La punizione per i miei sbagli,le mie paure e insicurezze.

Dedicato a chi ama (con tutto l'amore possibile).

« E se io fossi una principessa tu cosa saresti? »
« La tua camicia da notte. »
{ ManigoldoAlbafica }

« Sei in ritardo. »
« Le persone anziane dovrebbero saper aspettare. »
{ DohkoShion, in onore del compleanno di Libra. }

Ok, è facile.
Una subito, giusto per inaugurare la cosa. L’accese. La seconda, pensò aspirando, dopo il caffè. La terza verso le diciassette, la quarta alle diciannove, e poi poteva spararsi le altre prima di dormire. Facile. Facilissimo. Mica era schiavo di quella roba, lui. Poteva smettere quando voleva, giusto? Giusto.

Una città deserta, strade desolate e arroventate da un sole implacabile, imposte chiuse, serrande abbassate. Una città ad Agosto. E poi… La pioggia. Tanta pioggia…
Lui. Intravisto un’unica volta, nella penombra di quella casa, mollemente addormentato, disarmato oltre una porta lasciata distrattamente aperta. Una porta che però, da allora, era rimasta sempre chiusa…
E poi… Tac. Tac. Tac. La pioggia batteva violenta e veloce sull’asfalto…(…)
… Era alto. Il cappuccio gocciolante di una felpa di un grigio sbiadito gli aderiva al capo, accentuandone la morbida curva, la pioggia dal tessuto gli scivolava sul viso. Occhi scurissimi ed impercettibilmente affaticati. La guardava, col mento reclinato verso il basso, verso di lei…
Bellissimo.
Era lui.

il Mare, con quella sua voce suadente e cristallina, mi chiamava, suscitando in me una tale irrequietezza da rasentare la follia. Ero così preso da quella brama che avrei potuto uccidere chiunque me lo avesse impedito, forse persino Alatariel.

... il titolo parla già da sè: in questa fic rivivremo alcuni momenti dell'infanzia e dell'adolescenza dei nostri amati Gold Saints! La storia non segue un filo conduttore, è appunto una raccolta di brevi racconti cronologicamente collegati: un tema molto ricorrente sarà la difficoltà di Aiolia nell'accettare la morte del fratello Aiolos...
(Scritta da Giorgia)

“Dohko Liang: da Yokohama, Giappone. Io, il Bill Gates del gruppo. Rappresentante di classe, degno della fiducia del preside Kuru. Uno dei pochi equilibrati”.
“Saga e Kanon Mitsotaki: da Patrasso, Grecia. I gemelli più pazzi della Bashitsu, accomunati da una passione per manga yaoi e shonen-ai. Causa dei principali casini nella classe, pericolosamente alterati”.
“Aiolia Stathopulos: da Salonicco, Grecia. Elemento instabile della classe, asso in educazione fisica e disastro in matematica. Sa sempre tutto di tutti e gli piace fare casini”.
“Shura de Las Casas: da Ibiza, Spagna. L’ombres spagnolo, facilmente impressionabile dai costumi giapponesi e greci. Non simpatizza per il tonno, lega tutto il gruppo con la sua insostituibile presenza (e la sua orrenda pronuncia del giapponese ^^)”.
“Mu Gao: da Noshiro, Giappone. Il timido del gruppo, miele della compagnia. Filosofo, tranquillo, è stato però turbato psicologicamente dalla vita alla Bashitsu... anche se rimane l’unico vero innocente fra di noi”.
“Milo Mykonos: da Melos, Grecia. Sconosciute le cause che l’abbiano portato ad un tale livello di pazzia. È l’anima viva del gruppo, parla con tutti. E parla troppo. E forse è per questo che qualche volta s’è beccato qualche pugno”.
“Shaka Maharajapuram: da Benares, India. Ricco figlio di una ricca famiglia di una ricca origine (insomma ricco di tutto ^^), è una colonna portante del gruppo. La sua illuminante ^^ presenza rende bella la compagnia. Individuo in via di trasformazione”.
“Camus Leroy: da Montpellier, Francia. Il rosso della classe, nuovo componente del gruppo. Benché si debba ancora abituare, si è già fatto riconoscere per la sua mania dello studio e la sua disponibilità. Speriamo seriamente che questo francese non turbi la vita alla Bashitsu!!!”.
Tranquilli, non è un manicomio... ma una semplice università di Kyoto. Benvenuti alla Bashitsu University!
(Scritta da Federica)

"In macchina restammo per alcuni minuti in silenzio. Mi sentivo vagamente in imbarazzo: mio padre, ma anche mia madre, mi avevano sempre raccomandato di non fidarmi mai degli sconosciuti, ma c’era qualcosa in Milo che mi infondeva fiducia.
E, mentre guidava, non potei non lanciargli qualche fugace occhiata: di corporatura era un ragazzo robusto, pareva anche vantare di una salute di ferro. Guardandolo di profilo notai la forma perfetta del naso, le fronte spaziosa, il mento dalle curve dolci.
La sua pelle era abbronzata, un po’ più scura della mia, ma la cosa che non avevo potuto notare al mercato erano i suoi lunghi capelli biondi, che terminavano in aggrazziati boccoli del colore dell’oro.
Per la prima volta trovai affascinante un ragazzo: non avevo mai dato molta importanza all’amore ed ai rapporti umani, ma non potevo negare che Milo aveva un certo fascino"
(Scritta da Giorgia)

Al Grande Tempio è stato messo in palio un grandissimo (e comodissimo) premio: l'egemonia su tutti i Cavalieri d'Oro!Ma chi tra i Gold riuscirà ad aggiudicarselo?? (Scritta da: Giorgia)

Come ha fatto il Vincent del gioco a diventare il Vincent di AC? E poi come e quando ha sviluppato l'amicizia con Marlene che si vede nel film?
[Ambientata un anno prima di Advent Children e dopo il gioco.]

"Da quando mi sono risvegliato a Kaer Morhen di due cose ho scoperto di avere davvero la certezza assoluta: sono un witcher e sono uno sfigato." E sulla seconda certezza, Geralt non poteva nemmeno immaginare quanto. In fondo, il bello del gioco è proprio questo.

Regalo di Natale per Pucchyko_Girl, con tanto ritardo e ancora più ammmore! D'altro canto cosa si potrebbe desiderare di trovare sotto l'albero più che sano yaoi tra aitanti guerrieri?
“Sei solito entrare dalle finestre, Kanon?”
Sogghignò, stavolta, accavallando le gambe nei suoi abiti eleganti, ma sobri.
“È un ingresso alternativo” alzò le spalle quello. “Visto come sei rimasto sorpreso?”
Lui lo guardò serio. Per l’inglesissima educazione della Viverna, questo genere di entrate erano decisamente sopra le righe. Era molto rigido, Rhadamantis, sulle formalità. Ma ad un certo punto ghignò:
“Tu ti salvi perché sei simpatico.”
{RHADAMANTIS/KANON}