Telefilmaddicted per professione, studentessa universitaria in economia e commercio per Hobby. Appassionata di sport (ho una sola fede l'Inter #amala) nel senso che mi piace sedermi sul divano e guardarlo (ogni 4 anni i 15 giorni di olimpiadi sono come il Natale per me). Adoro la musica, senza nessun pregiudizio (a parte D'Alessio e simili) e leggere soprattutto i classici. Sono cresciuta ispirandomi a gente come Leonardo Da vinci, Einstein, Freud fino ad arrivare ai giorni nostri con Joss Whedon e JK Rowling. La mia esistenza è diventata triste nel momento in cui a 11 anni non è arrivata alcuna lettera da Hogwarts, a 15/16 non ho ricevuto nessun potere da cacciatrice ed a 18 ho saputo che non ho nessun parente a Storybook. Poi nel corso della mia vita non ho trovato nessun libro delle ombre nella mia soffitta impolverata, non sono rimasta intrappolata in nessun isola misteriosa, non ho trovato nessun ospedale con chirurghi strafighi come Spheperd, Sloan, Robbins, Grey, Karev, Torres, e nessun diagnostica geniale e bastardo come House, nemmeno un medico che vive attraverso i suoi film mentali come il dottor Dorian. Mi sarebbe piaciuto anche finire nel pronto soccorso di Chicago ma niente. Non ho avuto a che fare con nessun coinquili come Sheldon Cooper, o come Jessica Day. Niente gruppi di amici come Ross, Rachel, Monica, Joey, Chandler e Phoebe, o un amico playboy come Barney, o magari un'amica che ha l'hobby della detective come Veronica Mars. Non ho frequentato il liceo a Beverly Hills, a Capsayde, Orange Country e Upper East Side. Ho avuto un adolescenza tranquilla senza che nessuno, che si firmasse A, mi perseguitasse. Avrei voluto una madre come Lolerai Gilmore, o magari frequentare o essere ospitata dalla famiglia Camden. Non ho mai avuto problemi con la legge quindi niente incontri con il Detective Beckett e Castle, o l'agente Rizzoli e dottoressa Isle. In pratica nessun incontro eccezionale. Sintetizzo il tutto citando Renato Cacciopoli "Per 3 cose vale la pensa vivere: la matematica, la musica e l'arte"