{ HIATUS } { Warning!Yaoi content • violence • strong content}
Nella sconsolante periferia di una qualche grande metropoli, la grigia e malandata stazione dei treni ospita l'ennesima lotta tra bande.
In un angolo oscuro e puzzolente, una semplice puttana si nasconde aspettando che il trambusto passi, pregando per non ricevere la violenza dei suoi frustrati superiori.
Quella puttana non è altro che un giovane, una delle tante anime perdute nella droga e nella violenza.

"Ti stavo cercando." Disse Sebastian senza alzare gli occhi dal bicchiere.
"E io ti stavo evitando, figlio di Valentine, come anche tutti quelli della tua specie." Disse il demone accendendosi una sigaretta. Lanciò un'occhiata al Nascosto, che subito distolse lo sguardo e tornò ad asciugare i bicchieri.
"Ed è cambiato qualcosa ora?"
Cam incurvò leggermente in su un angolo della bocca prima di fare un tiro. "Forse."

"3 Ottobre 1805
Cara madre, vi scrivo questa missiva per rendervi partecipe del mio viaggio e rincuorarvi, poiché so che siete in pena per me; ci muoviamo ormai da giorni ma sembra di essere sempre fermi allo stesso punto , il paesaggio è grigio e spoglio, comincio quasi a temere che il cocchiere si sia perso e voglia nasconderlo per non farmi preoccupare"
"5 Ottobre 1805
Cara madre, è con un nodo alla gola che adesso vi scrivo, siamo arrivati al villaggio di Rosestone e ci siamo trovati davanti ad una assoluta desolazione, il viale d’accesso è circondato da lapidi; quale essere civilizzato terrebbe un cimitero all’entrata del villaggio?"
"6 Ottobre 1805
Cara madre, vi scrivo in preda al terrore chiuso nella mia stanza, oggi mentre facevo un giro in compagnia del mio fidato amico Alexander, mi è capitato di assistere ad una scena a dir poco raccapricciante"

Il Dottor John Watson è a pochi giorni dal suo matrimonio che lo legherà per sempre a Mary Morstan ma Sherlock, con la sua presenza, inconsapevolmente, insinuerà dei dubbi nella mente dell'amico, che, dopo due anni di assenza, inizierà a vederlo in un modo diverso e del tutto inaspettato...
Dal 1° capitolo:
«Watson osservò la figura slanciata e longilinea del suo compagno di avventura. Ancora non riusciva a credere che fosse vivo. A volte osservandolo accanto a sé, mentre lui era distratto e neanche lo considerava, gli pizzicavano stranamente gli occhi, in una maniera del tutto inedita, quasi si commuovesse della sua vicinanza.
Rivederlo di nuovo li, aveva dovuto ammettere, su quella poltroncina consumata dell’appartamento, certe volte gli dava euforia, gli veniva voglia di mettersi ad urlare dalla gioia ed abbracciarlo.
Focalizzò la sua attenzione al viso dell’uomo e notò quanto fosse… bello. Si, era bello.»

QUESTA STORIA è MOMENTANEAMENTE SOSPESA
La cosa più triste della sua situazione è che era tutta colpa sua, e di nessun'altro. I polsi gli dolevano, anche se il sangue si era seccato in strisce scrostate sugli avambracci, i segni ironicamente simili a tracce lasciate da lacrime.
ATTENZIONE il capitolo 3 contiene bondage

tutto era scomparso, anche la mia immagine, come potevo riavere ciò che ero?

Dal prologo:
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“[...]Faceva freddo, a Novembre. La notte non si riusciva a dormire per colpa degli innumerevoli spifferi che fischiavano la neve attraverso le tavole della capanna. Anche adesso, con le ginocchia raggomitolate al petto e le braccia a stringersi a vicenda, Karim sentiva freddo. Novembre è così: il giorno non è tanto diverso dalla notte.[...]”
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[ OCs © - Karim x Caesar] [Caesar NON è di mia proprietà] [Crack pairing] [Violenza, tematiche delicate, contenuti forti]
Prima o poi ci sarà un lieto fine.
Per Mélancolie. ♥

Valeri Kovac, il vampiro più orgoglioso sulla faccia della Terra, e Jasha Morozov, il più bastardo, si incontrano di nuovo in Russia, in occasione di una Cerimonia di iniziazione alla società dei vampiri. Questa volta la loro relazione potrebbe andare meglio. Jasha potrebbe cedere e lasciare la moglie che non ama per tornare con Valeri. Lui potrebbe accettare la posizione di amante pur di stare con Jasha. Ma il loro orgoglio glielo permetterà?

grassa obesa vacca inutile
questa storia non è altro che la mia vita, la vita di una ragazza di diciannove anni e di un DCA.
niente di inventato, tutto completamente preso dalla mia vita

Nei sobborghi di Parigi, un demone diverso dagli altri e un mezzo angelo imperturbabile infrangono leggi implicite e ignorano stereotipi come se niente fosse. Ma si sa che l'antitesi è sempre una faccenda complicata, specialmente quando uno è un criminale in fuga e l'altro è convinto di essere etero.

"Un giorno, qualcuno scriverà di noi: delle nostre pazzie, delle nostre serate trasgressive, dei nostri sogni e delle nostre avventure. Noi, la gioventù bruciata. Noi che ci droghiamo, che scopiamo, che ce l'abbia"mo col mondo. Noi che sappiamo amare, che soffriamo, che lottiamo. Non saremo quello che loro si aspettano, ma almeno noi non dobbiamo chiedere il permesso per essere liberi".

Oscar Farset, britannico venticinquenne trasferito all'età di soli diciannove anni in una città della Svezia dove frequenta un'Accademia d'arte e lavora come cameriere il fine settimana in un ristorante vicino a casa sua, è in continua ricerca de perfetto, dell'immortale e solo il sangue delle sue giovani vittime di sesso solamente maschile che egli stesso considera mere opere d'arte può farlo sentire come il Dio Anubis.
Solo la conoscenza di un giovane ragazzo riesce a fargli sentire sentimenti sconosciuti al proprio cuore, ma non a fermarlo nella sua continua ricerca.

Bitinia, 124 d.C.
Adriano viaggia attraverso il suo impero, come ogni viaggio è una ricerca; la sua lo porta in Bitinia, fra le braccia di colui che terrà il suo cuore per sei anni d'oro, prima di portarlo con sé nei fanghi putrescenti del Nilo che inghiottirà bellezza, speranze e due anime smarrite sull'orlo di due rive opposte.
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Parla, parla ancora, fu il suo pensiero. E intanto che sussurrava lo osservava; osservava le linee del viso, generose curve rosee temperate da una punta di durezza nello sguardo, questo ingenuo ma estremamente attivo. I capelli inghiottivano la luce, ne attenuavano i bagliori in quell’angolo di giardino in cui l’aveva condotto; l’ombra del labbro, che mai ancora si era steso, tremolava su di lui come la lama di una spada. E Adriano sentiva che tutto ciò che desiderava era esserne trafitto.

La storia tratta di una famiglia composta da madre e figlia al tempo dell'inquisizione americana contro le streghe, ambientata principalmente nella città di Salem. Una notte la madre viene presa con la forza da casa sua per poi essere trascinata nel centro città, dove all'alba verrà giustiziata al rogo con l'accusa di stregoneria e di aver intrapreso un patto con il demonio; oltre che essere accusata della morte del marito avvenuta in misteriose circostanze.
La storia si incentrerà sulla crescita della bambina, presa in custodia dai vicini e segregata nel seminterrato della loro dimora.

Esistono i vampiri ? Come possiamo spiegare la loro esistenza ?
Leggenda folkloristica, stregoneria, alchimia, scienza ?
La genesi di una tra le tradizioni popolari più antiche del nostro mondo.
- Come fai ? - chiese al limite della sua concezione.
La creatura lo guardò interrogativo. I suoi occhi spenti fecero rabbrividire Sherwood
- Se davvero sei morto, co..come fai a muoverti, a parlare, a respirare, a provare dolore...? Che cosa sei tu ? -
Zacharias abbassò gli occhi - Non lo so - sussurrò.