Questa storia parla della gioventù bruciata e della parte dei ragazzi non approvati dalla società.
Francesca è una ragazza che gioca a rugby, dall' animo solitario e esplosivo allo stesso tempo.
E' una barista del pub più frequentato di un paesino fuori Firenze.
Ha avuto un'adolescenza difficile, che l' ha segnata nel profondo.
Ora che ha vent'anni, si ritrova ad affrontare una nuova strada.
Eleonora, sua sorella non di sangue, e anche suo capitano l' appoggia nel suo percorso fatto di accettazione e cambiamento.
Lorenzo è il migliore amico di Francesca e guardia del corpo.
Alessia, bhè, Alessia è quella che le sconvolgerà la vita.

- Fino a qualche mese fa il pensiero che più mi assillava era il timore che non sarei mai più riuscito a innamorarmi. Non so se può capire, però la mia più grande paura era proprio quella di restare solo, e intendo solo per tutta la vita, senza più incontrare nessuno per cui valesse la pena alzarsi al mattino.
- E poi? Cosa successe a questa sua paura?
- Be’, – replicai, e sentii le mie labbra sorridere e i muscoli di tutto il corpo rilassarsi al solo pensiero, - svanì quando incontrai Frank.

Michael ama giocare con le stelle: le osserva, traccia i loro contorni e poi aiuta Andy ad orientarsi e a trovare se stesso.
Vivono in un mondo tutto loro, come se appartenessero ad una costellazione fatta di due sole stelle.
E quando all'improvviso una delle due stelle muore, l'altra diventa una stella perduta, che continua a vagare nell'universo alla ricerca di qualche motivo per continuare a splendere.
Questa introduzione ha partecipato e vinto il contest " La trama di una storia." di DearJulietefp

Non volevo pubblicare questa OS, ma sono stata convinta che anche io potevo esprimere i miei pensieri nonostante tutto.. Questa è per Jimmy.
[La ragazza rimase nascosta, sperando che nessuno di loro la vedesse. Era un dolore privato, lei non doveva essere lì. Il guardiano l’aveva avvertita, sarebbero arrivati al tramonto.]
#foREVer, grazie @Zilyahh. @Grell_

E se tutti i segreti vennero alla luce?
-continuo di I'll taste your blood tonight.-

Brian già si era rivestito, completo di scarpe, e aveva acceso la tv per guardare chissà quale partita di basket. Se ne stava lì spaparanzato come se quella fosse stata casa sua e come se Zacky non fosse stato ancora nudo al suo fianco.

Se lo erano promessi, se lo dicevano sempre dopo ogni lite, quando le cose tornavano al loro posto: ci sarebbero sempre stati l'uno per l'altro, non importava quanto tempo sarebbe passato, quanto sarebbero rimasti lontani, sarebbero sempre tornati prima o poi, a distanza di una settimana, un anno, dieci anni, cinquanta... in un modo o nell'altro trovavano sempre ottimi motivi per tornare.
Brian non avrebbe mai abbandonato Zacky e la stessa cosa valeva al contrario.
Synyster Gates e Zacky Vengeance: due persone,una sola anima.

"Punto il mio sguardo nel suo una volta ancora. Sguardo di ghiaccio, candido e sincero...
E così profondo che mi ci perdo dentro in cerca di qualcosa, forse della felicità, sono sicuro che in questi occhi la potrei trovare."
Diciamo che è una Johmmy... Spero vi piaccia e...
Buona lettura. :D

Le sue membra vennero percosse da un brivido caldo e da un profumo soave provenire dalla finestra. [...]
Perché era fuori a quest’ora? Perché era da solo? Perché aveva quel profumo? E domanda più importante… perché era così bello?
Vi presento la mia quarta FF e a differenza delle altre questa è diversa ed è incentrata in un universo parallelo, moooolto parallelo e per la prima volta trovo provo questa bellissima coppia.
JIMACKY

Da dietro l’angolo, Brian, vide un ragazzino correre mezzo sfiatato verso il giardino di casa sua con dietro altri tre ragazzi più o meno della sua età, che se la ridevano di gusto e gli correvano dietro.
“Vai Baker corri!”
“Più veloce o ti raggiungiamo!”
A quelle parole, Brian vide il ragazzino strizzare gli occhi e con enorme sforzo correre più veloce. Una volta svoltato l’angolo arrivò davanti al cortile di casa sua e si nascose dietro un cespuglio, quasi ritrovandosi in mezzo ai rovi per paura di essere scoperto.
[Synacky]

Ansel è un ragazzo malato di cancro, con un grande sogno nel cassetto: imparare cosa vuol dire amare. Loris invece è il suo sogno proibito, irraggiungibile e irrealizzabile. Ma se ad Ansel venisse data una chance?
[Revisionata]

Il mattino seguente Brian ripeté la stessa identica trafila dei giorni passati: si alzò in tarda mattinata e cercò il suo ragazzo, anche se lo aveva sentito uscire di casa molto presto. Non si curò nemmeno di fare il solito patetico giro di telefonate, tanto sapeva che quando lo cercava lui nessuno sapeva dove si fosse andato a cacciare Zacky.
Perchè Zacky si comporta così? Starà forse tramando qualcosa alle spalle di Brian? Leggete questa Synacky per scoprirlo!
[SYNACKY- Slash- RAITING ROSSO- One shot]

Zacky è caduto in una spirale di disperazione da cui, forse, non ne uscirà più.

Zack si era parzialmente ripreso dalla telefonata, vuoi per la quantità d'alcol ingerita o vuoi per la musica che gli ronzava prepotente nelle orecchie. Matt non aveva detto nulla sull'accaduto, era rimasto in silenzio lasciandolo parlare e lasciando che si sfogasse nel migliore dei modi, eppure quel silenzio era strano. Solitamente aveva sempre una buona parola di conforto, magari soltanto un "andrà tutto bene" e se non parlava significava soltanto che non sarebbe andato tutto bene. La gelosia, lui lo sapeva bene, era una brutta bestia, era un fantasma che, rantolante, si insinuava in tutti i rapporti, uccidendo anche l'amore più sincero. Era un fantasma duro da esorcizzare, un qualcosa che avrebbe lasciato l'alone per sempre, come quando si scrive sui vetri appannati della macchina, quell'alone non andrà mai del tutto via.
Lo fissava dal divanetto, guardava l'amico agire pronto a fermarlo al momento giusto consapevole che dall'altra parte del mondo non c'era nessuno pronto a fermare Brian dal commettere atti stupidi e privi di senso.
« Sei il suo angelo custode? » aveva chiesto Jim sedendosi al suo fianco e guardando Zack ballare con una ragazza dai capelli corvini.
« Voglio solo che non commetta qualche stupidaggine. »
« Ti potrà sembrare una bugia, ma neanche io voglio che faccia qualcosa di stupido. » aveva sbuffato sorridendogli e continuando a fissare Zack « Brian non mi va a genio, ma non voglio che lui perda anche quest'opportunità di essere felice. Sai, a volte penso a cosa abbia fatto di male. »

Nel vedere che al posto della professoressa Tutcher sta entrando un ragazzo, nemmeno un uomo, proprio un ragazzo, davanti ai miei occhi si presentano soltanto tre alternative possibili: urlare, piangere, scrivere una lettera di lamentele al direttore di istituto perché, cielo, quello ‘Shakespeare’ non lo saprebbe nemmeno sillabare.