Bill ha 16 anni, suo padre è morto quando era piccolo a causa di un incidente d'auto. Nonostante questo, sembra essere un ragazzo normale: ha una migliore amica, Jolene, ed è innamorato pazzo del capitano della squadra di football, Tom.
L'esistenza di Tom, invece, ricorda vagamente una casa delle bambole: esteriormente è perfetta, ma cosa troverai dentro una volta aperta?
[TomxBill]

La vita di una tredicenne dovrebbe essere allegra e spensierata. Ma non per Vivian Kaulitz.
Sì, Kaulitz, perché Vivian è la figlia di Bill, famoso in tutto il mondo per essere il cantante dei Tokio Hotel.
Vivian è bella e intelligente.
Ma sola.
Orfana di madre, senza dei veri amici, agnello sacrificale dei compagni di scuola che si divertono a deriderla e a prendere in giro lei e la sua famiglia. E tutto ciò la fa sentire come una persona dalla doppia personalità: apparentemente felice fuori, dilaniata dentro dalla sofferenza e da mille perché.
Riuscirà l’amore di Bill nei suoi confronti a salvarla dal suo mondo di tristezza?
O sarà un incontro non desiderato a cambiarle la vita e a farla uscire dal buio tunnel nel quale sta annegando?
---------------------------------------------------
“-Non è vero! Non ci credo! Stai mentendo, papà! La mamma è morta! Me l’ha detto anche lo zio!-
-Tom lo ha sempre detto perché io gli ho chiesto di dire questo… Puoi chiederlo a lui se non credi a me…-
Le avevano mentito… Le avevano mentito TUTTI!”

All’improvviso però nel più totale silenzio della notte, si sentì un tonfo fortissimo provenire dall’altra parte del corridoio. Proveniva dalla stanza di Tom. Tom si fermò, rimanendo pietrificato. Bill sgranò gli occhi e deglutì.
‹‹L’hai sentito questo, vero?››

Stava per chiudere gli occhi ed abbandonarsi alla stanchezza. Stava per dimenticare tutto il suo dolore. Maledisse quello stupido hotel. Maledisse il giorno in cui l'aveva incontrato.

Bill è costretto a trasferirsi nel Bronx. Abbandonare Manhattan è dura, soprattutto quando sei abituato a vivere nel lusso più totale. Un ricco e viziato ragazzo di Manhattan riuscirà a sopravvivere nel Bronx?
-------
“La gente come te non sopravvive qui,” disse il ragazzo pieno di piercing e ghignò. Leccò la cartina e finì di rollare la canna. “Buona fortuna, allora,” disse e poi scomparve.
[TomxBill]

Una ragazza attende in una camera d’albergo.
Sa che cosa la attende, glielo hanno detto.
Glielo hanno riferito il giorno che l’hanno assunta. Ricorda bene quel giorno di un paio di mesi prima. Ricorda bene la domanda che le hanno fatto: -Cosa sei disposta a fare per lavoro? Fin dove sei disposta a spingerti?-
E lei sapeva già allora di essere disposta a fare tutto.
Ma proprio tutto.
E ora sa che cosa deve fare con lui e come farlo… teoricamente…
La pagano per portarsi a letto un uomo.
Ma non un uomo qualunque.
No, una rockstar.
Una rockstar conosciuta ai più in tutto il mondo.
E lei sarà la sua puttana personale.

Un morso
Sensi
Adrenalina
Caccia
Prede
Semplicemente il richiamo del sangue

Bill è il ragazzo più popolare della scuola, quel tipo di ragazzo che tutti desidererebbero ardentemente come loro amico. Nonostante la sua "migliore amica" desideri che si fidanzi con il capitano della squadra di football, Bill si è innamorato di un ragazzo conosciuto su internet di cui sa solo il nome. Questo sconosciuto non vuole rivelargli nulla della sua vita privata e non vuole nemmeno farsi vedere nonostante frequentino la stessa scuola, ma l'invito alla festa più importante dell'anno cambierà le cose. O no?
- - - - - -
“Prometti che un giorno mi dirai chi sei?”
"Promesso" scrisse dopo un po' Tom.
[TomxBill]

"Ogni istante, aveva lasciato perdere, ogni volta aveva lasciato perdere.
E lei non aveva mai più avuto un occhio nero, o un livido in vista. Però aveva iniziato lentamente a spegnersi, sempre più lontana, sempre più distante da Tom. Progressivamente anche Bill si era indurito.
Si era fatto sempre più scostante, sempre più facilmente irritabile.
Presuntuoso, arrogante, pigro, acido.
Il loro mondo stava degenerando.
E Tom aveva ubbidito, aveva lasciato perdere."

-Eddai, anche se fai la timida, l’ho capito che anche tu hai voglia di andare oltre i baci.- quella frase, tanto esplicita, e pronunciata con tono così basso e malizioso, la fece rabbrividire.
-Fa tanto adolescenti parlare di queste cose al telefono di notte.- notò lei, appena imbarazzata.
-Hai ragione, alla nostra età sarebbe meglio farle direttamente.- commentò lui, con aria maliziosa.

“Non mi interrompere, cazzo!” gridò Tom, gesticolando “Dicevo, tu NON ti sposi, chiaro? Soprattutto senza la mia approvazione.”
“Soprattutto a diciannove anni.” Aggiunse Georg.
“Soprattutto con una che non conosciamo.” Aggiunse Gustav.
“Soprattutto con quelle scarpe.” Aggiunsi io, lanciando un’occhiata eloquente ai suoi stivaletti zebrati.

**-Ahahahah…Tom Kaulitz vuole darmi ripetizioni di matematica in una macchina alle quattro di notte in mezzo al nulla??-**
**-Si. Tu non vuoi scopare-**
///
Spero vi piaccia!^^