Una storia di spade e cavalieri, di demoni e streghe.
Una guerra fra Bene e Male che infuria da millenni. Ma qual è il Bene, e qual è il Male?
Un amore sopravvissuto nei secoli, oltre il tempo.
Lia non è una ragazza come le altre. A tradire la sua vera natura sono i suoi occhi, vermigli come il rubino. Sono le ombre, che danzano attorno ai suoi passi. E il demone legato a lei da un passato tormentato.
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[Medioevo – Combattimenti/violenza - Age gap ]

In quanti modi è possibile declinare il concetto di “famiglia”?
Intorno all’idea classica, si è sviluppato tutto un mondo di possibilità e di varianti.
Famiglia può essere anche solo un amico o un’amica. Quando?
Quando tutte le tue certezze si sradicano e sei come una piuma che fluttua senza sapere bene dove andare e cosa fare: non c’è un fratello su cui contare, una sorella da abbracciare, non ci sono un padre e una madre pronti ad ascoltarti, perché ormai non ti riconoscono più.
Allora magari la mano calda di un amico, di un’amica, può somigliare a una certa idea di salvezza.
Ma “sentirsi e fare famiglia” è estremamente complicato.
Complicato e pericoloso…

Alex Kuzmin aveva solo diciotto anni quando è stato costretto ad abbandonare il Paese che considerava una casa, separandosi dalla sua famiglia, dai suoi amici, e dalla ragazza che amava con tutto se stesso. Divenuto un soldato, ha sperimentato su di sé la durezza della vita, scoprendo quanto sottile possa essere il confine fra crudeltà e sopravvivenza.
Nove anni dopo decide di fare ritorno in Italia, trovando tutto irrimediabilmente cambiato, compresa lei. Alice è la copia sbiadita della dolce amica d'infanzia che gli aveva rubato il cuore.
I sentimenti possono sopravvivere al tempo, ai rancori e alle parole non dette?
E cos'altro (chi altro) è rimasto in attesa del ritorno di Alex?

Edoardo Ferrari è il ragazzo perfetto, almeno in apparenza. Di famiglia nobile e ricca, figlio del capo del Governo, ha in realtà appreso fin da piccolo quanto il mondo dorato a cui appartiene non sia altro che una grande fiera della vanità. A una parte di quel mondo, che ha quasi ucciso il suo migliore amico, lui ha deciso di dichiarare guerra, costi quel che costi.
Ludovica – libera, vivace, fatta di sole – sarà quella variabile che non aveva messo in conto. È possibile innamorarsi, ancora una volta e più intensamente, della stessa persona?
Edoardo scoprirà che l'eterna battaglia fra bene e male è in corso anche dentro di lui. E verrà spinto al limite, fino a decidere di compiere il più doloroso dei sacrifici.

Sanae e Tsubasa si sono lasciati da anni ormai.
I nuovi mondiali hanno costretto i protagonisti della scena calcistica nipponica a tornare in patria, volenti o nolenti.
E se tra Sanae e Genzo accadesse qualcosa?

Cicatrici…
Chi non ne ha?
Tutti siamo caduti nella vita: dalla bici, in campo rincorrendo un pallone, scivolando senza difese da una giostra al Luna park.
Ma ci sono cicatrici e cicatrici.
Quelle che riceviamo per sbaglio, non fanno alcun male, anzi: a volte ci ricordano momenti dolcissimi della nostra infanzia, del nostro passato.
Altre invece sono di un dolore straziante: sanno spezzare l’animo, tagliando la vita in due.
E la cicatrice diventa un confine: fra il prima.
E il dopo…

Alice Arrighi è una ragazza fuori dal tempo. Appartiene a un'antica e illustre famiglia fiorentina, vive in un palazzo rinascimentale, frequenta una scuola dove sono iscritti solo i figli di personaggi facoltosi. La sua vita è fatta di regole, etichetta e apparenza. La scomparsa di una delle sue migliori amiche, però, cambia tutto.
Qualcosa di molto oscuro si nasconde dietro una patina di sfarzo e ricchezza. Alice sarà costretta a chiedersi chi vuole essere veramente, e ad affrontare quel sentimento d'amore tenuto a lungo nascosto per il ragazzo cresciuto insieme a lei.

Niko e Sasha non si vedono da due anni.
Da migliori amici a sconosciuti, allontanati da qualche incomprensione che non hanno avuto il coraggio di affrontare. Ma davvero sono diventati due sconosciuti?
Appena si ritrovano, però, scatta un’attrazione molto diversa da quella del passato.
Ora, Niko e Sasha non sono più amici. Riusciranno a costruire una nuova storia insieme o si ritroveranno invischiati nei non detti che li hanno tenuti distanti?
[Attenzione, storia ad alto contenuto erotico!]

Seguito di Lonely hearts european adventures e 21 giorni
Genzo e Kojiro, sulla soglia dei trent’anni, possono ormai definirsi amici. Al termine dell’ultima stagione calcistica li avevo lasciati in partenza: il primo per una vacanza nel Mediterraneo con Karl-Heinz Schneider e Hermann Kaltz, il secondo per un breve ritorno a casa a Saitama. Genzo single dopo varie avventure (e disavventure), Kojiro in procinto di riprendere le fila del discorso con una vecchia fiamma. Tutto sembra procedere senza grosse sorprese ma quest’anno qualcosa scombinerà i piani dei due protagonisti. Tra fantasmi del passato che ritornano grazie all’intervento di amici galeotti, crisi di coppia, serate per locali e partite di Champions League ci sarà anche chi cerca di stare in piedi per conto proprio e troverà un posto al sole, mentre Sanae e Genzo avranno l’occasione di sistemare un conto in sospeso.
Avvertimento: per quanto mi sforzi di essere abbastanza fedele agli originali, alcuni personaggi per ragioni di trama possono risultare OOC. In vari capitoli ho utilizzato un linguaggio colorito e a tratti volgare.

“Sei un buon ascoltatore Wakabayashi, spero però di non averti annoiato. Mi sa che non ami molto parlare di te. Deve essere vero quello che si dice in giro che sei blindato come un carro armato…”
“E chi lo direbbe, scusa?” si finse offeso.
Ancora un bellissimo sorriso: “Beh, un po’ tutti. Ma c’è anche chi ti difende a spada tratta, tranquillo! Sanae dice che se si passa la corazza, la ricompensa è un’anima splendida”.

È l’estate che precede il World Youth.
Tsubasa si è trasferito in Brasile da ormai due anni, Sanae non ha più avuto sue notizie. Lei non l’ha dimenticato, ma la lontananza fa sbiadire i ricordi.
I ragazzi della Nankatsu frequentano l’ultimo anno delle superiori, è un momento di bilanci e di decisioni importanti.
Quell’estate, per tre settimane, Genzo torna a casa. Si rivedranno tutti insieme. Nascerà un nuovo amore, o solo un’avventura che farà battere forte il cuore dei due protagonisti.

Si sforzò di riportare alla mente l’incontro con quel giovane, che era indubbiamente una divinità: l’aveva abbagliata con un’estatica visione di creature immortali che cantavano e danzavano, così colorata e vivace da incantarla e incatenarla a loro. Succosi grappoli d’uva e carnosi pampini portava con sé, intrecciati tra i rossi ricci, e quella bevanda che lei aveva assaggiato prima dalla sua coppa, poi dalle sue mani e, infine, dal resto delle sue membra.
Arianna, in ginocchio tra il terriccio e l’erba, alzò lo sguardo sui suoi occhi e, d’un tratto, non le importò più di nulla.
[Avvertimenti: Esibizionismo]

Lei odiava il vino bianco. Chiunque abbastanza vicino a lei lo sapeva. Lo sapeva Ginny, lo sapeva Harry, lo sapeva Malfoy, perché la prima sera in cui si era presentato con due bottiglie di vino a casa sua, Hermione aveva gettato in un angolo il bianco ed era ancora lì, nella sua cucina, da qualche parte. E da allora, anche se lui amava il vino bianco, bevevano solo rosso.
Ad Astoria piaceva il vino bianco? Probabilmente. Probabilmente se ne sarebbero scolati un'intera bottiglia prima di fare sesso. O dopo. O durante. Il pungolo di fastidio tornò di nuovo, ma lo annegò in un altro bicchiere.

Ricongiungimenti post battaglia, di una coppia che tanto si è fatta amare proprio per questi suoi 'attimi' di buio.
Perchè se tutto fosse sempre rose e fiori, nessuno amerebbe Bulma e Vegeta...
Anno 774
Dal testo:
Vegeta era stato richiamato da Re Enma quando già gli inferi lo avevano accolto a dovere per fronteggiare quella calamità diventata ormai talmente forte da sembrare invulnerabile.
E poi, improvvisamente, l’aureola sopra la sua testa era sparita, così come la possibilità di tornare sui suoi passi era tornata alla ribalta.
Ma davvero avrebbe avuto senso?

La ricerca della perfezione può essere un’arma a doppio taglio: all’inizio conta solo la tua determinazione, gli obiettivi che ti prefiggi e l’iter che intendi percorrere per raggiungerli.
Poi subentra altro: piano piano, quella ricerca diventa la tua ragione di vita, la tua ossessione.
E ti dimentichi di tutto il resto.
Perdi contatto con la realtà, con la superficie delle cose: là ci sono tutte le persone che conosci e che ti conoscono. Il tuo mondo, le tue abitudini, le piccole quotidiane certezze che ti hanno reso apparentemente così forte.
E allora forse capisci che la perfezione non esiste.
Perché non è sinonimo di felicità.
Non è sinonimo di pienezza.
Ci vuole del tempo ed è un processo graduale.
Alle volte, quando inizi a tornare indietro, a ritornare “imperfetto”, è già troppo tardi.