Sono passati cinquant'anni dalla battaglia finale.
Cinquant'anni da quando Eragon si è auto-imposto l'esilio. Lui è ancora innamorato di Arya ma l'elfa ha scelto la sua strada, senza di lui... O almeno così è quello che crede.
Ancora una volta dovrà ammettere di averla sottovalutata e si ritroverà in una situazione decisamente imbarazzante...
[Partecipa al contest "++ 50 sfumature di kink ++" indetto da Artemis Hide]

"...-Non posso tornare … -
rispose l’altro quasi in un soffio con la sua voce dolce e cristallina;
Le parole di Shinobu trafissero il cuore dell’uomo che vacillò, gli occhi sbarrati la bocca aperta in una tacita domanda che trovò poco dopo la voce..."

1) SoulxMaka => Soul, non è per niente cool essere chiamata piccola da uno che non è il mio ragazzo!
2) Black*StarxTsubaki => il gioco delle domande
una drabble che mi è venuta in mente mentre bevevo il latte (sono malaticcia)

Una FanFiction sull'amore di May Chang e Alphonse Elric, missing moments sul continuo del anime/manga brotherhood. Prima FF da parte mia, articolata in più capitoli. Piccolo spezzone:
Al non potè trattenere una risata fragorosa, e i tre risero per alcuni secondi, tornando poi seri.
La conversazione stava per concludersi lì quando Jelso, inspiegabilmente, parlò.
- Al - chiese con estrema lentezza - che cosa hai provato quando hai visto quella ragazza?
Eh, se lo sapessi te lo direi...

Fa caldo e chi può va al mare, chi non può si rifugia in casa. Soul e Maka, invece, sono costretti a lavorare anche nelle giornate più torride ed è inevitabile annoiarsi, forse.

-Oh, ma taci… sei il solito bambinone… è solo un po’ di mal di gola…- soffiò, estraendo dalla scatolina colorata, una sottile lamina di plastica con delle bombature circolari, contenenti le caramelle balsamiche.
-Ne facevo ben volentieri a meno, di sta tosse dannata e del mal di gola, sai?!? Invece no, strega mocciosa, per colpa tua me la sono beccata…- sbottò il verde, osservando la compagna schiacciare fuori dall’involucro di plastica una caramellina bluastra e ovale medicamentosa...

« A m o r e. » quella parola le si piazzò nella mente. Lettere cubitali. Inequivocaboli. Le labbra le formarono istintivamente. Il suono le regalò all'aria.
Blackout.
Kurosaki/Teru, fragments of a life togheter.
Enjoy it! ;)

Finalmente è arrivata la primavera e anche per Shinobu e Miyagi è arrivato il momento di risvegliare i loro istinti che sono rimasti in parte sopiti durante l'inverno! Cosa succederebbe se il nostro beniamino Shinobu volesse a tutti i costi fare una sorpresa culinaria a Miyagi?

"Ecco...vorrei mostrati una cosa, anzi un posto, che ho scoperto pochi giorni fa. E' davvero molto bello e poi non dista nenache molto da qui" disse America, sorridendo imbarazzato (si sentiva emozionato senza un motivo preciso) ad Inghilterra.
Inghilterra gli sorrise dolcemente ed annuì, seguendo il più piccolo che ormai aveva iniziato quasi a correre dalla gioia.
Il cammino non fu lungo poichè la compagnia di America, era per Inghilterra, quasi come una medicina lenitiva per il suo animo.
Arrivarono in un posto estremamente bello, ricco di piante e fiori di ogni tipo. Era una sorta di boschetto,che iniziava con un sentiero racchiuso dai rami di pini e quercie, e di altri alberi che, abbracciandosi in cielo, formavano una cupola verde.
Da questi rami filtrava il sole che, alla fine del vialetto, si scagliava in un piccolo ruscello, di cui alcuni sassi e roccie ne disegnavano la riva.
Il prato era pieno zeppo di fiori. Le margherite, sicuramente, erano le regine incontrastate di questo prato.
Era talmente bello che Inghilterra non potè non rimane basito ed a bocca aperta come uno sciocco.
Davvero esistevano posti così belli, non danneggiati dalle inutile guerre che combattevano gli uomini?
"Ti piace? Ho pensato subito a te quando l'ho visto. Stavo rincorrendo un coniglio quando mi sono imbattutto in questo luogo." chiese America, soddisfatto dell'espressione che aveva assunto l'inglese.
"Certamente. E' davvero un magnifico posto, America." gli disse Inghilterra, sorridendogli amabilmente.
"Sono felice che ti sia piaciuto. Bene, adesso....prendimi!" gridò la piccola colonia, iniziando a correre per il prato, ridendo mentre osservava un Inghilterra prima stupito dalla repentinità del gesto, poi accaldato mentre lo inseguiva.
Giocarono molto, prima di finire sfiniti sul prato.
"Verremo altre volte a giocare qui?" chiese America, inspirando ed espirando velocemente per prendere fiato.
"Ma certo! Tutte le volte che vorrai!"
Si sorrisero, complici della scoperta di un luogo semplice ma di estrema bellezza
[...]
La piccola America ora era diventata grande ed indipendente. Aveva intrapreso il proprio cammino a testa alta, senza tenere più la mano nella mano di nessuno. Era fiera del suo cambiamento, ma una cosa non gli andava bene.
La sua crescita l'aveva allontanata dall'unica persona a cui avrebbe voluto mostrare la propria grandezza.
Alfred non sentiva più così spesso Inghilterra e questo lo rammaricava molto.
Ricordava che in passato erano stati davvero molto uniti e questo sentirsi di rado non gli piaceva affatto.
Accarezzò con le dita la cornetta del telefono, sentendosi le farfalle nello stomaco.
"Suvvia, Alfred! Devi solo invitarlo per le vacanze estive, che sarà mai! Quante volte le avete passate insieme! Ma se poi rifiuta?!" tutti questi pensieri frullavano nella mente (assai bacata) dell'americano.
Chiuse gli occhi, ingoiando un bel pò d'aria, e prese la cornetta del telefono.

La sua non fu una richiesta e neanche un ordine, fu più che altro una supplica che io colsi al volo. Eliminai la distanza tra di noi posando le mie labbra sulle sue e stringendola di più a me, non avevo mai baciato delle labbra così morbide. La sentii rispondere al mio bacio con una destrezza che mi ricordò il suo modo di combattere, risi mentre lei si scostava da me imbarazzata.

"Romania non era mai stata una donna arrendevole: combattiva, amava uccidere e veder agonizzare il proprio nemico, la eccitava la visione del sangue, adorava il colore del sangue, ne adorava persino il sapore ed era forse un clichè di dubbio gusto, forse, considerando le leggende di mostri spaventosi legate alla sua terra. Russia, dal canto suo, sapeva benissimo che tenerla in una prigione non implicava l'averla domata del tutto, sapeva benissimo che Romania non si lasciava domare facilmente e, nel profondo, sapeva anche che forse non ci sarebbe mai riuscito."
Ovviamente accompagnata dalla canzone popolare Russa che le da il titolo ;)

Chihiro ormai ha perso la speranza che Kohaku riesca a sfuggire dalle grinfie di Jubaba e ogni volta che si ritrova a sognare di rivederlo, rimane delusa. Il diciassettesimo Natale della sua vita però le porterà una sorpresa inaspettata: un ladro si intrufolerà in casa sua o sarà tutto un equivoco? È Haku quello che si ritroverà davanti o solo il frutto della sua immaginazione?
Quinta classificata al "Miyazaki Prompt Contest" indetto da Marge86

Due episodi per descrivere l'esame di selezione dei chunin di Sakura e dell'ipotetico team4.
[Partecipante al contest "The Chunin Exam! - chi riuscirà a passarlo? " indetto da Shark Attack. 2° turno.]

«Come lo spiegherò agli altri? E al Maestro?!» si chiese in crisi interiore, sudando freddo.
«E pensa a me, allora!» gli fece notare Link «Cosa dirò a al Sovrintendente Lvellie?!»
«Ma cosa vuoi che mi importi di lui! La mia vita è rovinata!» sbraitò l'albino.
«La mia vita è rovinata, Walker!» abbaiò l'Investigatore, afferrandolo e scuotendolo per le spalle «Torna com'eri! Subito!»
[ Gender Bender / Yaoi - Link x fem!Allen (rosso) - Lavi x fem!Allen (arancione) - male!Fou x Bak (rosso) - Link x Allen (rosso)]
[ Autrici: Gala e XShade-Shinra ]
[ Capitolo 1 pubblicato in occasione del GenderBender Week~! ]
[ Capitolo 1 pubblicato per il "Linkllen Week 2010" ]
[ Capitolo 1 pubblicato per il "Linkllen Day 2010 (27/12)" ]

[GrimmjowxOrihime] [PWP]
Lei avrà sempre il controllo su di te, quando la possiedi; anche se la mordi, la graffi e la possiedi con un desiderio animalesco e disperato.
Non puoi accettarlo, ma al tempo stesso non puoi resistere a squarciare ciò che rimane del suo candore.