Tsk, “gusti sessuali”.
Era come dire che non ti piacciono i broccoli prima di averli assaggiati.
Ma sì, in fondo non gliene fregava un granché di essere gay o etero o addirittura asessuato.
Però, pensandoci meglio, cosa gli sarebbe costato solo provare?

Tornato a casa dalla guerra dopo due anni, Mail è ancora tormentato dall’angoscia della morte. Cercando di scacciare questi pensieri incontra Mihael, uno studente trasferitosi da un anno nella sua città. Grazie a lui, Mail riesce a superare i suoi tormenti, ma quando cerca di elevare la loro relazione a qualcosa di più importante Mihael si tira sempre indietro. Perché?

La differenza sostanziale tra Mello e Matt era che il primo sapeva di amare il cazzo, il secondo si illudeva di non amarlo . Perciò il primo rifiutava giochi simili con sconosciute dalle sembianze grezzamente afrodisiache che si incontrano solo e sempre nei luoghi pubblici. Il secondo invece si avventava , disperatamente, su sconosciute con le medesime -povere - sembianze solo per rinnegare in se stesso il suo interesse per il maschio.
Quindi Mello e Matt erano gay.
Non chiedetemi il perchè del titolo ... NON LO SO! Insomma ..il primo titolo che mi è venuto per una fiction erotica è stato "Una bocca da sfamare" . Spero di riuscire ad utilizzarlo nei capitoli prossimi! XD
Vi amo.
ℳ x ℳ

La mia vita è solo una grande, dannata beffa.
Non è altro che un giocattolo nelle mani di un eterno bambino capriccioso e viziato che dopo averne rotto uno lo sostituisce con un altro, a cui il destino riserverà la stessa, identica fine. Ma questa è la fine della mia storia.
Partiamo dalle banalità, come ad esempio il mio nome: Mihael.
...
Durante il tragitto per tornare a casa non parlammo, ma nella mia mente continuava a riecheggiare un solo nome: Near. Non sapevo chi fosse e non lo avevo mai sentito nominare prima, eppure, in una parte remota del mio essere, avevo la sensazione che quel misterioso individuo fosse da sempre stato parte della mia vita.
Quel giorno non potevo sapere quanto vicino alla verità fosse arrivato il mio inconscio.
{Near x Mello} L'ordine con cui sono scritti i nomi non è casuale

Vide chiaramente un rosario oscillare come un pendolo all’altezza del petto e la croce dorata all’estremità, brillante alla luce del sole pomeridiano, le gelò il sangue nelle vene e le provocò un senso di vertigine che minacciava di farla rovinare per terra. Sbarrò gli occhi terrorizzati verso quell’oggetto innocuo simbolo universale del cristianesimo a cui i fedeli attribuivano ogni significato buono e sacro di questo mondo; ma per Sayu la croce e in particolare quel rosario era il segno di riconoscimento del suo rapitore.
Lui era lì, a pochi metri da lei. Era forse tornato per rapirla di nuovo?
{Mello x Sayu}

Una città di notte.
Due uomini, due vite.
E un solo angelo.
“La neve scendeva leggera, come piume d’angelo, ma non accennava a fermarsi.
Mail Jeevas era uscito di casa senza neanche pensarci, solo con la voglia di sentire il freddo della notte.”
[M♥M]

"Tesoro, è finita l'era dell'anti-innocenza: qui le persone girano come trottole ventiquattr'ore al giorno per lavorare, studiare, e per fare sesso - hai capito bene: Sesso! - Cupido è volato via dal condominio sdegnato e il principe azzurro per la disperazione è diventato gay!"

Inghilterra vittoriana. Prendete uno spietato assassino che miete vittime tra le strade di Londra, e associatelo ad un geniale detective che gli sta dando la caccia. Cosa succede quando il Bene e il Male hanno lo stesso volto?
[Titolo ispirato al celebre romanzo di R.L.Stevenson]
[Pairings:LxMisa,MelloxNear,MattxBeyond Birthday onesided,LightxMatt,Beyond BirthdayxNaomi Misora]

Davvero, non ho idea di come introdurre questa storiella. Il periodo è dopo il volume 7/episodio 25 di Death Note, tuttavia le vicende sono perlopiù lontane da quelle reali. I protagonisti sono Mello, Matt e Near, gli altri verranno sì e no citati, a meno di cambi di programma.

Osservò il proprio riflesso con sguardo critico, mentre si legava i capelli biondi contro la nuca, cercando di liberare il volto dalle ciocche rimanenti. Aveva un corpo particolare. Il suo fisico non poteva essere considerato “maschile” alla prima occhiata. Magro, snello e apparentemente fragile. Non aveva particolare muscolatura e non si preoccupava neanche di lavorare per metterla su.

Era come se avesse una maledetta rivoltella puntata alla tempia, fin’ora non c’erano stati che colpi a vuoto. Ma, più il tempo passava e più il momento del BUM si avvicinava.
Se giochi, giochi sul serio.

Ma andiamo al sodo. Non comincerò con: “C’era una volta”, perché quello che sto per raccontare non è una favola. Non comincerò neanche con uno storico e antiquato: “Correva l’anno…”, né con un “Caro diaro…” stile Anne Frank.
Invece, temo che dovrò annoiarvi con la mia presentazione. In fondo, a che pro scrivere se non si può ammorbare un poco il lettore? E poi, un’autobiografia sarebbe inutile, se non si presenta il protagonista.
Cominciamo: mi chiamo Sasuke Uchiha...