Louis si sgranchisce le spalle e mastica lentamente l'aria, confuso.
In realtà è sicuro di non essere ubriaco. Forse solamente un po' alticcio.
E probabilmente ci si è addormentato, su questo divano, perché in bocca ha un vago retrogusto di cocktail alle ciliegie e di sonno.
Sussulta appena quando, persino da sopra la musica assordante --come ha fatto a non accorgersene prima?--, riesce a sentire la testa sul suo ombelico cantilenare un "Il mio posto preferito. Il mio Boo". E-- Harry. È sicuramente Harry.
"Il mio migliore amico" Louis unisce ad alta voce i puntini. Conosce perfettamente la bizzarra pseudo ossessione che Harry ha per il suo stomaco.
Spinge un dito sulla guancia morbida del ragazzo.
"Harry, perché sei sulla mia pancia" domanda in ogni caso, perché si trovano sempre ad una festa, ed esiliarsi dagli altri per raggomitolarsi sul divano a farsi coccole bislacche, è troppo persino per loro.
D'accordo. Probabilmente questa è una bugia.
(Harry/Louis) (HighSchool!Au) (Friends to Lovers!Au)
(Con la partecipazione straordinaria di tanto cibo, un pizzico di gelosia, situazioni imbarazzanti, parecchi gatti, attacchi d'asma, sms insensati e discorsi ancora più insensati, alcol come se piovesse, amici spazientiti e baci al retrogusto di coccodrilli gommosi)

La famiglia Tomlinson era povera. Ha affidato il figlio Louis di appena due anni alla Casata Styles in cambio di denaro.
Qualche mese dopo aver compiuto otto anni, i genitori Styles cominciarono ad insegnare a Louis cose semplici come pulire i pavimenti, i vetri e la polvere. Man mano che diventava più grande gli insegnavano sempre più cose come rifare i letti, spazzare il giardino, cucinare qualcosa di semplice quando non c’era il cuoco, preparare la vasca da bagno ad una temperatura adeguata e fare il bagno all’unico figlio maschio, ovvero il Signorino Harold.

[BenRoCutio][AU!ModernLife]
"“Non riesce mai ad addormentarsi nel suo letto, eh?
Con un bisbiglio, Benvolio si era chinato sul divano del tutto occupato dai suoi due coinquilini, sfiorando con la punta del dito le labbra appena socchiuse di Romeo dalle quali esalava un respiro leggero e tranquillo."

Svegliarsi ogni mattina con due braccia che ti stringono e che sono del tuo innamorato è stupendo, Louis lo può assicurare.
Svegliarsi ogni mattina con i lamenti che arrivano dalle camere dei bambini è stupendo, Harry lo può assicurare.
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«Sto trasformando mio marito in un’illusione. Gems, io dovrei amarlo, giusto? Sono un codardo, sto sbagliando tutto».
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O di quando Harry e Louis sono sposati da sette anni e hanno due bambine di tre. Si amano alla follia e tutto va per il meglio. Sembra un sogno, per Louis, tranne che per il fatto che niente va per il meglio.
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[MinorCharacter!Death; 23.4K; Parents!AU; Partecipa al Larry!Fest indetto su Twitter. Link nelle note]

Louis si era innamorato così, perché per quanto spaventoso possa sembrare, l'amore arriva come fa anche la morte: il miracolo sta nel saper rinascere, poi, magari nel corpo e tra le braccia della persona a cui si è concessa la propria anima.
[Louis/Harry] [4.3k] [K]

[Tanz Der Vampire]
In primo piano un episodio di auto-erotismo infantile, sullo sfondo una riflessione sul concetto astratto di Bellezza.
Ci ho provato, 'nzomma.

La morte di Mercuzio da un punto di vista che non è quello di Romeo.
Perché lui non era il solo a soffrire.

[Mika/Fedez]
Stava bene, era tutto perfetto, la sua vita scorreva così fluida, che senso aveva abbattere la diga?
"Giulia?"
"Mh?"
"Mi sono innamorato"
E la diga crollò.

Ziam. (Liam Payne/Zayn Malik)
La storia è ambientata nella sera/notte del 18 marzo 2015, la notte dell'ultimo concerto di Zayn con i One Direction. È, semplicemente, come io immagino siano andate le cose quella sera tra lui e Liam.
Dal testo:
"Parto domani mattina" disse, non soppesando neanche più di tanto le parole alla fine, perché sapeva che non c'era un modo giusto per dire a Liam quello che aveva da dirgli.
Liam non si voltò verso di lui, non cercò lo sguardo di Zayn che, invece, era puntato su di lui per catturare la sua reazione. Non fece altro che annuire un paio di volte, mentre continuava a torturarsi le mani.