"Taehyung stai attento a dove metti le mani"
"Cosa?"
"Hai sentito bene. Abbiamo lasciato che tu e Jungkook rimaneste insieme a patto che vi sareste comportati bene. Beh non lo stai facendo"
-
-
-Taekook molto molto fluff.
- Se non vi piace un genere tra fanfiction, gay, o la ship il consiglio è -> NON leggere :)
- Alle critiche costruttive sono sempre aperta
Spero possa piacervi.
Overlock ✨

Un dito si posa sulla sua schiena, pallido sostituto delle labbra di Jimin; traccia la linea invisibile dalla base della sua nuca al fondoschiena, e poi di nuovo su. Gli concilia il sonno meglio di qualunque ninnananna, nonostante quello non sia evidente essere l’obiettivo di Jimin – che si interrompe, lasciandolo sull’orlo dell’unico precipizio in cui Taehyung desidera crollare. La frase che pronuncia lo sveglia ancor più di prima.
« Stavi chiamando tua mamma, nel sonno. Per questo ti ho svegliato. »
VMin, background VMinKook. Parte della serie "RUN" (maggiori info all'inizio della storia)

"Sei stato un bambino davvero cattivo, Jungkook... E cosa succede ai bambini cattivi?"
"Vengono puniti, Daddy."
ONE SHOT TAEKOOK! BUONA LETTURA AMANTI DELLA DADDY KINK!

Dove Taehyung si reca dal suo nuovo dottore a causa di un problemino...
~
“J-Jungkook c-che vuoi f-fare?” chiese con voce tremante l’altro non sapendo cosa pensare.
“Shhh Taehyungie, lasciami fare solo il mio lavoro e rilassati” sussurrò sulle labbra del maggiore per poi appropriarsene con un bacio bagnato ed estremamente erotico.
~
!KOOKV! !KOOKTAE! !SMUT! !BOYXBOY!

«Non so se un giovanotto come te ascolterebbe i ragionamenti di un vecchietto, pertanto non mi sono espresso oltre.»
Tsurumaru sospirò, reggendosi sui palmi delle mani mentre chinava di poco la schiena all'indietro.
«Bé, personalmente sei l'unico vecchietto che potrei ascoltare per ore.»
«Questo mi fa molto piacere sentirlo.»
Tsurumaru alzò lo sguardo verso i ciliegi sopra di sé; poi in silenzio ammirò la luna, il laghetto, il prato. Infine chiuse gli occhi e inspirò quell'aria piacevole per un po' prima di riaprirli. Mikazuki lo guardò tutto il tempo, dal modo in cui si perse alla visione della luna, a come i capelli venivano smossi dal vento mentre stuzzicavano le sue guance candide.

Anche quella è fatalità.
{writober2018, day #5 | implicit!mikazuki/tsurumaru}

“Allora?” mi chiedo perché rimanga qua in cucina quando fuori probabilmente stanno già assaggiando la carne che stanno cuocendo e, inoltre, ci sono tutti gli altri. Però, dall’altra, sono contento che sia qua con me; ultimamente con la preparazione per l’album abbiamo avuto poco tempo per noi due soli senza gli altri a girarci intorno. Rientra Jin in cucina a prendere il piatto con l’insalata...

"Sapete che, quando Jungkook inizia a ballare in sala prove senza maglietta, TaeTae arriva e rimane ad osservarlo ogni volta?"
I Bangtan risero e Tae, dopo aver dato un'occhiata furtiva al diretto interessato, ovvero Jungkook, che sghignazzava, fulminò Jimin con lo sguardo.
'Sono un coglione' si disse rendendosi conto che tutti si erano accorti di quel Piccolissimo particolare.

Jungkook evita in qualsiasi modo di guardarlo negli occhi.
E Taehyung vorrebbe conoscerne la ragione.

Il suo viso sembra stanco, smunto. Occhiaie profonde gli cerchiano gli occhi. Il livido sulla guancia è quasi svanito, ma deturpa ancora la sua pelle altrimenti perfetta. I capelli gli sfiorano le spalle, morbidi e lisci. I suoi occhi scivolano in basso, lungo il collo sottile, il petto magro e giù sul ventre piatto. Solleva la maglia lentamente.[...]La sua mano scivola giù, le dita tremano. Esita per un secondo prima di sfiorarsi la pancia. È un tocco delicato, incerto, quasi maldestro. È troppo presto per sentire qualcosa, qualsiasi cosa. Ma lui lo sa. Lo sa che lì c'è una vita, un cuore che pulsa. Gli sembra di essere in un sogno, oppure in un incubo dal quale deve decidere se svegliarsi o continuare a sognare.

Non ha smesso di correre per anni, ma solo in quell'istante inizia a rendersi conto di come loro due lo stiano legando a quel luogo con fili invisibili, forti, senza neppure desiderarlo. Non gli farebbero mai del male, e lui non vuole causarne a loro – ma finirà per farlo, se rimane lì. È inevitabile. Da quando è nato non ha fatto altro che fare del male a chi gli stava attorno.
Eppure c'è ancora qualcosa che deve fare, prima di andarsene: qualcosa che li unisca, che dia loro modo di sopportare meglio il suo eventuale addio. Osserva il profilo di Jungkook, l'intensità della sua espressione corrucciata anche nel sonno, e gli angoli delle sue labbra si sollevano appena un po' di più. Sa esattamente che genere di regalo vorrebbe lasciare loro, se gli fosse data l'occasione.
VKookMin, Porn With Plot

"Allen aveva conosciuto la felicità, il dolore, l'amore. Una lama a doppio taglio, un qualcosa di ingestibile, di indescrivibile."
___
"Harley non aveva mai creduto nell'amore, per lui era una mera immaginazione degli uomini.
Questo perché gli uomini non amano.
Gli uomini distruggono."
[BoyxBoy]

[...]
Un sospiro di sollievo, tuttavia, gli sfuggì dalle labbra non appena la sua pelle venne a contatto con il tepore dell’acqua e s’affrettò a immergersi completamente, strofinandosi le mani sulle gambe e sui piedi gelidi.
“Tremi ancora” gli fece notare Hajime sommessamente, sedendosi sul bordo della vasca alle sue spalle.
“Sento il freddo fin nelle ossa” confessò Tooru con un pigolio, girando appena il capo per scoccare un’occhiata veloce al viso duro di Iwa-chan.
Quest’ultimo sospirò alla vista di quegli occhioni lucidi e, piegandosi in avanti, immerse la mano nell’acqua, alla ricerca di quella di Tooru.
[...]

Un hotel. Molte storie.
Anche conosciuto come il sequel della raccolta alcolica che nessuno aveva chiesto.