"Lo avrebbe ammazzato. Lo avrebbe fatto a pezzi e poi sparato nel Sole per disintegrare anche la più piccola particella che componeva quella testa simile a una lurida retina di ferro per lavare i piatti.
Prima di poter muovere anche solo un muscolo, percepì la presenza di Yorozuya dietro di sé, tanto da sentire di nuovo il calore e il fiato dietro al collo. Rabbrividì, quella volta non seppe nemmeno lui per cosa.
″Ci sono molte altre eccezioni che potrei fare, se anche tu hai voglia di farle, Hijikata san.″
La presenza sparì in un attimo e la luce argentata della luna piena venne oscurata da una nuvola passeggera.
Il demone bianco era svanito."
[HijiGinHiji]

[Tsukishima/Yamaguchi] [Future!Fic] [Third Year Headcanons]
Yamaguchi profuma di miele la sera tardi.
Tsukishima è certo che sia per via delle quantità industriali di shampoo e bagnoschiuma che usa durante la doccia dopo gli allenamenti; quando lo bacia per salutarlo prima di andare a casa, si riempie il naso di quell’odore dolcissimo dal quale sta diventando dipendente.
Per non parlare delle volte in cui lo spinge contro il muretto, nascosti dietro una rientranza di due villette, e affonda il naso tra i suoi capelli sciolti per baciargli il collo. In quei momenti gli sembra quasi di essere immerso nel miele e nello zucchero.
Da quando Yamaguchi è diventato il suo ragazzo, ha cominciato ad adorare follemente quell’odore, specialmente perché gli ricorda le sue labbra leggere e il suo calore premuto contro di sé.

[Tsukishima/Yamaguchi] [Kageyama/Hinata] [Future!Fic] [Third Year Headcanons]
Man mano che Yamaguchi si avvicina, tuttavia, Tsukishima non può fare altro che inarcare le sopracciglia davanti al ragazzo che si ritrova a pochi metri di distanza e che non vede da più di quaranta giorni.
Tadashi è diventato ancora più alto, forse di qualche centimetro, ha il volto abbronzatissimo e perfino più lentigginoso e… evidentemente ha dimenticato di andare dal parrucchiere.
Kei nota che ha i capelli lunghi legati in un codino dietro la nuca solo nel momento in cui l’altro è di fronte a lui e, quando posa gli occhi sulla sua figura per intero, non capisce come mai abbia la gola secca.
Quell’estate, Yamaguchi è cambiato.

Questa raccolta è una challenge con me stessa, datemi i pg che volete, pairing (qualsiasi, io non mi faccio problemi), un prompt e se volete genere, rating e avvertimenti e io avrò tempo fino alla sera per pubblicare una drabble, una flash o una one-shot! Let's challenge!
1- High things bother me. [AsaNoya]
2- I know you want me. [KuroKen]
3- See you soon, Mr Exorcist. [IwaOi]
4- Buy me an ice cream, Captain. [DaiSuga]
5- He. [TsukiYama]
6- Summer solstice. [KageHina]
7- Happy birthday. [KuroKen]
8- Don't mess with the quiet ones. [Kuroo, Kenma, Akaashi, Bokuto]
9- And then he kissed the sun. [KenHina]
N.B. Il rating di ogni singola challenge è specificato all'inizio della stessa, tra parentesi quadre quando non assegnato direttamente dal challenger!

Un bacio rosso, un abbraccio arancione, un sorriso giallo, una carezza verde, uno sguardo azzurro, una parola indaco e una scusa viola.
...
"Siamo circondati dall'arte. Noi creiamo arte. Noi siamo arte"
Rosso: Iwaoi
Arancione:Daisuga
Giallo: Kagehina
Verde: Kuroken
Azzurro: Bokuaka
Indaco: Tsukkiyama
Violetto: Asanoya

Shirabu è sotto pressione per gli esami e Tendou si offre di alleviargli lo stress...
[scritta per il p0rnfest di FanficItalia, giusto per togliere ogni dubbio su quei punti di sospensione]

A Sugawara il Sex on the Beach era sempre piaciuto. Era un cocktail semplice, succo d'arancia, liquore alla pesca, succo di mirtillo e vodka. Mescolare il fuoco di un superalcolico potente come la vodka alla freschezza e leggerezza della frutta lo rendeva un drink facile da buttare giù. Inoffensivo all'apparenza. Come lui. [...]

[IwaOi]
"Desideravo Iwaizumi. Lo desideravo con tutto me stesso. Volevo che fosse mio, e che io fossi suo. Lo volevo con ogni fibra del mio corpo. Desideravo la sua pelle a contatto con la mia, il suo corpo e il mio uniti come se fossero un'unica cosa. Lo desideravo disperatamente.
[...]
«E se..ci provassimo?»
«Mh?» disse lui.
«Se ci provassi? Se non ti piace, puoi benissimo mandarmi a fanculo per sempre. Ma che ne sai, magari ti piace..»
«E' impossibile, Oikawa. Non sono gay. E poi no, è una cosa assurda. Assolutamente no.»
Sospirai. Aprii la porta di casa, rassegnato all'idea che quella probabilmente sarebbe stata la fine. Mi girai per salutarlo, quando improvvisamente mi trovai sbattuto ad un muro con delle labbra morbide poggiate sulle mie e una lingua che cercava la mia.
Ci misi un bel po' a capire cosa stesse succedendo. Quando lo compresi, fui solo più confuso.
Iwaizumi mi stava baciando.
«..d'accordo. Proviamoci.» mi disse, prendendomi per mano e entrando in casa. Il mio cuore perse qualche battito."

★Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
★Numero Parole: 734
★Prompt/Traccia: 24: The,Caminetto e Zucche Da Intagliare
//Family!AU

Due uomini, un libro, una decisione da prendere.

Di due cose Yamaguchi poteva dirsi profondamente innamorato: la poesia straniera e Tsukishima Kei.
Come reagirebbe Tsukki, se Yamaguchi decidesse di leggere per lui una poesia pericolosamente vicina all'apparire come una dichiarazione amorosa?

Storia prima denominata "La frusta dell'esorcista."
Dal capitolo 7°.
«Siete spregevole!» La mano di Thierry sfiorò la mia guancia, prima che la mia stessa Innocence gli imprigionasse il polso in una morsa ferrea. Riuscii a vedere il mio riflesso nei suoi occhi sorpresi, spaventati: una macchina assassina che non prova pietà per nessuno, neppure per coloro che combattono nella sua stessa fazione.
«Sono un diavolo, scelto da Dio ma pur sempre un diavolo, e in quanto tale è nella mia natura essere spregevole» sibilai, strattonandolo da una parte. Il corpo dell’uomo volò attraverso la foschia, tagliando la nebbia e creandovi un corridoio che si andò a riempire qualche minuto dopo il suo passaggio; dopo di che, atterrò sotto l’albero del Generale. Richiamai a me l’innocence, tornando a vedere a colori abitudinari e sistemai entrambe le braccia sui fianchi. Gli puntai un dito contro, affilando lo sguardo quasi a volerlo tagliare. «Prova a sfiorarmi ancora e la tua vita finirà in quell’istante.»

[TsukkiYama]
C’erano davvero poche cose che Tadashi odiava, a parte il masticare a bocca aperta e lo sfregare dei denti sulle bacchette che i suoi nonni emettevano mentre gustavano la propria zuppa di miso. Ma, probabilmente, le cose che fin da piccolissimo proprio non sopportava erano coloro che facevano parte di lui dall’inizio della sua vita.
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Kei amava davvero poche cose, ma tra queste oltre alla pallavolo e alla musica, poteva sicuramente aggiungere l’osservazione delle stelle.
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La prima volta che si incontrarono, Yamaguchi stava quasi del tutto disteso a terra, mentre dei bulletti del quarto anno cercavano di sottrargli la merenda prendendolo in giro per ovvi motivi.
La seconda volta che si incontrarono, accadde nella palestra della scuola. Yamaguchi era diventato tutto rosso mentre lo ringraziava, e Kei cercava – mentre palleggiava un po’ – di ricordarsi chi fosse.
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"Abbi più palle e guardati come ti guardo io.
Le cose che odi a volte sono quelle che gli altri amano di più."
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Non sono molto brava con le trame, ma spero che possa avervi incuriosito!

Hinata Shoyo è un ragazzino il cui sogno è diventare un famoso sicario, proprio come il piccolo gigante. Non vede l'ora di entrare nella famiglia Karasuno e di dimostrare a tutti le sue abilità quando assieme a lui, al reclutamento, si trova anche un altro sicario. Un ragazzo dalla pessima fama, Kageyama Tobio.

"Kageyama quella sera era rimasto a casa da solo e non aveva voglia di uscire. I suoi erano fuori a mangiare una pizza e, nonostante gli inviti, il Re del campo non voleva saperne di lasciare la sua cameretta."