"Mi sono sempre sentita come una virgola. A volte sono nel posto sbagliato, a volte sono in più e a volte si dimenticano di me. Insomma, sono praticamente inutile.
Odio essere quella in più, che non centra niente in qualcosa, o magari essere dimenticata così facilmente, lo odio davvero.
A quanto pare però è la mia condanna."

Mi prese il viso tra le mani e prima che riuscissi a buttar fuori la miriade di epiteti che avrei usato per definirlo nel meno carino dei modi, premette le labbra sulle mie, mozzandomi il fiato e facendo morire anche l’ultimo dei miei pensieri

Lei: Una ragazza troppo timida in vacanza dai suoi nonni.
Lui: Un ragazzo misterioso apparso dal nulla.
Uno scontro in riva al lago li farà incontrare per la prima volta e piano piano inizieranno a conoscersi e perché no...magari anche a innamorarsi l'uno dell'altra.
- SLHR

Mi infilai sotto le coperte: anche se ormai non lo vedevo più, sentivo che mi cercava con gli occhi nell’oscurità, come io stavo facendo con lui.
O mi stavo solo immaginando tutto?
Non importava. No, avevo deciso che era irrilevante se lui provava un trasporto per me o se era semplice amicizia: avrei lasciato andare le cose al suo corso, senza più farmi domande. Godendomi la sua compagnia, perché dalla morte di Vincenzo era stato l’unico da cui mi fossi mai sentita capita.
Oooook, se vi interessa dovete solo aprire, buona lettura ;)

“ Viviamo finchè siamo giovani.” ecco cosa mi ha insegnato la vita.
Ciao a tutti, io mi chiamo Alexis, ma tutti mi chiamano Alex. Ho compiuto da poco 18 anni e da poco sono uscita da un istituto per ragazzi orfani, insieme al mio migliore amico Zayn, che, sfortunatamente, è in carrozzina, a causa di un'incidente stradale , che ha avuto anni fa con la madre.
Lui ha perso la madre in quell'incidente e del padre non si hanno tracce da quasi 5 anni. Invece per quanto riguarda i miei genitori, beh mio padre è un tossico dipendente, mentre mia madre è morta quando io ero piccola.
Appena siamo usciti da quell'istituto, abbiamo deciso di realizzare il nostro più grande sogno : aprire il nostro Atelier che vende abiti da sposa.
Adesso siamo qui. Io. Lui. E questo bellissimo negozio da gestire nel bel mezzo del centro di Londra.

Dicembre,1994.
< è una bambina allora!Guarda Harry! > Anne prese la manina piccola del neonato e la avvicinò alla nuova nata < Janeth,è bellissima > Janeth avvicinò a sua volta quella della piccola creatura,nuova al mondo e le loro altrettanto minuscole dita si incontrarono < Come la chiamate? > < Hope > < è un nome fantastico,sono tanto felice per te e Rob tesoro >.
Le due donne si strinsero in un abbraccio,erano amiche da una vita,avevano condiviso tutto insieme e ora condividevano la felicità della nascita dei loro figli,sperando che anche loro sarebbero diventati migliori amici una volta cresciuti,augurandogli un'amicizia proprio come la loro. < Guardate piccoli,nevica >.
Storia di un'amicizia,o di qualcosa di più :)
Enjoy :D
.Elly

'Il mio odio verso il mondo svanì nel momento in cui lui sorrise'.

“E’ la prima volta che mi capita una cosa simile…”, quella voce dannatamente conosciuta le fece alzare lo sguardo. Si pietrificò alla vista di Niall in smoking, la cravatta leggermente allentata, la chitarra in mano e un’aria impacciata. Sorrise sovrappensiero.
“Tocca a me cantare. Questa canzone la dedico ad una persona. Una ragazza…”, fece una pausa “L’ho fatta soffrire troppo.”.
Mary si alzò di scatto e strinse i pugni. Sentiva le lacrime bruciarle gli occhi e il cuore accelerò il suo battito. Si voltò e si avviò verso la porta.
“Mary, mi manchi! Torna, ti prego!”, la voce gli tremò. Fin dalle prime note lei la riconobbe. Non ebbe la forza di proseguire il suo cammino verso l’uscita. La musica si interrupe.
“Ti amo.”

Una vita rovinata,
Una ragazza inconsapevole della sua condizione,
Un ragazzo lontano,
Un amore impossibile,
Una vita finta, fatta di bugie e menzonie,
Se vi ho incurioto, leggete e commentate ^_^