Un virus che colpisce i telepati, mortale per i vulcaniani, si sta diffondendo sul pianeta Cetacea e rischia di propagarsi per l'intero quadrante, con effetti devastanti. L'Enterprise del capitano Kirk deve indagare sulla possibile origine sintetica del virus e il suo legame con una sperduta località su Vulcano.

"Ho sempre guardato gli altri dall’alto in basso, disgustato dalla loro semplicità, dai loro aspetti banali, chi è questa creatura che in un momento di mia simile debolezza mi sta davanti?
Accenna un sorriso sulle labbra sottili, gentilezza ed eleganza solo nel modo in cui mi tende la mano guantata. Dev’essere l’alcool che mi fa sentire così in soggezione, che fa battere il cuore contro la cassa toracica, proprio a me che sono un’inarrestabile macchina da guerra, fatta per schiacciare gli altri sotto le scarpe."
Per chi mi conosce, prima ero Melian92! Buone feste a tutti!

Modern AU: Brienne Tarth, studentessa e nuotatrice quasi professionista, a causa delle sue ristrettezza economiche accetta di lavorare come "tata" di Jaime Lannister, il quarteback della scuola, precedentemente accusato, poi prosciolto, dell'omicidio di Aerys Targaryen, di cui ora occupa il posto in squadra.
Il loro rapporto, all'inizio per nulla idilliaco, si trasformerà in un'amicizia sincera e forse anche in qualcosa di più, se i problemi famigliari, le antiche delusioni d'amore e i rispettivi caratteri daranno alla coppia un po' di respiro.
Traduzione graziosamente concessa dall'autrice SigilBroken della storia omonima pubblicata su Archive Of Our Own.

Quando l'oscurità pervaderà un'anima pura,
sangue colerà dai suoi occhi e malvagità colorerà le sue labbra.
Questo è ciò che accadrà a chi rinuncerà al candore della propria pelle,
alla luce dei propri capelli,
all'eternità del proprio essere.

Il Dottore si sciolse dal suo abbraccio e le sorrise, un sorriso dolce e triste allo stesso tempo.
< Sono felice che tu sia qui, Rose >.
E se non ci fosse stata nessuna metacrisi umana del Dottore?
Dal capitolo 13:
Si sentiva come tirato da entrambe le parti e non era affatto una sensazione piacevole. Rose e River, River e Rose... meglio di no.

Seguito di Hyacinth House.
La famiglia si unisce.
Questa è una traduzione della storia Riders on the Storm, pubblicata originariamente in Inglese dall'utente bluesyturtle su archiveofourown.org

Tra le strade di Londra si aggira un pericoloso assassino, che miete le sue vittime in un modo tanto agghiacciante quanto particolare...
«Non ce la faremo mai.» Ansimò il più basso dei due, che nonostante fosse abituato a corse disperate come quella in atto, aveva il cuore in gola e i muscoli indolenziti. [...] Un tono squarciò il cielo grigio ed uniforme una figura scura si distinse nettamente dalla fonte improvvisa di luce. Sherlock si era completamente accostato come un’ombra alla parete di mattoni, con il volto di profilo solcato da piccole gocce. [...] Poi si avvicinò cautamente al suo orecchio e gli bisbiglio due parole: «È qui.»

In un sopralluogo come tanti, il capitano Kirk, il primo ufficiale Spock e il dottor McCoy trovano qualcosa che mai avrebbero dovuto e voluto trovare.
"Jim si issò sopra al cratere facendosi leva sulle braccia, seguito dal comandante.
- Riconosci la specie?-, chiese al dottore, accucciandoglisi accanto.
- E' un thedassiano.-, rispose Spock per lui, - Certo, il thedassiano più strano che abbia mai visto. Proviene da un pianeta a circa trentotto anni luce da qui. Ma non è questo il punto: non mi risulta affatto che abbiano sviluppato studi di tecnologie cibernetiche e, qualora l'avessero fatto, questi impianti mi sembrano decisamente troppo sofisticati per una specie che ha scoperto la curvatura da non più di un quarto di secolo.-"
[post Star Trek XII, Spoiler free]; [Crossover con le serie tv]. 
Perfettamente comprensibile anche per chi ha visto solo Star Trek XI e XII!
Buona lettura!

Riassunto generale: Non è un fix-it di Children of Earth. O forse lo è. Non è una versione AU di Torchwood o di Doctor Who, né un what-if. O forse sì. Una storia nella storia, una realtà dentro un'altra realtà. Passati, presenti e futuri che si mescolano e si confondono. Possibili domande a cui non esistono risposte, e impossibili risposte a domande che non dovrebbero esistere. In poche parole, Jack Harkness e la sua inarrestabile sete di verità. Può il passato essere invertito, può il presente essere manipolato, e può il destino essere riscritto?

[Fanfiction tradotta]
Sherlock si taglia, John lo scopre.
La nascita della loro relazione e le varie tappe del loro rapporto: Dal primo bacio alla loro prima volta.
Tanto Johnlock e anche del Mystrade.

Dopo aver simulato il suicidio, Sherlock impiega ogni sua energia per smantellare l'organizzazione criminale di Moriarty, mentre John cerca di tirare avanti in qualche modo. Quando il suo migliore amico gli ricompare davanti, la sua reazione è rabbiosa e gli ordina di sparire per sempre. Le loro vite prendono dunque strade differenti, che li porteranno a vagare senza meta, dolorosamente ed in solitudine.
Avvisi aggiuntivi: Minor character death, menzione uso di droghe, scene forti.

Baker Street. E' stato introdotto un giornale che ci informa dei più scabrosi segreti riguardanti i nostri eroi.
Dal primo capitolo:
"Denunciata da John Watson la scomparsa di una caffettiera.
Sherlock Holmes, contattato da Scotland Yard, confessa la propria colpevolezza."

Fu un momento.
Breve come un battito di ciglia.
In quell'unico momento, il suo mondo venne inghiottito dal buio, e da esso cancellato.
Da allora, nulla fu più come prima.
Il prima non esisteva più.
Rimaneva unicamente il presente. Ed era un presente da incubo.
[Sospensione del racconto fino a data da stabilire - Mi dispiace]

« E-E se non si trova un donatore compatibile, quanto ti rimane da vivere? » chiese Leonard Bradshaw, facendo scorrere le mani leggermente sudate lungo la stoffa ruvida dei jeans che indossava.
« Quattro mesi al massimo.. » esalò il più piccolo, stirando le labbra sottili in un sorriso carico di rammarico e tristezza. Aveva sempre cercato di essere forte lui, Alexander Lewis, diciottenne troppo malato per avere il coraggio di farlo pesare sugli altri; provava continuamente a sdrammatizzare, a sconfiggere con una battuta i dolori e la debolezza causati da quel male che, spavaldamente, gli stava rubando la vita ma, in quell'istante, ad un passo dalla fine, era il suo sguardo a palesare il suo stato d'animo. Alexander aveva paura, aveva il terrore di non aver vissuto abbastanza, aveva la consapevolezza che nella sua esistenza niente fosse stato realmente degno di nota: non aveva salvato un gattino sull'albero, non aveva aiutato una vecchietta ad attraversare la strada, non si era riappacificato con suo padre e non aveva incontrato il vero amore.
Era un fallito a diciotto anni, perché non sarebbe arrivato a compierne diciannove.