Seguito della storia "Ho cercato il tuo nome".
La Mezzosangue fece per sciogliere la presa dal suo polso, ma rapido voltò il palmo della mano e intrecciò le dita alle sue, portandola più vicino. Poteva percepire il respiro ineguale di lei, leggermente affannoso, e sapere di esserne lui la causa ebbe il potere di dargli la scarica di adrenalina necessaria per andare avanti.
“Malfoy..” protestò, ma persino lui seppe individuare l'assenza di convinzione profonda nelle sue parole.
“Ti manca mai quello che eravamo?”

- Sono incinta. – specificò a quel punto Hermione, dissipando ogni suo dubbio e facendola strozzare con la sua stessa saliva.
Ginny spalancò gli occhi, incapace di credere che quello non fosse uno scherzo.
- Cos… eh?! C-come? Quando? Ma… ma… tu... – borbottò, pronunciando frasi sconnesse per quasi un minuto intero. – Non… non è divertente, Hermione. – disse alla fine, con la gola che bruciava per lo sforzo di parlare.
- Già. – mormorò Hermione, in un ansito di tristezza. – A chi lo dici. […]
- Ma… – la giovane Weasley cercò di mettere ordine nella sua testa, ancora sconcertata dalle parole della strega più grande. – Io… cioè tu… con chi…cioè… è Ron? – domandò, allucinata. – Io non sapevo neanche che vi frequentaste! Perché non mi hai detto niente? […]
- Ronnonèilpadre. – chiarì Hermione, pronunciando quelle parole nel modo più veloce possibile, scacciando dalla sua testa i cattivi pensieri.
- Che?
- Ronnonèilpadre! – ribadì, più in fretta di prima.
- Hermione, non capisco… cosa stai dicendo… - mormorò la giovane Weasley, non consapevole di quali parole usare.
Via il dente, via il dolore.
- Ho detto che Ron non è il padre! – esclamò tutto d’un fiato.
Via il dente, via il dolore. Sì, un cavolo!

Sei anni dopo il matrimonio di Elaine e Blaise, Draco e Hermione non si parlano ancora. Lei è una brillante Medimaga del San Mungo, lui un promettente Auror del Ministero, ma qualcosa sta per cambiare. Qualcuno sta commettendo una serie di efferati delitti nel cuore pulsante della Londra Magica ed Harry Potter è deciso a scoprire di chi si tratti, per farlo avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile, compreso quello dell’Ordine della Fenice.
Il viaggio non sarà facile e porterà Draco e Hermione a forzare il limite invalicabile che si sono costruiti attorno negli anni, e a tentare di ricostruire da capo qualcosa che forse non esiste più.

In un mondo dove Lord Voldemort non è mai esistito, ben altri sono i problemi che devono affrontare Hermione Jane Granger e Draco Lucius Malfoy.
Lei: strega Purosangue, docile, genitle, spirito libero e battagliero Grifondoro.
Lui: mago Purosangue, arrogante, borioso, furbo e calcolatore Serpeverde.
Tra tutti i sentimenti contrastanti derivanti dall'Odio e, inaspettatamente, dall'Amore; i giovani rampolli di due delle casate più antiche e potenti del Mondo Magico si ritroveranno coinvolti in un matrimonio tra Puorsangue deciso dalla nascita; capiranno che vivere sotto lo stesso tetto potrebbe essere difficile per due persone come loro sempre pronti a lanciarsi parole poco carine, ma potrebbe anche rivelarsi portatore di gioie.
Così, non volendo deludere i loro genitori, vivranno insieme e scopriranno che tra l'Odio e l'Amore non c'è mai troppa differenza!

Lei ha la voce di un angelo, lui traduce in ritmo e melodia ogni stato d'animo.. sarebbero fatti per stare insieme se non si odiassero da troppo tempo... in una nuova città, in nuovo contesto forse le cose possono cambiare... forse... E' la mia seconda ff, nonché la prima su HP, spero possa piacervi..

"Dammi una buona ragione per cui dovrei parlarti, Malfoy."
"Perchè tengo a te, davvero... e mi dispiace... io..."
"Avresti dovuto dimostrarmelo."
"Granger, mi dispiace, sul serio..."
La riccia lo guardò negli occhi, ferita e umiliata, quegli occhi grigi traditori che aveva imparato ad amare l'avevano tradita. Era tutto finito? così?
"Ti odio, Malfoy! Ti detesto, sparisci dalla mia vita!"
"No! Hermione, aspetta!"
La afferrò per un braccio, bloccandola.
Io non ti sto lasciando... Hermione, io non..."
"Ti lascio io. Tu menti, tu complotti, tu imbrogli! tu tradisci! Io... io non lo merito."
"Hermione! Io..."

Le mancava Ron.
Il suo sapore.
La tonalità con cui le orecchie gli si accendevano quand’era a disagio.
E quel bisogno insensato che nutriva Ron di dirle qualunque sciocchezza pur di attirarla a sé.
Oh, Ron.
[...]
«Ti amo»
Ti amo. Ti amo. Ti amo e lo sai.
Quelle due parole così brevi eppure così profonde e libere da ogni paura, ogni male, ogni incertezza furono essenziali per la sua fine, per la perdita di ogni incomprensione, ogni incertezza e indecisione. Fu qualcosa che distrusse completamente quella gabbia di terrore e disperazione in cui si era nascosta per tutti quei mesi. Hermione rimase immobile dopo quella confessione inaspettata e poi, cautamente, afferrò la mano di Malfoy e portandosela alle labbra, la baciò. Sorrise, aveva smesso di piangere.
«Ti amo anch’io»

"Solo.. non dimenticarti di me."
"Non potrei mai dimenticarmi di te" rispose. "E lo sai. È per questo che sei qui. È per questo che ti vedo ogni notte nello stesso momento in cui chiudo gli occhi. È per questo che mi fa male il cuore ogni volta che passo davanti alla tua stanza - o ogni volta che un professore fa una domanda particolarmente difficile, e tu non sei lì pronta a rispondere. È per questo che passo tutto il giorno, ogni giorno, a lottare per superare la giornata. Passo così tanto tempo a pensarti, che a volte mi dimentico di respirare."
Ho sistemato il secondo capitolo, chiedo scusa per il disagio.

La storia si svolge durante il settimo anno. Voldemort è caduto poco prima dell'estate, Hermione e Draco, costretti a una convivenza forzata dai membri dell'Ordine convinti che i Mangiamorte rimasti potessero cercare di attaccarli, fanno cadere le barriere e iniziano a conoscersi. Adesso mancano tre giorni a Natale, ed Hermione torna ad Hogwarts dopo aver seguito un corso avanzato di trasfigurazione a Beauxbâtons che l'ha tenuta lontana da Londra per sei mesi. Il Ballo di Natale sarà la sua prima occasione per parlare con Draco. Nessuno sa dell'amicizia nata tra i due, ed Hermione ha paura di venire rifiutata dal ragazzo, che ha scoperto di amare.
Dal I capitolo
«Era strano dopo tutto quel tempo tornare a casa e trovare tutto così uguale a quando l'aveva lasciato, come se il tempo si fosse fermato.
Erano passati veloci quei sei mesi, per lei soprattutto.
Velocissimi e lenti.»
Dal IV capitolo
«Non fece caso, mentre la porta si chiudeva alle sue spalle, al biglietto scritto in calligrafia elegante che, a causa di una folata di vento, era caduto dal comodino scivolando sotto al letto a baldacchino.»

Dal Prologo:
Sorrisi. Ma non era un sorriso come un altro. Era un sorriso amaro intriso di malinconia e piacere. Erano i ricordi a procurarmelo. Era la mia mente che assaporava nuovamente con i pensieri gli attimi vissuti due estati prima.
I miei occhi lucidi parteciparono a quel sorriso nostalgico che aveva il mio viso mentre la brezza del mattino prese a muovere le ciocche dei mie capelli nel vento.
Non era una domenica come altre. Sapevo cosa sarebbe accaduto quella mattina. Un gufo mi aveva avvertito qualche giorno prima.
Una carta bianca e costosa riportava in oro semplici parole:
"So che sei a conoscenza di ciò che sta per accadere nella mia vita.
Ma voglio comunque dirtelo di persona.
Verremo domenica, 10 giugno.
Draco"

Il ricatto era stato il suo migliore alleato durante l’ultimo anno scolastico, la paura che lui potesse attivare l’armadio stipato nella Stanza delle Necessità ai Mangiamorte aveva fatto si che Hermione Jane Granger sotto ricatto si donasse a lui ogni volta che il principe delle Serpi ne avesse avuto voglia.

Immaginate Hogwarts come sarebbe stata durante l'ultimo anno dei protagonisti senza gli avvenimenti dei libri. L'avete immaginata tranquilla e propositiva? Avete sbagliato. Il settimo anno sarebbe stato tempestato da continue scorribande, litigi e odi reciproci. Un caos continuo, insomma. Come ovviare a ciò?

Ok, ho scritto questa storia parecchio tempo fa e spero che qualcuno voglia leggerla e lasciare un commentino, anche se è talmente tanto che non posto qualcosa che probabilmente nessuno si ricorderà di me -.-'. Pertanto, vi lascio e vi auguro una buona lettura.
"Allora, firmi?- chiese lei tendendogli la penna e la pergamena. Draco afferrò la penna fra le dita affusolate.
-Promettimi che potrò vederla- sussurrò chino sul foglio.
Hermione gli tolse la pergamena di mano e lo guardò un istante. -Sei suo padre- disse solamente. Uscì dalla cella. -Verrò a prenderti venerdì-
-Ti aspetterò con ansia- replicò Draco appoggiandosi alle sbarre -Sarà bello tornare fuori-" PS: visto che ci sono volevo dirvi che da qui in avanti aggiornerò circa una volta a settimana, o dieci giorni, perchè sono sotto esami all'università! Besos!!!

Anni più tardi, dopo che tutto finalmente sembrava risolto, la famiglia Malfoy/Granger si trova a dover affrontare un grosso ostacolo... un figlio perso e due figlie a cui non importa, una troppo distante e ribelle, l'altra troppo piccola per capire... Solo qualcuno di inaspettato, di sconosciuto ma così ovvio da essere banale riuscirà a risolvere tutto, ma chi è? E perchè in questo mondo così distorto lei c'è ed è viva? Beh ovvio che lo scoprirete solo leggendo! *Fanficition che racconta il seguito di Per fare a meno di te.

Da qualche parte, nel mondo, c'è senz'altro qualcosa che non conosciamo, che ignoriamo anche senza volerlo.
Da qualche parte, nella grande Londra, una donna vive lavorando duramente per mantenersi e per mantenere le cose che le sono care. Per mantenere la sua indipendenza e i suoi segreti perchè lei è Hermione Granger.
Da qualche altra parte, nella stessa città, un uomo vive la sua vita alla ricerca di qualcosa, senza sapere cosa, ma lo sta cercando e come è vero che il suo nome è Draco Malfoy, lui lo troverà!
Per finire, sempre a Londra, sempre in quel momento, un bambino sogna...