedere le cose molto chiaramente, non essendo abbagliato dalla luce dei riflettori.
Questa breve raccolta di drabble cerca di rendere un po' di giustizia a un personaggio che, secondo me, rappresenta alla perfezione l'eroe tragico. O il tragico anti-eroe, se preferite.