Durante un terribile temporale Ciel, spaventato dal rumore dei tuoni, ordina a Sebastian di fare qualcosa per calmarlo e lui non può che non obbedire al comando del suo signore riservandosi una piccola vittoria sul giovane padrone.

è un piccolo sketch di Jeff the Killer alle prese con le sue arrapatissime fangirl

La Fine del piccolo Conte Phantomhive è giunta alle porte.
Sebbene sia consapevole dei termini del contratto, prende coscienza di non voler morire, di aver bisogno del suo fidato servitore.
Ma Sebastian è disposto a mandare a monte il patto e risparmiare la vita del proprio Bocchan?

Molto semplice: one shot, SebastianxCiel, non molto spinta, non credo che Ciel sia uno di quelli che va per le cose spinte, e poi, beh voglio essere delicata, è nella mia natura, soprattutto quando parlo di Ciel.

"Li riconoscerei tra mille, i suoi occhi." / "Non volevo dimenticarmi di te..." "Lo so, piccolino, lo so."

-Scusate, credo di non avervi inteso alla perfezione Bocchan? Potreste ripetere?-
Giocava, Sebastian, con l’anima, priva di veli, del suo giovane padrone.
Giocava, con quegli occhi falsamente freddi.
Ciel fremette, maledetto Sebastian.
-Te l’ho già detto. Non farmelo ripete- comandò con durezza, tentando di non perdersi negli occhi infernali del demone.
Occhi crudeli.
Maliziosi.
-Potreste non poterne più fare a meno mio giovane padrone-
-Non ho bisogno del tuo parere, tu devi solo eseguire gli ordini- disse severamente Ciel, deglutendo a vuoto.
Si leccò le labbra, il malefico demone.
-Yes, my Lord-
 
[Erotico] [Sebastian/Ciel]

2^ classificata (su 11 storie) al contest 'Sulle ali della libertà' indetto da Rosalie_
“Perché tutto ciò che viene privato della sua libertà perde sostanza e si spegne rapidamente. Se io ti trattenessi qui, con me, ti tramuteresti in un fantoccio senz’anima e ciò sarebbe un imperdonabile spreco” spiegò l’uomo accarezzando una gota del giovane con il dorso delle dita. “Buonanotte micetto.”
{Sebastian x Ciel}

Caro papa',come gia' sai oggi è un giorno speciale,una festa che ogni bambino passa con il proprio papa',e che lo ringrazia per tutto il bene che gli ha dato.
Ma pultroppo io non sono uno di quei bambini che potra' passare questa giornata in tua compagnia...
SPERO VI PIACCIA,QUESTA PICCOLA FICITON SULLA FESTA DEL PAPA',ARIGATOO ^^

Sebastian Michaelis,è questo il nome con cui sono stato battezzato,il nome che mi diede il mio Bocchan,un nome a cui non rinuncerò fino alla fine.E fu così che mi battezzò il mio Bocchan,quando stabilimmo quel contratto,che lo legò a me..per l'eternità.

E' passato un anno da quando Kurapika ha affrontato la Brigata a York Shin City e i Ragni si fanno improvvisamente vivi 'invitandolo' ad incontrarli. Il ragazzo accetta ma lo attende una terribile sorpresa.

Sebastian afferrò Claude per il nastro che aveva intorno al collo e lo attirò a sé. Quel gesto faceva nascere in me sentimenti strani.
Gelosia.
Invidia.
Non lo potevo sopportare.

La tragica morte dei suoi genitori il giorno del compleanno, il rapimento, il dover essere sacrificato ad un demone.
Ciel Phantomhive non è decisamente un ragazzino fortunato.
A salvarlo sarà la voglia di vendetta.
Ed un demone dagli occhi cremisi.

Partecipante al contest 'Era un sogno' indetto da Fabi_Fabi
Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli. (Hermann Hesse)
[Sebastian x Vincent Phantomhive --> ho inserito Sorpresa nella lista personaggi perchè non c'era la voce 'Altro personaggio']

«Ah, conte, e così siete tornato da me… Vi manca il mio the, forse?»
«Io non ti sono mancato nemmeno un po’, Undertaker?»
E Claude osservava. Nel silenzio, i suoi occhi si dipingevano di rosso.
Dedicata a Rota.
[ VI classificata al contest 'Cause Threesome Is Better indetto da En~Dark~Ciel ]
[ scritta per la community Syllables Of Time ]
[ Undertaker/Alois/Claude ]

Il suo delicato tocco sulla stoffa che mi copriva la pelle era una carezza che desideravo con tutto me stesso, uno sfiorare leggero che riusciva senza problemi a scatenare le mie più fervide fantasie: dopotutto, la mia infanzia non era stata così innocente, contrariamente a quella degli altri bambini.
Quelle carezze però erano sempre accompagnate dallo sguardo carico di algida apatia che caratterizzava Claude in qualsiasi situazione, quelle polle d’oro che così spesso avevo volentieri osservato e che non si erano mai rivolte a me con qualcosa di diverso dal gelo.
[Alois side] [A LoLLy_DeAdGirL]