La storia partecipa al contest sul Conte di Fersen e su Alain, ed ha per protagonista quest'ultimo. Un destino diverso, per sé e per qualcun'altro. Forse solo un sogno...

Inspirò silenziosamente e abbassò appena le palpebre. Le mancava il sorriso di André… Le sue risate… Il suono secco dei morsi a quelle mele rosse e mature... I giorni passati… Le loro consuetudini.
Cos’era successo?
Tutto era precipitato rovinosamente. E da allora, il silenzio.

In occasione del contest dedicato al compleanno di André, il racconto di una giornata destinata a cambiare il suo destino.

"Quando finalmente la governante si era congedata da lei, augurandole la buona notte, Oscar aveva udito il rumore della porta chiudersi alle spalle dell’anziana e aveva seguito il fruscio leggero dei suoi passi sull’elaborato parquet del corridoio, fino a che non erano divenuti inudibili."
Un episodio perso nella memoria, che torna come un sogno, a risvegliare due ragazzi cresciuti ...

Oscar vuole chiede qualcosa ad André e lui le chiede se ci ha pensato bene, davvero bene.
Ha valutato tutte le possibilità?
Ambientato la sera in cui Oscar deve decidere se entrare nelle Guardie Reali o meno.
In parte OOC.

Il proiettile lacerò l’aria. Poi la carne.
Sorpreso, André si portò una mano al petto. La giubba blu intrisa di sangue.
-Oscar… - mormorò in un soffio. E in quel nome c’era tutto. Dolore, sgomento, paura… Paura di perderla. Adesso. Di perdere lei, la sua vita… Dopo averla finalmente trovata - Oscar… - ripeté.

"Avanza verso la fontana attratta dal fruscio incessante e inespressivo dell’acqua che rapisce la sua attenzione soffocando lo scricchiolio odioso del ghiaietto sotto le suole delle sue scarpette così come il sussulto spezzato del suo respiro."
Ispirata dall'immagine creata da Sabrina Sala, il racconto nasce in parallelo al suo "Istanti", di cui consiglio vivamente la lettura, e propone una visione personale di quell'attimo fissato mirabilmente su carta.

Breve dialogo su una sedia di troppo, ambientato dopo la partenza di Fersen.

Parigi, settembre 2013.
Durante una festa a tema, una ragazza dai lunghi capelli biondi abbigliata in maniera incredibilmente realistica fa la sua comparsa tra gli invitati. Sembra molto confusa e spaventata, come se non avesse la minima idea di dove si trovi.
Solo Rosalie Lamorlière, appena arrivata da Francoforte, riuscirà a capire che la giovane in realtà è molto più vecchia di quanto vuole far credere, forse addirittura di un paio di secoli.

Può un sogno avere il potere di cambiare la realtà? Ho sempre amato quest'anime, ed il suo finale non mi è mai andato giù, spesso mi sono chiesta come fosse possibile che nessuno si fosse accorto dei problemi di salute di Oscar e André. Partendo da questo presupposto, mi sono chiesta, cosa sarebbe successo se proprio "il vero generale di casa Jarjayes", magari con un piccolo "aiutino" avesse aperto gli occhi? Cosa sarebbe cambiato?
Questa è la mia prima ff, in verità è la prima volta che scrivo qualcosa in assoluto! Fatemi sapere che ne pensate. Con fanart.

Tranquille, il sadomaso non c'entra nulla, mentre l'episodio 28 assolutamente sì!
Questo racconto, che potrebbe anche diventare l'inizio di una storia a più capitoli, sonnechiava da un po' accanto al caminetto acceso, nel salotto del mio pc, e visto il periodo, ho pensato che a qualcuno avrebbe fatto piacere leggerlo.
Come al solito, mi sono concentrata sull'introspezione dei personaggi, raccontando una versione solo leggermente rivisitata del famoso episodio, attraverso i loro ricordi....buona lettura!

Il titolo è tratto da una raccolta di poesie di Cesare Pavese " Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" da me cambiato in "verrà l'amore" perché la mia vuole essere una storia di amore e speranza. Inizierà con Oscar e Andrè adolescenti, seguendo sia la storia originale sia la mia fantasia e proseguirà mostrandoci una strada diversa per il futuro dei nostri amati.

Nuages, ovvero nuvole.
Cariche di pioggia, presagio di tempesta, portatrici di una brezza nuova.
"Ti guardo, la luce fioca del camino illumina a tratti i tuoi occhi celesti nei quali cerco inutilmente tracce di paura, per poi accorgermi di essere io, stanotte, quello che trema.
Perchè ho paura, paura, Oscar, avverto un dannato terrore per ciò che potrebbe accadere se non riuscissi a fermarti, paura che tu possa essere più forte di me, questa notte, paura di non riuscire a resistenti.
Perché il tuo profumo potrebbe divorare la mia mente, vincere le resistenze, i tuoi occhi legarmi ai tuoi, desiderando di essere parte di te, per semore.
Scappa, Oscar.
Non c ‘é in fondo via d’uscita allo sconforto che entrambi proviamo, barricati in questa stanza, non c’é soluzione né espiazione ai nostri peccati.
Non c’é salvezza ma solo tanto dolore.
Fuggì, Oscar, perché non ci saranno sorrisi tra di noi, domani mattina, ma solo vergogna e commiserazione, non importa cosa faremo insieme stanotte, se piangeremo o ci ameremo, domani non saremo più noi, anime smarrite per il troppo amore".

"Alia era libera. Il Bene aveva trionfato ancora una volta. Ma il Male ritorna sempre. Dopo oltre dieci anni di attività il Progetto Quantum Leap stava per affrontare la sua parte oscura e l’eterna lotta si sarebbe accesa ancora una volta, immane." Scritta tanto tempo fa, una prova di coraggio per Sam e per Al....

“Era rimasta lì ad aspettarlo. Imbambolata e assorta nei suoi pensieri come non le capitava d tempo. E anche molto indispettita per quell’uscita mattutina nella quale proprio non l’aveva voluta coinvolgere. L’aveva provocato, sfidato, poi quasi supplicato di portarla con lui, divorata dalla curiosità di scoprire dove si stesse recando Andrè a quell’ora del mattino”.