«È una fredda notte di fine novembre, e nella camera del motel in cui alloggiano Sam e Dean regna il silenzio.
“Dean perché papà non è ancora tornato?” domanda il piccolo Sam.
“Te l’ho detto Sammy: è fuori per lavoro.” risponde Dean.
“Mi abbandonerai anche tu?” domanda all’improvviso Sam, gli occhi ancora lucidi.»

Cercò di tenere d’occhio tutti, davvero, ma non gli resero le cose facili. Essere l’unico umano a una festa piena di creature sovrannaturali significava che era lui l’unico a non poter bere – non che ‘bere’ comprendesse a dovere tutto ciò che stava avvenendo a questa festa nella foresta. Ma seguendo l’orribile esempio di Peter (perché l’avevano lasciato venire?), i membri del branco di Beacon Hills sembravano più che disposti a ‘provare prima e fare domande dopo’ questa sera.
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Ovvero: una scusa per far ubriacare Derek.
[What if Sterek tradotta da LaGrenouille]

Dal Testo:
[...] Urla.
È il primo suono che le orecchie sentono ed è come essere investito da un treno.
È un suono sbagliato, completamente sbagliato, perché non dovrebbe essere emesso da quella bocca.
***
Primo esperimento sul fandom, spero vi piaccia!
[Sterek, Derek!Centric, Post 5x10]

Hermann non si degna nemmeno di alzare gli occhi dal giornale per rispondergli. «Newton, domani è il mio compleanno.»
[Newt/Hermann; post-film]

Harry non ama Louis, no.
Harry ne è dipendente.
Dipendente in maniera inferma, incoerente, nevrotica.
Dipendente alla stregua di un disperato senza limiti corporei alla costante ricerca di quel brivido che elettrizza la spina dorsale.
Dipendente dalla folle soddisfazione nel rovinare chi lo ha rovinato.
ATTENZIONE: Larry; Mermaid!AU; Mermaid!Louis; M/M sex; 91K

Non importa cosa dica Derek, Isaac è sicuro che tra lui e il ragazzo dalla felpa rossa con cui è andato a sbattere sia scoccato il colpo di fulmine ed è fermamente intenzionato a trovare lo sconosciuto.
Anche a costo di tappezzare Beacon Hills di volantini decisamente imbarazzanti.
Dove Isaac ha sempre piani tremendi, Scott non riesce proprio a dirgli di no, Derek e Stiles sono due sconosciuti che non hanno ancora capito di essere anime gemelle. Per fortuna c'è Isaac.
DAL TESTO:
AAA anima gemella cercasi!!!
Ragazzo ventitreenne, moro, alto, con occhi verdi e pessimo carattere cerca disperatamente ragazzo magrolino sui diciannove anni, pieno di nei, occhi nocciola, sorriso gentile e felpa rossa con cui é andato a sbattere lunedì.
Se ti ritrovi nella descrizione non essere egoista, chiama al numero qui sotto e contatta Derek, strappalo dal suo vortice di solitudine e autocommiserazione e rendilo un uomo felice! Perché i colpi di fulmine esistono!
Sterek + accenni Scisaac!

Serie di OS STEREK scritte durante vari Drabble Event su diversi gruppi Facebook. Di volta in volta specificherò il nome del gruppo e la data dell'Event. Rating ROSSO anche se non tutte lo saranno.

È un bacio interrotto dalla smorfia di Stiles, un broncetto infantile che timido si manifesta al primo sfiorarsi di labbra e presto gli arriccia il naso, gli incurva gli angoli della bocca e gli mette addosso le più stupide espressioni che Derek abbia mai avuto il (dis)piacere di vedere.
{ sterek }

We're all falling and we need a place to hide
A safe place in the woods, where we can start the fire ,
All we know is that would be our home
We will stay 'till the break of dawn.

[ Sterek | Dopo la 5x09 | Dieci anni dopo | Hello!Adele ]
Dal testo:
Seduto sul mio letto con il cellulare premuto contro l'orecchio il tempo sembra fermarsi, fino a quando la tua voce risponde, leggermente preoccupata.
« Stiles? Dove sei? » mi domandi e sorrido tra le lacrime. Mi hai sentito dall'altro lato. La tua voce è uguale, lo stesso timbro che decine di volte mi aveva minacciato.

Stiles sollevò le mani per ripararsi gli occhi dal sole calante, la cui luce gialla-arancione si rifletteva ovunque sul vasto e calmo oceano. Ma per quanto il tramonto sull'oceano fosse assolutamente incredibile, specialmente se lo si guardava galleggiando pigramente su una tavola da surf ad un centinaio di metri dalla costa, era un semplice sfondo che impallidiva a confronto di chi lui stava guardando.
.
Derek Hale, i cui occhi erano dei propri oceani su cui Stiles si era sentito galleggiare sin dalla prima volta che si erano incontrati. Le iridi dell'uomo più grande erano mutevoli come il mare su cui loro due avevano speso la giornata, una distesa di verdi e blu filigranati d'oro intorno alle pupille. E se quello non fosse stato abbastanza, il resto di Derek era altrettanto divinamente squisito: zigomi alti e armoniosi ed una mascella scolpita, anche se quella particolare perfezione era un po' oscurata in quei giorni dalla sua barba sempre più folta, del colore della notte come i suoi capelli, lunghi quasi fino alle spalle ma quasi sempre annodati in un codino disordinato in cima alla testa.

[Piccola raccolta per celebrare l'avvento di Halloween]
1. Trick 'r Treat ~ A sette anni Halloween era in assoluto il giorno dell'anno che Sam preferiva(...)
Diverse persone si fermarono per complimentarsi con il suo costume ed ogni volta Sam guardava trepidante d’orgoglio verso Dean, che gli restituiva un caldo sorriso.
Halloween era davvero il suo giorno preferito.
2. Un posto da paura ~ Dean roteò gli occhi al cielo: «Prima cosa, mi sono già scusato, secondo: qualcuno mi può spiegare perché invocare un’orda demoniaca per il ballo di Halloween della scuola vi è parsa una buona idea?»
L’intera stanza tacque.
«Proprio come pensavo»

“Condividono Scott in maniera molto più simile di quello che pensino – e in un certo senso hanno in comune anche Allison, il suo ricordo o il suo fantasma, anche se per motivi diametralmente diversi. […] L'ultima cosa che aleggia fra loro, pesante quanto una cappa di strozzalupo, è il senso di colpa – generalizzato e affatto specifico, di odiare una morta e odiarsi a morte.”
L'avete amata entrambi e lei ha amato voi, solo in maniera diversa.
(Solo che il tempo è stato troppo poco.)

Si alza sulla testa il cappuccio della felpa e infila le mani nelle tasche. Casa Hale è davanti ai suoi occhi, silenziosa e buia come lo è sempre stata. Come ogni volta, Stiles si stende a terra fra la polvere del terreno e i ricordi ormai bruciati di quella vecchia casa. Fissa il cielo, le stelle, la Luna. Stiles osserva l’immensità del mondo e chiude gli occhi quando tutto sembra gravare sulle sue spalle. Il male che ha fatto, il sangue sulle sue mani, la sua anima macchiata indelebilmente. Stiles avverte quelle sensazioni come un masso pesante sul petto, ma quel dolore lo mantiene vivo. Perché è reale, il dolore è reale. Stiles è reale.
«Cosa ci fai qui?» domanda una voce sopra di sé.
Sobbalza e apre gli occhi per la sorpresa, ma non ha bisogno di guardarlo per dare un volto a quella voce. Derek è alle sue spalle, i piedi ai lati della sua testa, e lo guarda con sguardo corrucciato e le braccia conserti. Riesce a leggere negli occhi di Derek la sorpresa di trovarlo lì, i pensieri che non troveranno mai voce.
Stiles sorride appena e torna a fissare il cielo: «Penso», sussurra.