Hermione torna ad Hogwarts per il settimo anno. Hermione non è più Hermione, ma una persona a cui hanno spezzato il cuore; ferita, delusa e arrabbiata.
Fred e George tornano a scuola, convinti che un titolo di studio appropriato giovi alla loro reputazione.
Fred e George hanno sempre fatto tutto insieme... Fred e George vogliono Hermione.
Sta a lei decidere... o forse no.

“George, mi sbaglio o sembra che la Granger, sia interessata alle nostre attività sportive extra curriculari?” Domandò quello che finalmente si rivelò essere Fred. La scrutava con un ghigno diabolico dipinto in volto.
“A me sembra molto più che interessata. Magari dovremmo portarcela” insinuò George, assumendo lo stesso ghigno del gemello. Hermione sentì improvvisamente le guance andare a fuoco. Quei due stavano cercando di metterla in imbarazzo e ci stavano riuscendo alla perfezione. Lei li guardò e sostenne quegli sguardi carichi di sottintesi.
“Perché no? Per me possiamo andare anche subito” li sfidò. Entrambi rimasero un secondo interdetti dalla sua sfrontatezza, poi scoppiarono a ridere.
“Sei veramente spassosa. Ne riparleremo quando sarai più grande” Fred le batté affettuosamente una mano sulla testa, come si fa coi cuccioli o coi bambini piccoli. Questo la fece infuriare.
“Ho sedici anni, cocco” sbottò, scansandogli la mano con uno schiaffo. Il sopracciglio di Fred scattò in alto.
“Sei al quinto anno, come fai ad avere sedici anni?” George sembrò confuso.
“Sono nata il sedici settembre 1979, genio” borbottò.
“Quindi tecnicamente il tuo compleanno è tra otto giorni e tu hai ancora quindici anni” calcolò George. Lo divertiva prendere in giro Hermione.
“Ripassa tra otto giorni

"Lei è off limits, Malik- il suo sguardo di puro odio mi costrinse a guardare altrove, confuso sia dalla sua improvvisa durezza sia dall'incertezza che il suo cambio d'umore fosse davvero stato causato da me. Ritornai a guardare la ragazza per continuare la mia occhiata di perlustrazione, -non è di nessuno e non sarà mai di nessuno. Il suo destino è quello di restare sola. Non si merita niente" concluse con tono basso e rauco.
Ah.
"Non è neanche tua, Payne?"
Non rispose, ma ebbi come l'impressione di avergli lanciato proprio un colpo basso e nel peggiore dei modi possibile.

Piccola Nota: In quanto fan fiction, mi sono presa la libertà di modificare alcune cose e di aggiungere un personaggio, che nei libri o nella serie tv non esiste. Elizabeth Wayland, figlia di Joseph Wayland, fratello immaginario di Michael, padre di Jace.Spero non me ne vogliate.
La vita di Elizabeth Wayland sta per iniziare.Cresciuta per i primi anni ad Idris e poi successivamente nell'Istituto di Sidney in Australia, decide finalmente, dopo la tanto agognata cerimonia per la prima runa, contro il volere del padre, di raggiungere il cugino Jace all'Istituto di New York.Li finalmente si sentirà a casa, troverà amici che saranno una famiglia e forse...Anche l'amore.

Spin off della mia storia You RUNE my heart. Narra le vicende successive al capitolo 27 dal punto di vista di Alec,Jace, Magnus, Izzy, Clary ecc. in quanto Lily...No spoiler per chi non ha letto la storia originale.

Prima classificata a parimerito con Kim WinterNight a "Il Contest Sdolcinato" indetto da Mary London sul forum di EFP
Un ragazzo singolarmente attraente si era materializzato nella sua stanza, nel suo letto, sopra di lei. E la guardava, proprio come quel gatto. In silenzio.
"Perché non sei venuta a salutarmi?"

Hermione ha ormai trent'anni e una carriera al Ministero che la tiene occupata giornate intere, ma è immersa solo nel suo lavoro e sta perdendo il senso di godersi appieno la sua gioventù. Chi riuscirà a destarla da questo tepore? Un incontro del passato riuscirà a sconvolgerle la vita?

"La mia paura più grande? È quella che un giorno mi vedrai come mi vedo io."
-Draco Malfoy

Ciao a tutti e a tutte, come promesso sono tornata dopo un lungo periodo e l'ho fatto con questa nuova storia che spero vi piacerà.
Vi dico subito che tratta un argomento molto forte ma purtroppo attuale e sarà in gran parte drammatica.
Pur essendo personaggi di Harry Potter, non hanno il dono della magia e sono persone semplici come noi.
Ovviamente per chi mi conosce sa o immagina che questa sia una Dramione e non sbaglia.
Spero la seguiate in tanti.
Vi lascio un piccolo spoiler che vi darà un'idea di cosa parlo.
Un bacio Lorian
Capitolo 1
Ricompongo il numero e rimango in attesa che risponda.
Quando lo fa, ghigno e dico: " Ohi, scusami se non ti ho risposto ma ero preso con una bambola tutta curve!".
Sento solo il suo respiro e la cosa mi stranisce parecchio, perché ad Harry non è mai mancata la favella.
Dopo qualche secondo, chiedo: " Ehi Potter, sei caduto dalla sedia?".
Lui sospira profondamente poi risponde: " Draco, potresti farmi la cortesia di passare al più presto nel mio studio?".
Poi aggiunge una frase che mi fa tremare: " Te lo chiede il medico, non l'amico!".

Questa storia è una Fremione con l'aggiunta della Drinny poichè sono le mie coppie preferite e sono convinta che avrebbero potuto esserci. La storia parte dalla fine delle vacanze estive alla tana, prima dell'inizio del quinto anno di Hermione e Draco,il quarto per Ginny e il settimo per i gemelli.
Dal capitolo 13-
> disse lui sbattendolo violentemente sul tavolo e trafiggendola con lo sguardo. A Ginny scappò un’altra lacrima e Draco si sentì debole

Dal primo capitolo:
"─Baciami ─biascicò e questa volta il suo sforzo era evidente. Non riconoscevo più la sua voce profonda, il modo in cui le ultime note si perdevano in sussurro, quel suo tono sempre schietto, gutturale, che mi faceva rabbrividire anche solo con un sospiro ─Baciami.
Ripetè e fu allora che venni scossa da un singhiozzo. Le lacrime mi scoppiarono in gola e lì, nel bel mezzo della tormenta, con il viso irrigidito dal freddo e le mani instabili sul suo corpo martoriato, sentì il mio mondo sgretolarsi in piccoli fragili pezzi, e poi il vuoto che si allargava sotto le mie ginocchia fino a farmi precipitare.
─No! ─protestai scuotendolo. Gli occhi di Oliver si aprirono un po’ di più ma tornarono subito a richiudersi lasciando trasparire solo una sottile striscia del mio amato cielo ─No! Ti bacerò quando starai bene, quando ti avrò portato lontano da qui, e riusciremo a sistemare tutto quanto."
Attenzione! La storia contiene spoiler per chi non segue la programmazione americana.
Spero vi piaccia! Buona lettura!

[Olicity]
“Non andartene.”
La sua misera, patetica supplica, sussurrata nell'aria della stanza, si perse nello spazio fra i loro corpi.
“Se davvero vuoi che resti, Oliver, dovrai impegnarti un po' di più. I tuoi occhi da cane bastonato non sono sufficienti.”
“Ti voglio.” Prese un respiro profondo. “Cioè, voglio che resti,” si corresse.

L'amore può salvarci da un destino che va verso la deriva. Può salvarci da noi stessi, ma non sempre la salvezza è ciò che cerchiamo.

é una fremione rossa, e ripeto "rossa"! se non ti piace il genere non la leggere! cercherò di rendere i personaggi il più realistici possibile, quindi se non vanno subito al sodo, non vi lamentate, non sarebbe realistico!
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Si guardarono in cagnesco per qualche secondo, ma nessuno dei due si mosse.
Poi lui ruppe il silenzio.
- sappiamo entrambi come andrà a finire: tu proverai a prendere la bacchetta, io ti starò addosso in un attimo impedendoti di prenderla e a quel punto sarà solo una lotta fisica nella quale, mia cara, tu non puoi vincere. Quindi, visto che oltre ad essere il gemello più bello sono anche un gentiluomo, ti do la possibilità di farla finita ora. Dammi i miei vestiti e la mia bacchetta e io farò finta di niente – le concesse.
Una vocina dentro di lei le disse di accettare, ma il suo orgoglio ringhiava in protesta.
tratto da un capitolo successivo (devo ancora numerarli!)