L’odio è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma. (George Byron)
Shizuo e Izaya si sono odiati dal momento del loro primo incontro e da allora non hanno mai smesso. Questa è la versione ufficiale dei fatti, ma se invece le cose non fossero andate esattamente così? Se ci fosse dell’altro, dietro le ragioni del loro odio?

Una principessa dal nome inquietante che diventa maggiorenne, il più grande mago di tutti i tempi vuoto dentro e il momento del bisogno che si avvicina;
tutto sta per ricominciare.
************************************************************************************
-Dottor Pendragon... c'è un nuovo caso molto urgente... un ragazzo, è appena stato investito da un tir... grazie al cielo indossava un'assurda armatura... continua a ripetere il suo nome...-
***********************************************************************************
-non ho capito.... la figlia dell'erede al trono... si chiama Morgana?- l'altro annuì
-e non hai ancora visto una sua foto...-
-e che cos'è una foto, di grazia?-
*********************************************************************************
Con questa storia probabilmente la regina d'Inghilterra mi vieterà l'accesso alla Gran Bretagna, e ciao ciao sogno di tornare a Londra..... ma confido nel fatto che non passi i suoi pomeriggi su EFP

Scorpius osservava di sottecchi il compagno: suo padre gli aveva sempre raccontato di Potter, San Potter, però Albus non assomigliava per niente alle descrizioni di Draco.
Innanzitutto era bravissimo in Pozioni, era simpatico, abbastanza tranquillo e fondamentalmente non se la tirava per essere il figlio di Harry Potter, cosa che invece faceva James Sirius Potter.
Secondo la giovane mente brillante dell’erede del casato Malfoy, Albus Potter era una degna persona da frequentare.

| GerIta | AU | Germania!dottore; Italia!paziente |
Le sue giornate erano tutte uguali, tutte bianche.
Bianca era la macchina con cui andava a lavoro.
Bianco era il camice che indossava ogni mattina.
Bianche erano le pareti di ogni corridoio all’interno dell’ospedale.
Bianco. Tutto bianco.

“Sveglia Uzumaki devo parlarti”. Riconoscendo quella voce Naruto maledisse la sua sfortuna, proprio oggi doveva decidere di uscire in terrazza quel bastardo???
“Lasciami in pace Uchiha, in questo momento non c'è niente che possa interessarmi”
“Non permetto a nessuno di parlarmi usando questo tono! Muovi quel culo e alzati DOBE”
“Io ti parlo come cazzo mi pare visto che sei venuto tu a rompermi i coglioni! E adesso vattene”
Sasuke che era andato lì con il solo proposito di chiedergli spiegazioni adesso era incazzato nero. “Bene,” pensò Sasuke, “l'ha voluto tu, se vuoi la guerra … guerra sia ... vediamo se davanti a un bel ricatto ti smuovi....”
“Io so, caro il mio Uzumaki, cosa fai di bello dopo la scuola, anzi meglio, ne ho le prove. Se non vuoi che diventi di dominio pubblico e che arrivi a chi non dovrebbe ... da adesso in poi farsi tutto quello che dirò io ...”
Naruto era rimasto senza parole questo non ci voleva, cercò di mantenere la sua aria imperturbabile. “E allora? La cosa dovrebbe spaventarmi?”
“Io direi proprio di sì, se non vuoi che tu e il tuo amico Gaara veniate espulsi, dovrai sottostare alle mie richieste”.

[BAGGINSHIELD] Bilbo è cameriere in una discoteca; una sera, al bancone, si presenta un uomo interessante, che sconvolge la sua serata di lavoro. (Una scusa come un'altra per scrivere del porno)

Una condanna apre sempre due strade quella della totale perdizione o quella della redenzione.
Quale via sceglieranno i protagonisti di questa storia?
AU completa - Pairing: Narusasu + Altri
Dal capitolo 50: La continua pressione che si era autoimposto per recuperare l’errore commesso l’aveva fatto andare fuori di testa.

{Aomine Daiki x Kise Ryota; AoKise}
Non era il corpo da fotomodello di Kise Ryota ad eccitarlo, ma il fatto che questi fosse inferiore a lui. Kise lo ammirava, c’era stato un periodo in cui persino lo adorava sino al limite dell’idolatria. Ora nessuno più provava un sentimento simile nei suoi confronti. Daiki era l’ultimo degli arrivati e aveva ancora tanta strada davanti a sé.
Il pensiero di essere venerato ancora una volta lo faceva andare fuori di testa.
Non era una mera questione fisica riguardante il sesso fine a se stesso. Si trattava di un piacere molto più astratto, mentale, da cui, comunque, avrebbe potuto trarne un godimento concreto.
Vincitore e perdente; padrone e servo; forte e debole.
Forse stava solo farneticando. Forse veramente l’ebrezza della vittoria gli aveva annebbiato la ragione. Tuttavia, non riuscì a resistere all’impulso di mettersi in piedi, avvicinarsi a quella porta che aveva davanti e socchiuderla quel tanto che bastava per sbirciare dentro.
*
La storia è ambientata in un ipotetico futuro distante quattro anni dagli eventi raccontati nell'animanga. Non ci sono spoiler, comunque.

Ma Aomine rimane sempre Aomine, come un punteggio senza intervallo, marchiato a fuoco nel sangue che ora sfrigola, pulsa, palpita, crepita contro le tempie.
[AomineKagami, PWP]
[A Eileen_Shinigami e Rota]

[KagaKuro, of course (L)]
Aveva cercato di dare la colpa di tutto a Kuroko, almeno nel proprio intimo, ma doveva ammettere che se anche fosse stato vero di certo non avrebbe alleviato la pena che gli era stata inflitta. Erano in due nella cosa ma pareva che quello, della coppia, che subiva quotidianamente di più era proprio lui, e questo particolare non solo non gli era sfuggito ma lo irritava decisamente molto. Quella poca pazienza che aveva sempre portato, poi, aveva disimparato a usarla, specie dopo che l'ennesimo citrullo lo fermava per i corridoi della scuola durante le pause tra una lezione e l'altra e, con una sfacciataggine che non sembrava molto giapponese, gli chiedeva senza mezzi termini cosa mai ci trovasse di piacevole nell'essere omosessuale.

Chi si è mai chiesto, tra voi, cosa è successo tra Shizuo, Izaya, Shinra, Kadota e Tom alla Raira Academy?

[KagaKuro - Buon compleanno, mister Kagami (L)]
Kuroko, in tutto quello, riusciva a mantenere la propria integrità nel palesato disinteresse che rivolgeva a ogni cosa che lo circondava e nell'unico pacchettino a stento vivace che aveva tra le dita, ben rinchiuso in strati di carta che la commessa del negozio in cui l'aveva prelevato aveva voluto comunque mettere nonostante la sua totale estraneazione dalla cosa; anche il fiocco verde sul lato lungo era opera della giovane donna, sicuramente. In compenso, proprio verso quel misero e soletto pacchettino che aveva con sé, nutriva una specie di sentimento tanto simile alla felicità pura e alla gioia che sembrava quasi, nel luccichio degli occhi e nella fretta concitata dei passi, integrarsi con tutta l'atmosfera cittadina. Se poi si considerava anche il cagnolino festante che gli trottava affianco sembrava proprio l'immagine perfetta della persona in atto di preparare la festa del venticinque Dicembre più bella di sempre.

L’uomo si stiracchiò pigramente nel letto mantenendo però inalterata la comoda posizione che aveva assunto in precedenza. Aveva abbandonato i pensieri riguardanti la notte appena trascorsa con il suo amante per concentrarsi su un’idea che gli era venuta in mente già da qualche settimana. [ Barnaby x Kotetsu ]

Naruto è cambiato a causa del legame formato con Kyuubi, ora per lui il villaggio ed i suoi abitanti non hanno più nessun significato. L'unica cosa che vuole proteggere a Konoha sono i ricordi di Sasuke.
Legami maledetti che lo incateneranno nell'oscurità.

Ma andiamo al sodo. Non comincerò con: “C’era una volta”, perché quello che sto per raccontare non è una favola. Non comincerò neanche con uno storico e antiquato: “Correva l’anno…”, né con un “Caro diaro…” stile Anne Frank.
Invece, temo che dovrò annoiarvi con la mia presentazione. In fondo, a che pro scrivere se non si può ammorbare un poco il lettore? E poi, un’autobiografia sarebbe inutile, se non si presenta il protagonista.
Cominciamo: mi chiamo Sasuke Uchiha...