Quando vai a scuola, nessuno ti insegna a vivere.
Io avrei saputo risolvere un logaritmo in pochi secondi, ma avevo paura di chiudere gli occhi e restare da solo con me stesso.
[...]
Mi chiamo Frank. Questa è la mia storia.

Sì, racconterò la storia del nostro amore.
La racconterò perché gli indegni infelici provino invidia per ciò che abbiamo avuto, perché chi ha perduto la via ritrovi almeno la speranza, perché tutti possano condividere il nostro dolore e renderne meno pesante il fardello che sono rimasto solo a portare.
Per coloro che leggono e che ancora non sanno, il mio nome è Gerard Way, e questi sono i miei ricordi felici.

Mi è sempre piaciuto immaginare quello che gli scrittori non ci hanno detto, soprattutto per quanto riguarda la sessualità dei personaggi, un argomento che ritengo molto interessante e considerato troppo un tabù; in questo caso mi sono ritrovata a pensare a Orgoglio e Pregiudizio e alla prima notte di Darcy ed Elizabeth.
Spero che vi piaccia e che mi lascerete le vostre recensioni, sia esse positive o negative, buona lettura.

Questa storia è ambientata all'inizio di Thor, ovvero quando il giovano Dio si reca a Jotunheim in preda all'ira. In questa terra desolata - come il suo cuore, dopo la morte di Odino che in questa storia avviene presto - Thor si imbatte nei Giganti di Ghiaccio rapendone il Principe, nonché Loki - che diviene suo compagno. Ma l'animo di questo non rispecchia affatto le sue maniere pacate.

Kurt è uno studente italiano di origini americane, la quale vita sembra un incubo. E' gay, e i suoi genitori non sembrano volerlo accettare, per questo lo trattano malissimo. Tutto sembra andare sempre più per il peggio, ma durante le vacanze estive viene organizzata una festa in spiaggia, che gli stravolgerà completamente la vita.

"Mi chiedevo solo cosa si provasse ad averti esclusivamente per me una sola notte, ed ora guardami. La mia vita sta andando a pezzi. E tu sei come le sigarette, la nicotina: non riesco più a smettere. Non ci riesco proprio, Frank"

Damon Salvatore sta cercando la cura.
La cura dal vampirismo.
Brian Kinney cerca una ragione per continuare a vivere dopo che ha perso tutto.
Due vite che congiungono, forse per caso, forse per colpa del destino, nella stessa strada.
Crossover "Bramon" tra i fantastici personaggi Damon Salvatore (TVD) e Brain Kinney (QaF).

KURTBASTIAN AU---
Dal Primo Capitolo:
"Il fiato fuoriusciva dalle sue labbra trasformandosi in piccoli cristalli gelidi e confondendosi con la bassa temperatura intorno a lui.
Il vicolo nel quale passeggiava era talmente silenzioso che Barry poteva udire il ritmo dei suoi stessi passi anche con il frastuono lontano di una sirena della polizia e dei tizi che litigavano con voce roca e acuta.
Continuò a camminare fino a quando un tonfo di vetro rotto non lo fece balzare.
Si fermò, guardandosi alle spalle, respirando più velocemente per lo spavento, ma senza scorgere neanche un’ombra.
Non doveva di certo sorprendersi. Era sempre a Central City."
(Fanfiction ispirata al fumetto (e telefilm) "The Flash", con personalizzazione della storia.)
Sebastian!Hero!TheFlash
Kurt!Villain!Catman

Entrò in camera e tutto si sarebbe aspettato tranne che un Frank del tutto imbarazzato, al centro della stanza, con le braccia dietro alla schiena e.. nudo.
Beh non proprio nudo.. nudo, i boxer ce l’aveva. Ma comunque non era di certo normale.
Il moro chiuse la bocca che aveva spalancato inconsciamente “c-che stai facendo..” chiese con un filo di voce.
“io uhm.. quando sono uscito all’inizio ero arrabbiato con te. Molto arrabbiato! Però beh dopo che mi hai chiamato mi sono sentito troppo in colpa e poi non so come mi sono ritrovato davanti ad un negozio che vende articoli da pasticceria e allora sono entrato, perché non volevo tornare subito a casa.. e girando tra gli scaffali ho visto una cosa.. e mi è balenata un’idea in mente che- ahah se ci penso ora probabilmente è totalmente insensata e stupida e.. oh forse non ti piacerà nemmeno i-io-” Frank si bloccò di colpo, il viso totalmente rosso, lo sguardo basso ed ovviamente il respiro un po’ accelerato.