Un fidanzamento inaspettato, due vecchi nemici che si ritrovano, loro malgrado, a dover interagire per il bene dei rispettivi figli, il comportamento sconsiderato degli ex coniugi e una bottiglia di Firewhisky da 300 galeoni segnano l'inizio di questa storia. Un incontro occasionale diventa qualcosa di più, con una scadenza: il giorno in cui i loro figli pronunceranno il fatidico "sì".
Ma le cose raramente vanno secondo i piani.
Questa storia è una traduzione dell'omonima fanfiction della scrittrice Lena Phoria che mi concesso l'autorizzazione di tradurre e pubblicare. A lei vanno tutti i crediti. Naturalmente, i personaggi sono frutto della fantasia di J.K.Rowling, tranne gli Oc che appartengono a Lena Phoria.
Attenzione: il capitolo 21 contiene tematiche delicate

Peeta appoggia la sua fronte sulla mia e lo vedo sorridermi, intrecciando la sua mano con la mia, baciandomi la punta del naso come ha fatto prima. Il suo viso è accaldato ed i miei occhi si muovono per osservarlo negli occhi, e sulle labbra, come se fossi attratta da lui, anche se non dovrei esserlo. Non ora, né mai. Ma alla fine, la prima a muoversi sono io, ricongiungendo la mia bocca alla sua, bramando altri baci, altre carezze, stringendomi a lui come se non ne potessi fare a meno. E forse è esattamente così, forse, in questo momento, Peeta è il pane di cui ho bisogno per sopravvivere.
Until the day I die non è solo una storia d’amore, è la storia di come una singola scelta può cambiare il corso della vita e delle vite di molti, influendo sulla storia stessa.
{A LaGattaImbronciata ♥ Non sarebbe nata senza di te}

Elena è rimasta sola. Ha perso i sui genitori in un terribile incidente. Cerca di affrontare la sua nuova realtà appoggiandosi agli amici di sempre e il legame con Damon diventa sempre più profondo. Un'amicizia che profuma d'amore. Tutti umani

-Che cosa ci fai qui?
Natasha riaprì gli occhi. Osservò per bene il suo collega, esaminando il suo viso liscio e serio, i capelli biondi stranamente spettinati e la gradevole vista che l'aderente maglia bianca le offriva.
-Non lo so- riuscì ad articolare, mentre i penetranti occhi color fiordaliso di Steve la osservavano in lungo e in largo. Natasha aveva i capelli ricci, stavolta, e i suoi grandi occhi azzurri erano decisamente ubriachi.
Con uno sguardo pieno di disapprovazione Steve guardò la bottiglia di vodka e il bicchiere mezzo pieno che la donna teneva in mano.
-Perché sei qui?
Cosa succede se una Natasha Romanoff tormentata dagli incubi aspetta Steve a casa sua, decisamente ubriaca?
[Raccolta di 4 OS post the Winter Soldier e pre Avengers: Infinity War, quando Nat era ancora viva]

- Ci sarà tempo, Mezzosangue. -
- Non chiamarmi così! - Sbottò lei, furibonda.
Aveva cominciato ad accettare quel nome, ad andarne quasi fiera, ma sentirlo provenire dalla bocca di quel ragazzo che tanto l’aveva offesa, odiata, umiliata.. era un affronto.
Lui sembrò turbarsi un attimo, e con estrema difficoltà disse:
- Ti ho sempre chiamata cosi, Granger. Non era fastidioso per te. - Disse, e quando lei aprì la bocca per controbattere lui aggiunse, - Non da un anno a questa parte, almeno. -
- L’ennesima prova che questa tua storiella non è altro che una terribile bugia, Malfoy! - Sputò il suo cognome come se fosse il più ignobile degli insulti.
- Non è una bugia. Non ho mentito, Granger. - Disse solo lui, piano.
- Provamelo. - Disse lei, acida.
- E come potrei farlo? Abbiamo provato a invertire l’incantesimo, ad annullarlo ma.. -
- Il Pensatoio. - Interruppe lei, mentre lui sgranava gli occhi. - Fammi vedere i tuoi ricordi di me.. di noi. -
Lui rimase immobile, sconvolto. Non aveva mai pensato a questa soluzione, e non perché non fosse estremamente intelligente, come era sempre stata lei d'altronde.
La strega più sveglia della sua età.
Ma per lui era inconcepibile mostrarsi a lei, in una maniera così intima, così totale, così compromettente.
//Dramione.

C'è una persona che non può accettare come sia finita la guerra. e quando tornerà indietro, cercherà una soluzione per salvare la donna che ama e finalmente passare il resto della sua vita con lei.
leggete per saperne di più!
La storia è una one shot che spiega/cambia il finale di Avengers Endgame quindi se non l'avete visto è meglio passare alla prossima.

Natasha si è sacrificata per poter ottenere la Gemma dell'Anima. La più pericolosa e misteriosa di tutte le gemme dell'Infinito, l'eterno riposo sembra attenderla, ma sarà veramente così?
D'altronde:
«Ma la gemma è un’entità senziente ... Si rapporta come ritiene più opportuno con le anime che ghermisce»

In una zona periferica di Hartford, in Connecticut, è situata Sutherland, una piccola e perfetta cittadina dove tutti vorrebbero vivere, edificata decenni prima dalle quattro famiglie fondatrici che ancora oggi rappresentano i vertici della città: i Salvatore, i Gilbert, i Forbes ed i Donovan. Qualsiasi cittadino a Sutherland avrebbe voluto essere un Gilbert, un Forbes oppure semplicemente appartenenre a qualsiasi tra le famiglie fondatrici, poiché essi godevano di bellezza, fama e ricchezza. La loro vita era perfetta. Ma l’arrivo di una nuova famiglia a Sutherland e un oscuro segreto che aleggia tra loro rischierà di rovinare le loro vite perfette, ricordando così che niente e nessuno è perfetto…

Gideon informa Gwen di aver trovato una lettera che parla di loro alla corte del Re Sole. Quindi, per garantire il continuum, devono assolutamente andare in Francia per vedere cosa è successo...
Contest di 3000 parole.

Piccolo missimg moments che svela la reazione di Steve e Natasha dopo lo "snap" di Thanos

Dal testo:
Steve si passò le mani tra i capelli confuso:” Sai, a volte parlare conte è davvero snervante, ho sempre la sensazione che quando conversiamo tu non dica mai nulla chiaramente; le nostre conversazioni sono sempre cariche di qualsivoglia sottointeso, ci sono sempre cose da leggere tra le righe e io non sono molto bravo a farlo”
“Non devi essere bravo a farlo, basta che tu, tra una riga e l’altra, scriva quello che vorresti leggere” rispose lei con un sorriso sghembo.
“oh sarebbe troppo facile così; sono più interessato a sapere cosa tu ci hai scritto” riprese lui serio
“Ci ho scritto su una storia impossibile” sospirò Natasha
“Lo stai dicendo tu che è una storia impossibile oppure…” domandò il biondo.
“Lo dicono le circostanze. Ogni singolo giorno” lo interruppe bruscamente lei.

Voi credete nell'amicizia tra uomo e donna? Io ne sono una sostenitrice convinta e mi ritengo fortunata ad averla nella mia vita. Non c'è cosa più genuina e vera a mio parere, ma so che, come in tutte le cose, ci sono dei limiti che vanno rispettati, dei confini che se costretti a superare, potrebbero cambiare tutto. Il cambiamento è cambiamento, non è positivo e neanche negativo: è qualcosa che stravolge e che semplicemente, necessita di tempi di assimilazione e accettazione. Da qui parte la mia storia, che prende in prestito dei volti e delle storie che adoro. Spero di avervi incuriosito... vi lascio con una citazione dalla canzone che presta il titolo a questa avventura:
"Let's waste time
Chasing cars
Around our heads.
I need your grace
To remind me
To find my own.
If I lay here
If I just lay here
Would you lie with me and just forget the world?"

Elena Gilbert stava girando il sugo quando le squillò il telefono.
Sì, il sugo.
Ed era strano, curioso, perché lei non cucinava mai, aspettava sempre che fosse lui a farlo, con il suo grembiulino bordeaux e quel sorriso che sapeva di primavera.
Lei lo guardava, seduta su una sedia, dopo aver apparecchiato la tavola, e lui le parlava della sua giornata, di quanta gente era entrata nella sua piccola libreria, di tutte le storie che gli avevano raccontato, del sogno che aveva fatto la notte precedente o di quel film che dovevano obbligatoriamente andare a vedere.
Ed Elena lo ascoltava, sorridendo, dava ad ogni sua parola un peso enorme, perché non basta una vita intera per conoscere una persona, si diceva sempre, ma lei voleva imparare ad amare ogni piccola parte di Stefan.
Per questo si disse che forse era stato un segno del destino il fatto che avesse scelto, proprio quella sera, di cucinare, per fargli una sorpresa.
Perché nessuno avrebbe mai mangiato quell'orrenda lasagna.
Damon/Elena/Stefan

Prendersi cura di un cucciolo non è mai stato così divertente
(Il primo capitolo era stato pubblicato ieri ma per problemi con l'html ho dovuto cancellarla, è sempre la stessa ma in One shot)

Anno 2013. Il mondo è lacerato dalla lotta segreta tra due razze il cui destino ultimo non è ancora stato scritto. Gli umani e i vampiri.
Elena è umana e vive in un piccolo paese ai margini di Atlanta. Un oasi di pace che non è ancora stata scalfita dagli immortali. Ha una vita normale, fatta di cose semplici. Una laurea da festeggiare e un futuro tutto da scrivere.
Damon è un vampiro. Sulle spalle 150 anni di dissolutezza passati a scappare da se stesso.
Il loro incontro cambierà per sempre le vite di entrambi.