sono Rose Weasley e ho deciso di scrivere dieci semplici regole per far vedere che Scorpius Hyperon Malfoy è da odiare!.

"Possibile che la realtà possa dileguarsi così in fretta, quando la mia quotidianità, il mio modo di essere vengono aggrediti e distrutti di fronte a me?"

“Chi ti scrive, Draco?!”
“Oh solo… ehm… pubblicità… sì, sapete madre… hanno aperto una nuova gelateria a Diagon Alley…”

"- Dove vai?- chiede perplessa guardandomi e sedendosi sul letto.
- Vuoi sapere sempre troppe cose, Evans.- ghigno chinandomi fino a raggiungere l’ultimo cassetto del comò.
- Cosa cerchi?- insiste come una bambina curiosa.
La mia adorabile bambina curiosa."
Piccola One Shot su James e Lily.
Per il compleanno di quest'ultima.

Piccola demenzialità senza pretese.
"-Anche tu?-
-Io sono più ubriaco di te!-"

Io le rivolsi un’espressione sbieca. “Ma è estremamente…” cominciai cercando le parole giuste “… snob e… asociale e…” ripensai a quella mattina, arrossendo “con scarso senso dell’umorismo”.
“Chi è che ha scarso senso dell’umorismo?”, domandò il biondo, inaspettatamente dietro di me.
Rose X Scorpius

Era stato un dio… ed ora, non era niente.
La gente l’aveva guardato con deferenza, in passato, trattenendo il fiato come di fronte a qualcosa di troppo grandioso per passare sotto silenzio… Avevano tremato, al suo cospetto, schiacciati dalla consapevolezza della propria insignificanza, tributandogli lo stesso rispetto dovuto ad un principe. Un astro luminoso in mezzo ad una volta oscura, ultimo erede di due delle più importanti famiglie di maghi del mondo magico, fulgida promessa di rivalsa.
Una promessa, sì… Una promessa infranta.
Draco è alle prese con i demoni interiori che lo perseguitano e con una dipendenza destinata, col tempo, a distruggerlo. Hermione è forse l'unica che può tirarlo fuori dal baratro senza fondo in cui è precipitato... Ma ne sarà in grado?

-È sorprendente che una Mezzosangue come te sia riuscita a farmi godere tanto.
Non risposi. D'altronde... c'era da aspettarselo che appena terminato tutto avrebbe ricominciato a trattarmi come aveva sempre fatto.
Ma una piccola parte di me aveva pensato... o forse solo sperato... che qualcosa fosse cambiato, e senza dare peso a quello che aveva appena detto, mi lasciai sfuggire una frase che forse avrei dovuto tenere segregata nei recessi della mia mente.
-Dimmi che mi ami.
Un attimo di silenzio seguì quelle parole. Poi scoppiò in una risata che fece tremare tutto il letto.
-Che cosa hai detto?

bhè che dire… spero che questa storiella vi sia piaciuta… =) l’ho scritta di sera mentre cercavo disperatamente di addormentarmi quindi se fa schifo vi prego non linciatemi…
Spero di ricevere tanteeeeeeeee recensioni in cui mi dite cosa ne pensate… e come al solito critiche e consigli sono ben accetti…
Un bacio
Silver ;)

bhè???? Vi sfido a dirmi che non è romantica!!!!
è una storia carina????
Io più la leggo più mi convinco che sia dolcissima xD
ho sempre sognato una storia d’amore che dura una vita… di quelle storie che ti raccontano i nonni o le persone che stanno insieme da minimo 50 anni!!!

Ok per una volta sono voluta entrare nella testa di Rose…anche se sono ricaduta nel finale… e ho scelto un compleanno giacché OGGI è anche il mio ;) oooooooo come vorrei ricevere anch’io questo regalo… (non da Rose sia chiaro… ma da un bello Scorpius tutto per me

Con le mani in tasca dello smoking Babbano che mamma mi ha costretto a comprare per l’occasione e il cravattino rosso come i miei - i nostri- capelli al collo devo dire che mi sento tremendamente sciocco.
Sembro un pinguino del Madascar spedito in Gran Bretagna per essere coccolato da quelle povere bambine arrapate dagli animali. Sorrido. Probabilmente è questo quello che mi diresti tu tuffandoti addosso a me a scompigliarmi i capelli per rendermi più impresentabile alla gente presente alla cerimonia.
Per essere come sempre tu il più bello, diresti mentre noi sappiamo entrambi che nulla ci differenzia.
Nemmeno nostra madre riesce a distinguerci, infatti.
Mi chiedo se almeno il prete riuscirà a chiamarmi con il nome esatto quando pronuncerà la formula di giuramento, ma forse come facevamo anche noi quando andavamo a scuola si sarà scritto il mio nome sulla mano.
Astuto il ragazzo, affermeresti tirandogli una pacca sulla spalla mentre io seguirei la tua risata a ruota come i vecchi tempi.

-Zia, posso tenere in braccio il cuginetto?
-Non osare, Bellatrix, e non spostare neppure il velo della culla. Sirius è un piccino delicato, non uno dei tuoi prossimi bambolotti da ghigliottinare.

Una ragazza e il suo dramma.
Il lento diminuire della massa del tuo esile corpo.
Le cifre diventano ogni giorno più basse.
Grammi, etti, chili.

Ancora quel nome in testa.
Granger.
Granger nel suo cappotto viola, lungo fin sotto le ginocchia e sobrio eppure così eccitante.
Lo aveva toccato nell’animo con il suo volteggiare allegro, con il sorriso che gli aveva rivolto e con quella smorfia superiore degna di una Serpeverde.
Eppure lei era una Grifondoro, Mezzosangue per lo più.