Un amore che brucia - inferno e paradiso sulla pelle perennemente accaldata - e si consuma meraviglioso e distruttivo in una polverosa Londra del '300.
[Louis/Harry, Medioevo!AU; death!fic]

Yo te esperaré; Larry Stylinson as a romance.
-
«Hai…» si interruppe, passando un dito sulle labbra del ragazzo che gli era di fronte «hai qualcosa sulle labbra!».
[...]
«Eh? Che cosa ho?»
Louis sorrise ancora,  questa volta ancora di più.
«Le mie.»

«Sai il significato che si cela dietro ai fiori di pesco, Louis?»
«No, non lo so, Harry. Cosa significano?»
«Amore eterno».
[ WARNING: Harry&Louis; slash; death ] [ 1.902 words ]

La smorfia che il suo volto prendeva quando cantava era una cosa che sapeva di sesso in una maniera che solo Dio sapeva. Tutto quello che faceva, che diceva, persino le ultime parole della canzone appena cantata assumevano un sapore estatico.
Louis Tomlinson era sesso allo stato puro.
Evitai una prorompente figuraccia portando il microfono verso il pubblico facendolo cantare al posto mio. Sentivo la voce abbandonarmi, un arsura incontrollabile imperversava nella mia gola. Avevo bisogno di qualcosa che spegnesse il fuoco che mi si era appena acceso dentro.

Ultimo concerto prima che la band si dividesse. Un concerto pieno di paura, in attesa di una fine che era ormai vicina ed inevitabile...

[...] - Mi dispiace – mormorò soltanto con le guance in fiamme – dev’essere il vino – si scusò. Il riccio prese la bottiglia in silenzio e gli versò un altro bicchiere. Louis bevve avidamente, una goccia di liquido scuro gli rimase sul labbro. Harry senza pensarci la asciugò con l’indice, portandolo poi pensierosamente alle labbra. Louis si chiese cosa sarebbe successo se avesse parlato. Ci provò, ma Harry poggiò le labbra sulle sue. [...]

Si addormentò quasi subito, tra le sue braccia, pensando a come si sarebbe dovuto comportare la mattina dopo, trovandoselo a letto.
Ma questo problema non ci fu, perchè, quando Ryan si svegliò il mattino seguente, al suo fianco trovò solo le lenzuola spiegazzate e un profumo che non era il suo. Brendon era andato via.
[Ryden]

Era estate.
Credo di essermi accorto in estate di amarti.
E sai qual è stata la sensazione che ho provato? Mi sembrava che tutto fosse diventato dorato, come se il sole avesse incontrato la luna e dato vita alla luce più splendente che si fosse mai vista.

Saranno ancora amici, si vorranno ancora bene, fingeranno che tutto sia a posto, fingeranno di non soffrire proprio come ora stanno tentando di reprimere le lacrime.
Si alzano entrambi dalle sedie del bar, pagano il conto, non si guardano negli occhi, fa male.
- Spencer.

A quarantadue minuti e dodici secondi dalla fine.
Una drabble su uno dei miei film preferiti, ovvero "Donnie Darko", dedicata a ReaderNotViewer.