Alcuni passaggi potrebbero disturbare certe persone, ma se siete tipi/e temerari/e e di mente aperta non abbiate paura a leggere ^^ E soprattutto...non fermatevi a leggere solo il prologo u.u
"...La sua voce mi fece venire i brividi, era forte e profonda, ma dolce e vellutata, poi sentivo la sua stretta, le sue braccia forti mi circondavano, le sue mani mi stringevano, alzai gli occhi tuffandomi in due di colore castano scuro, screziati di ambra, quei due occhi avevano una strana forma, erano fini e allungati, il suo naso così buffamente e leggermente schiacciato e quelle labbra rosee, carnose e perfette, i capelli erano folti e color pece, non avevo mai visto una persona così.
Sorrise lasciando vedere una fila perfetta di denti, ma non aveva i canini allungati, ora che lo osservavo, non sembrava della mia razza..."
...Alieni, gatti e umani.

AGGIORNAMENTO: 13° capitolo
[Jeff the Killer]
È impossibile. È una sua complice. L’ha tenuta in vita per uccidere più persone: è un’esca umana. Ci farà ammazzare tutti.
No, è inutile. Ogni giorno cerco di farmi coraggio e provare a raccontare la mia versione, così da smentire ogni sorta di voce, ma non ci riesco. Io vorrei davvero… raccontare cosa successe realmente quella notte di un anno fa. La notte in cui i miei genitori vennero uccisi.
Il mio nome è Elizabeth Grell. Sedici anni. E sono sopravissuta al tentato omicidio di Jeff the killer.

Per più di 300 anni, Sarmar era stato in pace con i regni vicini. Tutto andava per il meglio finché un re di un regno vicino non decise che era ora di espandere i suoi confini e prese di mira Sarmar pensando che quel regno non fosse più in grado di contrastare l'avanzata di un nemico potente. Così Graug Occhio Solo schierò il suo esercito conto il regno di Sarmar, avanzando verso la capitale, sbaragliando ogni contingente che gli veniva inviato contro e arrivando alle mura della capitale. Per contrastare questo nemico che pare invincibile, il re risveglierà una belva rinchiusa nelle segrete del suo castello e sarà compito di Alexander, discendente della Grande Maga, cercare di dominare questa furia.

Storia prima denominata "La frusta dell'esorcista."
Dal capitolo 7°.
«Siete spregevole!» La mano di Thierry sfiorò la mia guancia, prima che la mia stessa Innocence gli imprigionasse il polso in una morsa ferrea. Riuscii a vedere il mio riflesso nei suoi occhi sorpresi, spaventati: una macchina assassina che non prova pietà per nessuno, neppure per coloro che combattono nella sua stessa fazione.
«Sono un diavolo, scelto da Dio ma pur sempre un diavolo, e in quanto tale è nella mia natura essere spregevole» sibilai, strattonandolo da una parte. Il corpo dell’uomo volò attraverso la foschia, tagliando la nebbia e creandovi un corridoio che si andò a riempire qualche minuto dopo il suo passaggio; dopo di che, atterrò sotto l’albero del Generale. Richiamai a me l’innocence, tornando a vedere a colori abitudinari e sistemai entrambe le braccia sui fianchi. Gli puntai un dito contro, affilando lo sguardo quasi a volerlo tagliare. «Prova a sfiorarmi ancora e la tua vita finirà in quell’istante.»

Una leggera brezza muoveva le fronde degli alberi,gli uccellini cinguettavano allegramente e nella radura tutto era tranquillo... Improvvisamente,il vento si alzò diventando sempre più forte, gli uccellini, spaventati,si zittirono e cercarono di volare via ma in vano. Un fascio di luce azzurrognola comparve nel centro della radura e per qualche secondo ci fu il caos, poi velocemente come era arrivato scomparve e tutto tornò alla normalità, o meglio quasi tutto...

Vi siete mai domandati cosa è accaduto veramente 7000 anni fa? Come è nata l'Innocence? Come sono nati i primi Noah e sopratutto come sono morti?
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per migliaia d'anni sono rimasti nascosti tra le tenebre, aspettando il momento giusto per agire, è ora quel momento è arrivato.

“Ciao moccioso”
Quelle parole lo fecero destare dallo stato di stupore in cui si era ritrovato e solo allora gli accennò un timido saluto col capo prima di dirigersi al suo posto.
“Bene ragazzi, visto che anche il signor Novak ci ha degnato della sua presenza, vorrei introdurre un nuovo studente. Prego”
Il ragazzo interpellato fece un passo avanti, tenendo le mani nascoste dentro la giacca di pelle e guardando un punto preciso della stanza con un sorrisetto sfrontato: il posto in cui era seduto Castiel.
“Salve a tutti, il mio nome è Dean Singer”

PREMESSA: vi prego di recensire e darmi la vostra opinione. Ciao a tutti. Questa è la mia prima fan fiction, un idea sulla quale ho molto pensato. Ho molti progetti per questa storia, che nel caso venga apprezzata anche solo un po', continuerò a sviluppare impegnandomi al massimo. Vi prego di recensire e dirmi che cosa ne pensate. Accetterò le critiche, basta che siano costruttive e sensate. Esse mi spingeranno a impegnarmi di più e a migliorare la mia scrittura. E perdonate eventuali errori, ma ho scritto il testo su un programma del mio computer che mi da parecchi problemi. Grazie per l'attenzione e ora, se volete, andate a leggere il prologo della mia storia e immergetevi nell'incubo che vivrà il mio sfortunato protagonista. Una città piomba nel caos. Violenza e morte vagano per le sue strade. Un mistero inquietante, circondato da dolore e odio.
Ad affrontare ciò: un ragazzo maledetto. Nato, per ragioni a lui stesso sconosciute, con un potere soprannaturale: riuscire a comunicare e a vedere le anime in pena delle persone morte.

[Skyward Sword]
[Ghirahim/Link]
.
''Oh certo. Tu non hai paura dei mostri, o del male in generale... perché tu sei l'eroe, vero? E l'eroe deve essere coraggioso, giusto? Quindi tu non hai paura di me!
... Oh, non mi dire che hai paura del piacere che posso offrirti?''
.

[Dal prologo.]
''Non fa bene farsi del male, ragazzo.''
''E questi lividi? Non sono stato io, i miei sono più marcati. Oh, ragazzo, cosa stai cercando di fare?''
[Dal primo capitolo.]
'No. Mio figlio soffre di un grave disturbo psicologico, si diverte a torturarsi fisicamente per un suo eventuale piacere fisico. La prego non faccia altre domande, è già così difficile parlarne.''
Un ragazzo, con una storia da raccontare, e una vita complicata avanti a sé.
Artemis S. Michaelis, un ragazzo di 15 anni costretto a sopportare gli abusi di un padre che non l'ha mai amato.
Non sono un'ottima introduttrice, chiedo venia.
Questo personaggio è stato basato su un fake, evolvendosi ho deciso di scriverne poi una storia, perchè mi sono divertita un sacco a scrivere della sua vita, e mi piacerebbe condividerla, e sentire altri pareri.

[creepypasta]
[creepypasta][creepypasta][creepypasta][creepypasta]
"«Comunque Jody, questa sera facciamo un pigiama party a casa mia, quando torniamo da questa uscita, vuoi venire anche tu?» chiese Abby mentre le stringenva le mani fredde, Jody la guardò per un po' e stava per dire di no, quando il pensiero lampante della presenza di quell'entità nominata da Abby "fidanzato" le fece cambiare idea
«Ok» era pronta a tutto pur di salvaguardare la purezza dell'amica......"
Questa decisione, questo piccolo -ok- cambierà la vita di Jody per sempre...
(che frase seria non è da me .-. XD)
se siete curiosi di sapere come andrà a finire che ci fate ancora qui?
Non vi dirò nient'altro se vi va di sapere leggete! ;)

Davide si trasferisce a Venezia in un appartamento ereditato dal nonno, all'apparenza disabitato.
Il ragazzo avrà a che fare con un 'coinquilino' abbastanza particolare.

{Pokerpair | Accenni Laven&Pieshipping}
«Ci hanno dato degli stregoni» mormorò allora con rabbia mal repressa, la fronte e le sopracciglia aggrottate. «Ci hanno dato degli stregoni… o peggio» e lo sguardo roteò verso Allen, la collera mutata in rammarico.
«… Mostri» concluse lui con un sorriso morbido ed infelice.
Che i giochi abbiamo inizio ~

Cas infilò una gamba tra le sue, fino a toccare con la coscia il cavallo dei pantaloni del biondo che imprecò sotto voce, socchiudendo gli occhi e mordendosi il labbro inferiore.
Maladetto cosino piumato, sapeva benissimo quali punti premere!

[CreepyPasta]
Un ragazzo normale, una famiglia apparentemente normale. Alcune volte siamo costretti a prendere decisioni che possono pesare molto sulla nostra coscienza e se la situazione sfugge al controllo la mente si rompe e rimane soltanto l'istinto nato dal dolore e dalla tristezza.