Ho pensato di provare ad approfondire due momenti Malec che più mi hanno devastato l'anima
- apro un portale-
- e se tornassimo a piedi, come al nostro..primo appuntamento, ricordi?-
- certamente- si misero a camminare uno accanto all'altro
- Alexander, ho avuto molta paura di perderti, se tu fossi morto..-

''Sentì passi furtivi, poco percettibili, ma anche chiari per il silenzio e la potente presenza che si celava dietro di lei. Fine si girò notando la figura imponente del ragazzo, e fu come se tutti i pensieri appena avuti svanissero nel nulla.
Lo guardó, e capii che l’aveva seguita, si era allontanata anche fin troppo per poter essere trovata così facilmente.''
[Redmoon, con accenni Bluejewel]

Nami guardava ammirata, con una piegatura dolce delle labbra, gli sposi che volteggiavano sulla pista, stretti in un abbraccio impacciato. Un piccolo brivido lungo la schiena le suggerì di essere leggermente invidiosa, lì, sola, ad ammirare l’espressione più alta di quel sentimento che aveva deciso di ripudiare.
Bevve l’ennesimo sorso dal bicchiere di vino che teneva stretto tra le mani. Nei suoi ventiquattro anni di vita, aveva avuto tanti uomini – anche qualche donna - ma mai nessuno era riuscito a farle perdere la testa. Forse, si disse, il destino aveva qualcosa di speciale in serbo per lei o forse era ubriaco come lei quella sera e aveva deciso di prenderla in giro. Eccolo l’unico uomo che, a dispetto di quello che si auto-raccontava per sentirsi meno patetica, l’aveva coinvolta davvero.

"Sarebbe tornato alla sua stanzetta, quella in cui non dormiva da quasi due mesi ormai: tornare a casa di Magnus – la sua casa e non la loro come si era illuso di poterla chiamare – era fuori questione, soprattutto dopo la lite che avevano avuto quella mattina.
Il nephilim cacciò quel pensiero mentre apriva la porta di camera sua: non voleva farsi sopraffare ulteriormente dalle preoccupazioni, doveva concentrarsi su ciò che, invece, lo aspettava all’Hunter’s Moon – una serata in compagnia della sua famiglia dopo secoli."

Prendete una scrittrice e un noioso lavoro notturno, mischiateli ed avrete una tenera one shot. E' ambientata tra la saga di Zo e quella di WCI. Buon divertimento.
"La musica della festa, le grida dei Visoni, dei Mugiwara e il loro chiacchiericcio concitato erano solo un fastidioso sottofondo quella notte. Perché nel silenzio della foresta, erano gli ansiti e lo schioccare di baci a essere protagonisti."

[Fanfiction partecipante al contest Betrayment and infidelity indetto da Skyfall16 sul forum di efp]
“La verità è che non ti posso vedere così...” si avvicinò a lei e con il pollice asciugò quelle lacrime che Strawberry non era riuscita a lavare via.
La giovane sussultò. Che cos'era quella sensazione mai provata? Non la provava nemmeno quando Mark la toccava. Se la toccava. I suoi occhi incrociarono quelli blu di Ryan, e si persero in quell'oceano profondo. Non capì più niente. Accadde in un attimo: le loro labbra si sfiorarono in un dolce bacio. E il pensiero di Mark scivolò via come la pioggia che cade sul finestrino.

"Raphael sentì i canini pungergli il labbro inferiore, un sibilo uscì appena udibile dalle sue fauci – perché di questo si trattava, quando si arrabbiava – e gli venne voglia di spezzare il collo di quel nephilim che aveva osato toccarla."

Diciamocelo, San Valentino non è la festa più bella dell'anno ma ha comunque il suo perchè e riesce a tirare fuori un minimo di romanticismo anche al più impensabile dei personaggi.
Dal testo: "Nami dopo anni di palpitazioni di cuore e disperazione per essersi innamorata di un cretino simile, si era decisa a dichiararsi. E quale giorno era meglio di San Valentino?"

Vi ricordate de “Il Matrimonio”?
Era un missing moment che ho sentito di dover regalare a “Sconosciuti Nella Notte”… Doveva essere una One Shot e finire lì, poi, grazie anche all’aiuto di Mia Moon, me ne sono venuti altri in mente e… allora ho deciso di modificare le caratteristiche della storia e di inserire nuovi missing moments, cominciando proprio con "Il Matrimonio" e proseguendo in ordine cronologico. Ne seguiranno altri, di cui due già scritti. Le idee sono tante, sopportatemi!!!

Ambientato dopo Strong World.
Nami si risveglia da un incubo terribile, ma qualcuno è pronto avegliare su di lei...

Lasciare soli un branco di uomini decisamente stravaganti e ubriachi non è mai buona cosa, soprattutto se questi appartendono alla Ciurma di Cappello di Paglia. Tra discorsi filosofici ed incontri ambigui scopriremo cosa succede in una notte qualsiasi sulla nave più famosa del Grande Blue.
"- E se l’One Piece fosse una metafora? –
Quella semplice domanda pronunciata dalle labbra sottili del cuoco di bordo, aveva ghiacciato i componenti maschili della ciurma, caduti da una buona mezzora in un silenzio contemplativo. Ogni tanto si sentivano un “bah!”, un “ahimè!” e un “oibò!”, accompagnati dal costante borbottio di stomaco del capitano. "

Rei e Mamoru stanno uscendo insieme. Usagi decide di metterci il naso.

«Com'era quella storia?».
«Uhm... Io...».
Balbetta, non riesce a formulare parole dal senso compiuto.
Si sta divertendo, il bastardo, non c'è altra spiegazione.
«Non c'entravano forse –»
Come se non bastasse, poi, il solo suono della sua voce, ora così bassa e seducente, a farle perdere la concentrazione. Ma no, no signore: sia mai che Kyouya Sata lasci a metà un'opera di tortura appena incominciata!
«– Una corda e qualche giochetto interessante?».
Le labbra si muovono lente, lungo la guancia, giù per il collo, e di nuovo su, sino alla tempia.
Trattiene il fiato, gli occhi sgranati.
Il respiro di lui le inonda il volto e quasi vorrebbe schioccare la lingua contro il palato per verificare se davvero può saggiarlo, per riuscire a dare un nome all'essenza di colui che sarà la causa stessa della sua morte.
Io, quest'oggi, morirò per autocombustione.

Rufy ama mangiare, è risaputo. C'e qualcosa meglio della carne? No di certo. Ma qualcuno migliore della carne?
***
I particolari e non poi così complessi pensieri di Rufy tradotti in una leggera One Shot. Perchè l'istinto è ciò che ha sempre guidato le sue azioni, e non fallirà neanche stavolta.

Questa breve ff prende avvio dal finale del quarto episodio della prima serie del cartone animato Martin Mystere.
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Dal Testo:
«Quando ti ho vista sparire ero disperato» affermò serio. «Non te l'ho mai detto, la mia vita sarebbe completamente vuota senza di te.»
«Oh Martin, questa è una cosa bellissima!» esclamò Diana, sorpresa e commossa.
Vedendo l'emozione nei suoi occhi, Martin si rese conto di ciò che aveva detto.
Le aveva parlato a cuore aperto ma adesso avvertiva il panico assalirlo.
Diana meritava di meglio, non un buffone come lui.