OS molto, molto spinta. Non leggete se non vi piacciono queste cose.
Dalla storia:
Mi chinai sul lavabo e aprii il rubinetto, cominciando a bere avidamente. Non mi ero accorta di avere così tanta sete. Ero troppo occupata ad assaporare l’acqua fresca per udire qualcuno che entrava. Quando sentii due mani sui fianchi sobbalzai, e non feci in tempo a raddrizzarmi, perché qualcosa premeva sulle mie natiche. O piuttosto, qualcuno. Quando vidi la sua immagine riflessa nello specchio rischiai un infarto. " Sei pazzo! Lasciami andare!" Sibilai, tentando di liberarmi. Il suo bacino, però, continuava a premere sul mio sedere. Mi afferrò i polsi, e li bloccò con le mani, portandoli dietro alla mia schiena. Tradotto in poche parole: ero in trappola. In più quella posizione era a dir poco equivoca, non osavo immaginare cosa sarebbe successo se qualcuno ci avesse scoperti...
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Oh, mio dio, mi ha baciata! Ha le labbra morbide, ma hanno un sapore strano..
-Sai di liquirizia.- sussurro sfiorando con le dita il punto dove mi ha baciata. Lui sorride avvicinandosi il suo viso al mio.
-Esatto, non ti piace?- soffia sulle mie labbra mentre le guarda intensamente.
-Non mi è mai piaciuta la liquirizia, ma..- mi blocco, sto perdendo colpi! Mi sta mandando in tilt il cervello. Non va bene!
-Ma..?- mi incita a continuare.
-Baciami.- sussurro alternando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.

Cher non sapeva a cosa andava in contro a quella festa, sapeva solo che c'era lui ad aspettarla... Quel ragazzo che gli aveva fatto battere il cuore dal primo superiore, l'unico che voleva accanto. Ma lui la starà aspettando veramente a quella festa?

Storia dell'amore tra Niall e Victoria.

Giro di scatto la testa verso la doccia.
Una sagoma rosa si intravede fra le tende. Alta, slanciata… con una certa sporg…
‘Harry?!’
Nessuna risposta.
‘Harry?!’
Niente.
‘Porca puttana, Harry!’ urlo.
Finalmente l’acqua si spegne.
Dio, che nervoso.
‘Joey?!’ risponde tranquillo uscendo nudo dalla doccia.
Oh dio l’aggeggio.
L’ospite.
Il cosino.
Il macchinario.
Mi copro immediatamente gli occhi con la mano.
‘Ma sei cretino stronzo coglione pirla?!?!!’ urlo con tutta la voce che riesco ad avere.
‘No, sono eterosessuale’ risponde sorridente.
Ah, bel modo per dimostrarmelo. 

Onshot.
"Ehi Claire, come sta oggi?" chiese Harry sovra pensiero all'infermiera mentre dava un'occhiata alla cartella che la donna gli aveva porso.
"La situazione è stabile, come sempre. Non si ricorda niente ne di ieri ne degli scorsi anni, è serena, e aspetta che qualcuno le racconti una storia come le ho detto io pochi secondi fa. Stabile, come ogni giorno insomma." mi rispose tranquilla aggiornandomi sulla situazione come aveva sempre fatto da qui ad un anno.
"Quanto dura il momento.. insomma…lo sprazzo in cui gli ritorna la memoria?" chiese speranzoso il riccio.
"Sempre 5 minuti poi si spaventa e ricomincia tutto d'accapo. Come la prima volta." 
"Ah.." disse tristemente.
A quel punto Claire gli mise una mano sulla spalla. 
"Non turbarti Harry. Non sei stato tu a causare l'arrivo della malattia. L'alzheimer è molto frequente a quest'età e tu la stai aiutando molto, raccontandole la vostra storia ogni giorno. Sono sicura che il suo sprazzo di memoria oggi durerà più di quei fatidici 5 minuti." gli disse  premurosa, rivolgendogli un dolce sorriso.
(Ispirata a The Notebook - Le Pagine della nostra vita.)

-Vieni in camera con me-
-Che vuoi fare?- Chiesi al riccio.
-Niente che non ti possa piacere-
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One Shot, spero vi piaccia. :)

Non c'è mai niente di perfetto nella vita. Charlotte lo sapeva già da molto tempo: aveva vissuto una vita complicata, ma poi era arrivato lui e le aveva scombinato tutti i piani. Peró non era l'unico: anche il peggior nemico di Lottie che nascondeva qualcosa, un passato difficile, che doveva superare. Charlotte deve solo scoprire che di piú forte dell'odio c'è solo l'amore.
"Con la coda dell'occhio vidi che Zayn stava per tirare un pugno a quel babbeo idiota che continuava a sorridere. Anche Styles se ne accorse e stava per fare la stessa cosa, quando afferrai Zayn per un braccio e gli dissi:«Dai lascia perdere, andiamocene...». Lui però fulminò Harry e gli disse:«Se non la pianti di insultare la mia migliore amica...». Styles: «Aah, he paura...», continuava a fare lo scemo. Gli dissi con voce tagliente: «Taci Styles.». Lo guardai negli occhi e per la prima volta notai i suoi bellissimi enormi occhi verdi.
Mi voltai distratta con Liam che guardava quei bastardi che ridevano. Appoggiai una mano sulla spalla di Zayn e ce ne andammo."
Se leggete, vi chiedo di lasciare una piccolissima recensione...
Grazie mille

"Obbligo o Verità?".
3some Babe! Os rigorosamente rossa!
Enjoy it! :)

'Non ho bisogno di te' sussurrai buttandomi a terra, stanca di tutto
'Sì, Jude, tu hai bisogno di me' continuò lui per chissà quale motivo
'Sei un fottutissimo cantante, Louis, io ho un figlio' urlai contro di lui, con quelle poche forze che mi rimanevano.
'Quel figlio è anche mio'
In quelle parole non trovai rabbia, frustrazione, obbligo,trovai tenerezza e forse anche quella voglia sottintesa di voler crescere quel bambino, il nostro bambino.

"Tolgo le sue dita da dentro di me, e lui mi guarda 'offeso'.
-Voglio qualche cosa d'altro dentro la mia fica, intendi?- sbiascico, senza rendermi conto di quello che sto dicendo. Lui scoppia in una fragorosa risata e così lo bacio, mettendolo a tacere."
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RAITING ROSSO, ROSSO FUOCO. SE SIETE SCHIZZINOSI NON ENTRATE. PEACE AND LOVE.

-Quello che dovrete fare è estremamente semplice: sorridenti, felici, qualche bacio in luogo pubblico e per la cronaca, cara la mia Celina, per bacio non intendo sbatterlo al muro e pomiciare oscenamente davanti ai paparazzi, semplici e caste effusioni.. ma sono sicura che Niall saprà tenerti più che a bada, vero?-

AVVERTO GIÀ IN PARTENZA: è spinta, quindi se non vi va, non aprite neanche.
Baci, Marzia.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.