{Sequel di “Come neve”}
Dove trovare scampo? Tu riempi il mondo. Non posso fuggire che in te stesso.
(Marguerite Yourcenar)
[Bokuto x Akaashi]

{Sequel di “Buon viaggio” e “Il mondo nuovo”}
Sul prato davanti casa c’era davvero un pupazzo di neve. Era grande, come aveva detto la mamma. Gli occhi e la bocca erano formati da piccole pietre, e il naso era una carota. Ma niente cappello né sciarpa, e un solo braccio: un rametto sottile preso probabilmente dalla siepe. Eppure c’era qualcosa di strano in quel pupazzo. Come se fosse orientato nella direzione sbagliata.
(Jo Nesbo)
[Bokuto x Akaashi]

{Sequel di “Buon viaggio”}
Non c’è migliore medicina, per chi è nel dolore, della parola di conforto di un amico sincero.
(Euripide)
[Bokuto x Akaashi]

[IwaOi] [omegaverse]
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Questa mini long è stata scritta usando i prompt del WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
“Non lo so, dimmelo tu…” aveva risposto dubbioso, mostrandogli fra le mani la lettera dell’ente sanitario che lo “chiamava al dovere” e gli forniva l’indirizzo dell’omega che aveva bisogno del suo aiuto.
“Penso ci sia stato un qualche errore del cazzo. Domani faccio chiamare mamma e-…”
“Nessun errore.” Ammise Tooru in un sospiro, tutto d’un fiato, espirando quel segreto che aveva custodito gelosamente per tutti i suoi sedici anni.
Hajime lo guardò sconvolto e confuso. I suoi occhi verde smeraldo non erano mai stati così pieni di dubbi e domande.
Una parte di Tooru se ne dispiaceva. Hajime era sempre stato onesto con lui, fin dall’inizio, non gli aveva mai nascosto niente, non aveva mai omesso niente.

Fai le cose difficili quando sono facili e inizia le grandi cose quando sono piccole. Un viaggio di mille miglia deve iniziare con un singolo passo.
(Lao Tzu)
[Bokuto x Akaashi]

[UshiTen] [spin off di I know how you like me]
Questa one shot è ispirata ad uno dei prompt del WritOber indetto da fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
“Per favore…” sospirò quella frase con voce struggente. Quando usava quel tono così dolce e docile, riusciva sempre ad ottenere qualunque cosa dal suo ragazzo e quella volta non faceva accezione.
Quelle parole furono il colpo di grazia, Satori chiuse la chiamata con un’imprecazione, una preghiera a non si sa bene a quale Dio per non farli finire completamente nei guai e aggiunse poi un “fra cinque minuti ci vediamo all’ingresso”.
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[Bokuaka // #writober2019 // Pre-Canon // 211 parole]
Akaashi lo stava già guardando, i loro sguardi si incrociarono subito, e Bokuto si sentì cedere le ginocchia.

[UshiTen]
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Tratto dalla storia:
La madre e la nonna gli avevano caldamente raccomandato di prendere la macchina e farsi accompagnare dall’autista, ma lui aveva prontamente rifiutato pensando che una camminata e l’aria tiepida del mattino lo avrebbero aiutato a svegliarsi un po’. O quantomeno a riattivare il cervello prima che la campana suonasse annunciando l’inizio delle lezioni.
E poi, a dirla tutta, se fosse andato in macchina, l’autista non avrebbe mai allungato la strada per passare davanti al fornaio vicino alla stazione dove solitamente Satori Tendo comprava il pane prima di andare a scuola.
Ormai, da qualche giorno a quella parte, Wakatoshi cambiava volutamente strada, partiva prima da casa per arrivare comunque puntuale a scuola e nel frattempo fingeva di aver incontrato Tendo per caso passando di lì.
Non aveva ancora ragionato bene sul perché continuasse a fare quello strano percorso e a favorire i carboidrati piuttosto che una bella corsa mattutina.
Era una persona d’istinto, Wakatoshi. Semplice e diretta. In seguito andava chiedendosi i motivi dietro le sue azioni, ma sul momento agiva secondo bisogno.
E il suo bisogno principale in quel momento era vedere Satori Tendo.

“Iwachan, è un disastro!”
“Mh? Sono usciti i voti dell'esame?”
“Cosa? No - Instagram! I like! Sono spariti!”

A quanto pare Hajime ha dei tratti masochisti, perché, mentre guarda la maglia dell’AREA51 fra le sue mani, pensa: “Sono completamente innamorato di questo stronzo, vero?”
[IwaizumixOikawa]
[SawamuraxSugawara]
[Questa è la traduzione della famosissima fanfiction di kittebasu (chanyeol).]

Souma da appuntamento a Erina al dormitorio per un confornto culinario, ma sarà davvero tutto così semplice...?
*l'introduzione fa schifo, se potete passateci sopra*

«Che ne dici se cambio il mio nome in rubrica e ci piazzo un altro numero?» Takahiro alzò un sopracciglio e ridusse le labbra ad una linea mentre cercava di non ridere nell’attendere risposta; Issei sussultò. «Chi hai in mente?».
Hanamaki l’avrebbe rovinato.
«Mah, pensavo ad Oikawa Tooru, non so se lo conosci...».
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[iwaoi centric]
[2.443 words]

Hajime, Tooru ed una vasca da bagno; una raccolta di flashfic in cui quello che era partito con l'essere il semplice bagno di due bambini, con gli anni, subirà qualche cambiamento.

Cosa succede se si mettono sotto lo stesso tetto niente meno che i quattro senior della Seijou? Tra scherzi, rivincite e vendetta ecco una raccolta unica di drabbles su questi quattro folli.

Gli bastò uno sguardo per capire che, fino ad allora, Oikawa gli aveva tenuto nascosta l’unica stronzata che avesse mai fatto nella sua vita. Credeva che non ci fossero più segreti tra di loro. Si sbagliava.
~
Sapeva che Oikawa aveva sempre finto di non tenerci alle persone, ma non era così. Il fatto che riuscisse a capire esattamente cosa passasse per la testa di una persona dimostrava soltanto la sua enorme empatia. Oikawa ci teneva. Aveva il necessario bisogno di sapere, ogni giorno, che gli altri ci tenessero almeno quanto lui. Che gli altri gli volessero bene almeno la metà di quanto gliene voleva lui.
[…]
Oikawa aveva bisogno di Iwaizumi. Oikawa aveva sempre bisogno di Iwaizumi, perché era l’unico che gli ricordava, ogni giorno, che quello che faceva era perfetto. Che per lui era perfetto, che non doveva cambiare. Che non doveva sentirsi mai in difetto o inutile. Che per lui era perfetto anche con tutte quelle sue imperfezioni.
~
[Sì, torno a molestarvi con questi due] [Attenzione: tematiche delicatissime. Non si consiglia la lettura a chi è debole di cuore] [Angst a palate e Fluff zuccheroso ♥]