*dal capitolo quindici*
«Quanto ti ho vista per la prima volta in quel negozio, con quel delizioso abito bianco.. Eri così luminosa e bella, così perfetta.»
Sento un nodo alla gola. «Harry.»
«Avevi il sole alle spalle e ho pensato che non potessi essere reale perché gli angeli non vivono sulla Terra.»

"Non voglio renderti infelice," Dissi lentamente, scegliendo le parole con cura.
"Tu mi rendi felice Rose, non mi hai mai reso infelice. Mi piaci davvero. Non puoi semplicemente crederci?" Chiese Louis.
Era molto vicino a me in quel momento ma c'era ancora un po' di distanza fra di noi.
"Come potrei? Sono solo Rose. Non sono nessuno di speciale. Non lo capisco." Dissi sinceramente.
"Sei davvero speciale, non dire mai più una cosa del genere. E Rose, sei molto di più di quello che credi. Io ti piaccio?" Mi chiese Louis seriamente.
"Si," Risposi onesta.
"Ti piaccio davvero?" Mi chiese di nuovo posizionandosi proprio difronte a me.
"Si," Dissi emettendo una piccola risata.
"Allora non capisco quale sia il problema," Disse annullando la distanza fra di noi, appoggiando le sue labbra sulle mie.

“Perché fai tutto questo per me?”
“Perché …..” si fermò guardandomi “PENSO DI ESSERMI INNAMORATO DI TE!” disse lentamente continuando a guardarmi,i nostri occhi si incrociarono e non si lasciarono finchè lui non si avvicinò sempre di più a me, la distanza tra noi diminuiva poco a poco. Quando il suo naso sfiorò il mio,un grande brivido percorse la mia schiena,sapevo cosa voleva,e non l’avrei ostacolato.

ad Harry e Alex sono sempre piaciuti i silenzi,
a loro è sempre piaciuto guardarsi e stuzzicarsi
fino ad urlarsi contro.
" - Sei lunatica e stronza fino al midollo.-
- E allora siamo fatti l'uno per l'altra.-"

A volte accade qualcosa nella tua vita che non riesci a controllare… Un uragano che ti travolge, un labirinto senza fine. Questo è ciò che è accaduto anche a me, un banale diciottenne con una valigia piena di sogni e speranze… La mia tormenta è stata una bellezza sconvolgente e due occhi blu profondi che hanno saputo catturare la mia anima e prendere il mio cuore che adesso batte solo per lei…
Dal capitolo 10 : Guardo la sua foto e sorrido, quant’è bella… Ricordo perfettamente il giorno in cui la vidi per la prima volta… Il suo sguardo , il suo sorriso… Così perfetta come l’avevo sempre immaginata…

Temperino nuovo, lama nuova e taglio nuovo.
Stesso bagno, stesso braccio e stesso sangue.
Non sono pazza ma sono autolesionista.
Questo è il mio piccolo segreto, nessuno sa e nessuno deve sapere.
Meno cose sa la gente meno può dire di te, non che m'importi delle opinioni degli altri, odio i pettegolezzi.
Mi aiuta il fatto che sono brava a fingere, basta sorridere. Serve solo questo per ingannare qualsiasi persona.
Il buon signore mi ha riservato una vita piena di violenza. E' una stupidissima routine, una completa merda.
Scars, cicatrici. Cicatrici che le ricordavano e le avrebbero sempre ricordato l'autolesionista che era.
Spero di avervi incuriosito a tal punto di leggerla e magari lasciare qualche recensione.
Volevo puntualizzare una cosa che mi sta a cuore:
Il mio obbiettivo è migliorare e che dunque, critiche (se dette con educazione) e consigli sono ben accetti.
AVVERTIMENTI: Contenuti espliciti sull'autolesionismo, violenza e bullismo. Se siete particolarmente influenzabili NON ENTRATE.
La FF inizialmente è piuttosto tranquilla, ma cambierà presto.

Kim è una ragazza molto bella, mora, occhi verdi, tatuata che si diverte sballandosi ed ha molti ragazzi. Un giorno il suo migliore amico Zayn si vuole vendicare di lei facendola scommettere che ci sarà un solo ragazzo che lei non riuscirà a portare a letto, un ragazzo molto ambito tra le donne... chi è costui? e Kim vincerà la scommessa? lo scoprirete solo se continuate a leggere la storia ;)
"In quel momento io ero l’onda dell’oceano che si scontrava sulla sua roccia preferita, su Zayn. Due persone ben distinte ma con un’anima unica, forte e travolgente."

“Credi che abbia deciso io di innamorarmi di lui?” mormoro con tutta la tristezza che provo.
Poi ammutolisco di colpo, portandomi una mano alle labbra, scioccata dalle mie stesse parole. Non posso averlo detto davvero!
Sul volto del ragazzo si inseguono centinaia di emozioni fino a che uno stupore sconsolato non riesce a prendere il sopravvento.
“No” geme voltandomi bruscamente la schiena. “No!”
Vedo il tremito incontrollato che gli scuote le spalle e desidero con tutta me stessa di tornare indietro nel tempo per cancellare quelle parole. Ma è troppo tardi.
La voce del ragazzo suona innaturalmente piatta.
“Dimmi che ho capito male” riesce a mormorare. “Non puoi fare sul serio”

Non potevo più reggere quella scena, così corsi fuori; appena uscii dalla discoteca una folata di vento si scontrò con il mio corpo che rabbrividì. Mi incamminai lontano da quel luogo…
- Lola, Lola fermati. - Era Louis, avrei riconosciuto quella voce fra mille.
**
- Lola ascoltami -
- Ascoltami ? Ascoltami? Hai ucciso un ragazzo davanti ai miei occhi e mi vieni a dire Ascoltami? -
-Ti prego non avere paura da me, non fuggire da me, io sono costretto ad essere così, la vita mi costringe ad essere così!-
Tratto da Capitolo 4

Nell’aria cominciarono ad avvertirsi delle strane occhiatine e qualcosa stava per cambiare, avevano come il presentimento che le loro perfettissime vite sarebbero cambiate da un momento all’altro, ma non era ciò che volevano.
«Non mi piacciono i tuoi capelli!» affermò acidamente Maddy, rivolgendo a Louis uno sguardo quasi assassino.
«Non sono sempre così, per l’occasione del Red Nose Day li ho tinti così ma è una bomboletta ed andrà via presto.» ribattè l’altro, sforzando un sorriso.
«Oh… -sospirò- ma non te l’avevo chiesto.» roteò gli occhi al cielo.
Sel trattenne una risata perché mai nessuno aveva tenuto testa il suo ragazzo, eccetto lei ovviamente. Acida, pensò Louis. Chi mai tingerebbe i capelli per una serata di beneficienza?, pensò lei.