La vita va vissuta fino in fondo, senza risparmiarsi per un futuro. Niente è permanente, neanche i ragazzi.
Ma forse proprio un ragazzo cambierà tutto. Forse le farà capire che non è il mondo che ce l'ha con lei.

Volevo essere io a fregarlo, ma forse stavolta quella rimasta fregata, sono io. Mi volevo divertire, ma forse, ho trovato qualcosa di più.

‘Hanno suonato alla porta, oddio Maura come faccio?’
‘Respira tranquilla. Adesso attacchi il telefono, poi prendi un bel respiro e apri la porta.’
‘Non posso farcela.’

«Sei così piccola e insignificante».
«Non sono io quella chiusa in cella,l'unico insignificante,qui,sei tu.»
Grace,una sedicenne americana,ogni notte si trova nell'ufficio penitenziario di suo padre,nel carcere di Providence.
La sua vita è normale,ma viene stravolta da un nuovo arrivo,il 232677 Niall James Horan,condannato all'ergastolo per omicidio colposo.

C'era un fantastico sottofondo proveniente dalle sue dite che premevano leggermente sui tasti del pianoforte.
- Ehy Shawty Shawty, don't you wanna be mine? - la sua voce risuonava dolcemente per tutta la stanza.
Certo che lo voglio. Voglio essere tua, per sempre, fino alla fine.

Adesso vorrei solo stare bene, ma, per quanto mi sforzi, non ci riesco.

«Un bacio sulla guancia» era disgustato. «Di nuovo».
«Sta’ zitto Hazza. Sto cercando di seguire».
Il riccio non si arrese, e prese il gomito dell’amico, facendolo distrarre nuovamente.
«Voglio seguire questa fottuta lezione, Harry. Lasciami in pace» lo avvertì, minaccioso.
«No Zayn, ora mi ascolti. Perché le hai dato un bacio sulla guancia?»
Il moro sbuffò e si arrese, posando la penna.
«Cos’avrei dovuto fare? Infilarle la lingua in gola?»
«Per esempio».
«Sei disgustoso».
«Solo un anno e mezzo fa l’avresti fatto».
«Già, ma le cose sono cambiate, e lo sai».
«Giusto, mi sono dimenticato che sei una specie di Edward Cullen “io rispetto le donne” e blablabla…»
«Cosa c’è di male?»
«Edward Cullen è palesemente froc-»
«Non intendo quello».
[...]
«Invitala a casa di Liam, oggi pomeriggio. I signori Payne tornano tra sei giorni, e Liam vuole darsi alla pazza gioia più che può prima del loro ritorno. Mi ha scritto un messaggio, oggi pensava alla piscina. Ci saranno anche Louis e Niall. Hollie non è sicura di riuscire a venire».
Zayn ci pensò su. «Secondo te accetterà?»
«Quale ragazza sana di mente si perderebbe Zayn Malik in costume da bagno?»

Avete mai provato a guardarvi allo specchio e vedere nient'altro che una persona con zero autostima,sentendosi brutti? Vedere soltanto una stupida nullità?

È inverno, ma noi due siamo “caldo”.
Siamo opposti al mondo che ci avvolge ed è questo che ci fa sentire vivi assieme.
Il mondo non è infinito, ma noi siamo opposti: noi siamo per sempre.
Il muoversi irregolare del suo petto, le mie labbra che si poggiano sul suo torace e poi risalgono.
Su-fino al cuore.
Sento i suoi battiti rimbombare nella mente.
Sono veloci.
Le mie labbra tremano.

Dal primo capitolo:
Il mio petto iniziò ad alzarsi e abbassarsi velocemente.
***
'Sono nei guai'

Niall, beh lui era quello dolce. Lei ne era innamorata.

In conclusione, sono una ragazza che preferisce trascorrere un pomeriggio a casa con i suoi amici, anziché andare ad una festa. Che odia i trucchi, i vestiti e i tacchi, ed ama le felpone, i jeans e le scarpe da ginnastica. Che vorrebbe fregarsene del parere delle persone ma non ci riesce. Che è insicura, su tutto. Che sorride sempre, ma dentro nessuno sa cosa c'è. Che aspetta di essere amata dal ragazzo giusto. Che piange di nascosto, quando è sicura che nessuno la possa vedere, anche perché lei è quella che sorride sempre. Che ride sempre, per qualsiasi stupidaggine, ed ama far ridere gli altri. Che è acida con le persone che le stanno sulle palle, ma dolce con quelle che lo meritano. Che odia il suo corpo e si vede sempre brutta. Che non crede in se stessa, ha un'autostima bassissima e non si sente mai abbastanza per gli altri. Che fa sempre figuracce. Che ama gli abbracci, quelli lunghi, che valgono più delle parole. Che ha la delicatezza di un elefante e la finezza di uno scaricatore di porto. Ma soprattutto, sono una ragazza che non ti colpisce a prima vista, né alla seconda, né alla trentunesima.

_MOMENTANEAMENTE SOSPESA_
–Ah sei la figlia di Tish!- esclamò Austin. Tish era la cuoca “presidenziale” ed io, essendomi rotta di vivere con quello squinternato di mio fratello Colton nella periferia di San Francisco, mi stavo trasferendo da mia madre a Washington . Annuii cominciando a incamminarmi.

E' il 23 ottobre quando lo vedo per la prima volta. Due enormi occhi blu che luccicano incantano la mia vista. Un enorme sorriso abbagliante colpisce dritto al mio cuore. E infine quelle piccole labbra rosee che suscitano in me la voglia di assaporarle. Lui e' il ragazzo piu' bello di tutti. Non conosco ancora la sua identita',ma indaghero' per il resto della mia vita. Passano pochi giorni quando lo rivedo al parco,con tutto quel verde i suoi occhi luminosi risaltano ancor di piu'. Mi faccio coraggio e vado da lui "hey".. "hey,piacere Niall" mi dice lui. "Ho notato che continuavi a fissarmi,c'e qualcosa che non va?" continua. "Ehm..sono Camille" aggiungo. "Ehm..oh..hai un bellissimo nome" dice dolcemente. "Ti ringrazio,ti va di conoscerci?" dico impaurita. "Certo,non rifiuterei mai. Questo e' il mio numero,scrivimi qualche sms.Ora devo scappare,ciao Cam" dice frettolosamente. "Ciao" dico a bassa voce

- Qui è tutta colpa di qualcuno che non riesce a dire ciò che prova alle persone che ama!-
- Niall smettila cazzo!-
- No! E' tutta colpa tua se lei se ne è andata ! Tu, tu non hai mai avuto il coraggio di dirgli ciò che provavi così hai deciso che era più facile farla soffrire, sei un codardo!-
- Niall basta,basta cazzo! Lo so,lo so che è tutta colpa mia! Ma credi sia semplice? Sì lo ammetto l'ho amata dal primo momento che l'ho vista entrare da quella stramaledetta porta! Ma fa male sapere che non ci sarà mai un noi! E' la cosa migliore che lei non ci sia più -
- No.. questa è la cosa che ti rende tutto più semplice! - Disse Liam che fino a quell'istante era stato in silenzio
- Puoddarsi..ma io non posso piacerle! Io non la merito- urlò prima di uscire e sbattere la porta alle sue spalle.