Quella era davvero una giornata del cazzo. E JD ne aveva le palle gonfie, di quella merda. Dieci farfalline in un giorno erano troppe per fino per il Santo Protettore Dei Tatuatori. Che forse non esisteva affatto, vista e considerata la ragazzina che era appena entrata nel suo negozio di tatuaggi. C’era solo un tipo di ragazza che JD detestava più della solita Barbie Voglio Una Farfalla Sull’Inguine, ovvero la classica Bellezza Dark.

Tutti umani, trentenni. Le vicende narrate saranno ambientate per la maggior parte nella Boston dei giorni nostri.
La narrazione sarà tutta dal punto di vista di Edward, con qualche extra dal punto di vista di Bella.
Dal primo capitolo:
Mi guardai intorno ammirando l’eleganza dell’ambiente quando ad un certo punto rividi la ragazza del parcheggio che parlava con Rosalie vicino all’ascensore.
«Lei lavora qui?» domandai a Jasper.
«Chi?»
La indicai con un dito e proprio in quell’istante i nostri sguardi si incrociarono.
«Oh, lei! È l’amministratrice dell’azienda» rispose Jasper divertito.
«Merda.»
«Non conosce altre parole?» mi domandò divertita lei. Ma quando si era avvicinata a noi?

- In patologia , un tumore (dal latino bla bla bla) o neoplasia (dal greco bla bla bla) è, nella definizione di tizio caio e sempronio, una massa anormale di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo. - ridacchio sollevando lo sguardo dallo schermo del mio computer e puntandolo sull’ammasso di muscoli seduto sul mio letto che mi osserva con un’espressione contrariata - Peccato che io non abbia potuto utilizzare Wikipedia al posto di quei mattoni all’università, non pensi? Sembra tutto più semplice , avrei potuto dormire un po’ di più. Ricordi con che occhiaie andavo in giro Emm? - torno ad osservare la pagina web con ancora il sorriso sulle labbra.
Lui non risponde e so che non lo farà. Riesco a vederlo con la coda dell’occhio : seduto in una posizione rigida che continua a fissarmi. Lo ignoro e riprendo a leggere. Dopo qualche minuto di silenzio mi arrendo, punto i miei occhi nei suoi ed attendo. Mi trafigge ancora per qualche secondo con lo sguardo, poi finalmente parla.
- Dovresti smetterla. - questo è tutto ciò che dice.

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Julia ha ventisei anni, si mantiene grazie a un lavoro che non le piace e spesso la notte fatica a dormire, preda della solitudine.
Andrew vive alla giornata, sempre pronto a terminarla con una birra in compagnia degli amici al solito bar.
Non hanno nulla in comune, eppure la loro amicizia regge da anni, a dispetto di ogni previsione.
Cosa accadrà quando Julia ricomincerà a frequentare Richard, il suo ragazzo storico?
Tra gelosie, equivoci e visioni inaspettate, il loro rapporto subirà un grande colpo perché nessuno dei due ha fatto i conti con l’imprevisto.

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Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.

Bella è la figlia di Charlie, il signore di Angels. Quando Edward, signore della Valley, città rivale da più di un secolo, la imprigiona per una strategia militare, Bella è decisa a resistergli ad ogni costo, combattendolo. Edward dal canto suo non è da meno, mal sopportando quella donna.
Ma cosa scegliere quando il cuore si mette in mezzo?

Un uomo sposato innamorato della moglie. Un incidente disastroso per lui. E una ragazza che entra nella sua vita come un uragano. Riuscirà Edward a ricomporre i pezzi del suo cuore per donarli a Bella? Seguitemi e lo saprete ;)

Mi chiamo Alessandra, ho 22 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza.
Ritardataria di professione ed aspirante giurista per hobby, il mio sogno è quello di fare il magistrato.
Tutto filava liscio, fino a quando non incontrai lui: Marco Ferraro, l'assistente più stronzo che avessi mai conosciuto, quello che speri di non avere mai, quello con cui non vorresti mai capitare all'esame, quello per cui preghi affinché non accada; quello che da un po' di tempo a questa parte, mi sta rendendo la vita impossibile.
La mia aspirazione nel breve periodo è laurearmi nei tempi, quella nel lungo periodo, fare il pubblico ministero.
Ah, dimenticavo.
Ho una laurea ad honorem in figure di merda.
Sì, proprio così, perché è proprio da una figura di merda, che ha avuto inizio il mio inferno personale.
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Edward ha 30 anni, capo della Cullen Media Group, è un uomo presuntuoso, egoista e viziato.
Isabella ha 28 anni, direttrice di una delle Gallerie d'arte più famose di New York, è in cerca dell'uomo della sua vita.
Che cosa li accomunerà per il resto delle loro vite?

“Fallo per me. E' il calciatore più forte della squadra e la sua immagine deve essere perfetta. Alla società non vanno bene le foto con una ragazza diversa ogni sera e i suoi comportamenti. Dobbiamo trovargli una ragazza che sappia tenergli testa almeno per un po'. Si tratta di qualche mese, il tempo di far capire che è cambiato e poi finirà tutto”
In che guaio mi stavo cacciando?
Sarei stata la fidanzata di Jonathan Filippi, il calciatore più forte del momento e la persona più arrogante al mondo.

Bella ha una vita perfetta, non le manca nulla... fino a quando non tiene in braccio la figlia della sua miglior amica e capisce che invece una cosa nella vita le manca: un bambino!
Non cerca l'amore, l'uomo giusto o cose del genere... vuole solo un bambino!
Ma come può fare? L'inseminazione artificiale? Adottarlo? Nooo... troppo facile...

[College!AU]
“Mi sento un po’ sedotto e abbandonato” lamentò Percy, con le sopracciglia aggrottate. Lei si voltò verso di lui di scatto e i suoi boccoli biondi svolazzarono per aria “Ma che cacchio stai dicendo? E poi smettila di seguirmi, per cortesia” sbottò, infastidita.
“Non ti sto seguendo, è il percorso del self service” si difese e poi, rivolto al ragazzo dietro al bancone “Mi darebbe una cupcake? No, non quella. Quella più a destra, sì, quella con la glassa blu, per favore”
[Percy/Annabeth, Piper/Jason, Frank/Hazel, Nico/Will, Leo/Calypso]

Bella vive a Seattle, tra qualche giorno è il primo anniversario di Bella e Riley, ma quest’ultimo frequenta la prestigiosa UCLA (Università della California, Los Angeles) e quindi non potranno vedersi. Bella vorrebbe andare da lui e fargli una sorpresa ma non sa proprio come raggiungerlo. Quando Edward si offre di accompagnarla non ne capisce il motivo, visto che tra loro i rapporti sono sempre stati tesi. Inoltre Bella nasconde un segreto: riuscirà a tenerlo nascosto a Edward nonostante il viaggio li costringa a stare a stretto contatto per così tanto tempo?

Cosa succede quando la damigella d'onore e il testimone dello sposo si ritrovano a stretto contatto per organizzare il matrimonio dei loro amici? Nascono problemi.
Kayla Parker è una ragazza solitaria che ha un unica amica per cui farebbe di tutto, tra cui organizzare il suo matrimonio, perché Bianca proprio non ce la fa.
Non sarebbe neppure così problematico se non fosse che è obbligata a collaborare con Josh, il testimone dello sposo nonché il suo tormento. Colui che non perde mai occasione per disturbarla con la sua presenza.

L’amore è estremismo, è egocentrismo, è masochismo.
Senza, ci si sente vuoti. Con, ci si arriva a essere vuoti, dopo avergli permesso di risucchiare via il proprio tutto.
Ci s’illude che il dolore provocato dall’amore possa essere alleviato, armandosi di una semplice barretta di cioccolato. E potrebbe funzionare, se non fosse che anch’esso, sia dipendenza; anch’esso, sia fulcro di sorrisi e pianti; anch’esso ferisca, dopo essersene appropriati a lungo e averne abusato.