“Ai primi sintomi bisogna andarsene, abbandonare il campo. Tanto non va meglio, va peggio e peggio. Invece la gente non lo sa. La gente spera e continua a stare male.”

«bello e dannato, la parte mancante di una mela avvelenata.»
[...]
Appoggiò una mano sul muro, era davvero grande. Era vicino alla mia testa. Deglutii mentre continuava a guardarmi.
"sei la sorella di Peter, Peter Davis?" disse in un ghigno.
Annuì leggermente, continuando a guardare i suoi occhi verdi.
"perfetto, non vedevo l'ora di conoscerti" ridacchiò.
[...]
"ormai non hai più vie di scampo.." affermò "ormai ci sei dentro" concluse.
Era sempre più vicino a me. Appoggiò una mano sulla mia schiena, facendo schiacciare il mio petto contro il suo, per l'ennesima volta.
"per questa volta ti lascio andare, ma ci rivedremo presto" disse con voce rauca, per poi toccarmi il sedere.

A pochi passi da Luke la prima cosa che Ashton notò furono gli occhi che lo facevano pensare al paradiso;
Luke sembrava più un angelo appena venuto dal cielo che un uomo.
Poi passò ad osservare le occhiaie che contornavano quegli occhi,
ma quelle Luke le aveva sin da quando era piccolo, forse ultimamente erano più evidenti,
ma non era un problema per Ash, anzi credeva che lo rendevano soltanto più affascinante.

Il fatto è, Ashton è uno che pensa troppo. Ma non è uno che pensa troppo e basta, no, Dio sarebbe stato troppo gentile con lui, e allora gli ha donato anche la capacità di parlare troppo. A macchinetta, senza fermarsi un secondo. Un vero e proprio chiacchierone. Così lo chiamavano, sempre, i professori. Dicevano che, se non avesse avuto un compagno a disposizione, lui avrebbe parlato con i muri. E come biasimarli, se si trovava fuori da una festa a provare il suo discorso di dichiarazione d'amore con l'aria; il tutto davanti ad una biondissima ragazza che lo stava prendendo per pazzo?

Vi siete mai chieste se ci sia un modo più dolce di abbandonare o accantonare il proprio passato?Avete mai provato ad aggrapparvi con tutte le vostre forze a qualcosa che potrebbe essere anche solo una semplice illusione solo per non affondare?

Questa è la storia di Emma e di Liam, di due adolescenti completamente diversi l'uno dall'altro, provenienti da due realtà famigliari diverse, la cui esistenza verrà completamente sconvolta dall'entrata nella loro vita l'uno dell'altro. Questa è la storia di un giovane amore, di una giovane passione, ma non è una storia felice. Vi farà sorridere, vi farà rattristare e forse qualche volta (almeno così spero) vi farà anche piangere.

Ed era così, seguendo questa routine, che ormai abitavano a Londra da due mesi, conducendo le loro vite del tutto normali. Eppure stava arrivando quel qualcosa, anzi, qualcuno che avrebbe sconvolto totalmente le loro vite. Era solo questione di tempo.

“Ehi Andy, sganciamene uno forte” solo questo dico ormai da un’ora.
Eccomi qua, Victoria Brown, alta, magra, lunghi capelli ondulati di un rosso scuro che arrivano fin sotto al seno e due occhioni azzurri che ipnotizzano chiunque si soffermasse a guardarli.