[Flashfic/210 parole] [Hiroto Kiyama]
E’ un giorno di festa e allegria, eppure Hiroto piange.
Tutti attorno a lui sorridono, fanno baldoria e si divertono, eppure Hiroto soffre.
Gli sguardi sono tutti puntati sui veri protagonisti della cerimonia, eppure Hiroto non li guarda.
La sala si riempie di urla di gioia e complimenti, eppure Hiroto non dice una sola parola.
Lo sa bene, avrebbe fatto meglio ad inventarsi una scusa e restarsene a casa, non porterebbe un dolore cosi forte nel cuore.

[Flashfic/268 parole] [Jack Frost]
Che senso aveva avuto parlargli e fargli iniziare a vivere una vita in cui nulla lo faceva sentire davvero vivo?
Nessuno, lo sapeva bene.
Jack infondo non esisteva eppure avrebbe continuato ad andare avanti, finendo sempre più intrappolato nella più dolorosa e più oscura solitudine.

[Flashfic 337 parole] [Atsuya Fubuki]
Chiuse gli occhi, storcendo appena le labbra in un lieve sorriso.
Stava morendo, è vero ma in cuor suo non provava tristezza, avrebbe continuato a vivere dentro Shirou, arrivando alla vetta insieme a lui come avevano sempre sognato.
Atsuya da angelo di neve stava per diventare un vero angelo del cielo.

Che Alice fosse estremamente piena di energia Oz questo lo sapeva, certo conoscendo la sua indole pigra non si aspettava che venisse a svegliarlo di prima mattina, facendogli una domanda fin troppo inaspettata per essere uscita dalla sua bocca.
“Oz, cos’è l’amore?”
Il giovane Vessalius, convinto al cento per cento di stare ancora sognando, strabuzzò gli occhi diverse volte prima di tornare sotto le coperte.
“Oi, Oz. Sveglia.”
La Chain continuava a chiamarlo, scuotendolo appena.
Il biondo però era irremovibile, cosa che la fece altamente infuriare.
“Servo inutile, alzati! Come osi ignorare cosi la tua padrona che ti chiama per farti una domanda?!?
[Oz x Alice]

“Si, ti amo Shinobu.”
Sorride nel ricordare la sua espressione imbarazzata per ogni piccolo bacio che gli donava o per ogni volta che gli diceva quanto l’amava.
“Devo solo portare pazienza ancora un po’”
Sa bene che presto lo raggiungerà, non spera niente di meglio.
Non vede l’ora di raggiungerlo, accettare con un sorriso le sue sgridate e baciarlo come un tempo, creando di nuovo un piccolo paradiso personale.
Miyagi non può dimenticare il suo piccolo terrorista, lo ama cosi profondamente che solo per lui rinuncerà a tutto, quel tutto che senza Shinobu è solo un profondo vuoto pieno di tristezza.
“Il mio piccolo terrorista è tutto quello che mi serve per essere felice.”

[Dan x Runo]
Stavano insieme, l’uno accanto all’altro, sempre più vicini in una danza carica di energia e capace di collegare le loro anime.
Era sempre cosi.
Danzavano, si sorridevano, Dan la baciava, Runo scappava insultando ma la volta dopo era sempre in quella sala, unendo nuovamente i loro cuori.
Perché infondo la danza è sempre stata un arte da praticare in due.

[Dan x Runo]
Cento come i sospiri nervosi che sono usciti dalla mia bocca durante il test.
Cento come i pugni che mi hai tirato in testa ogni volta che mi distraevo.
Cento come le volte che ho aperto quel dannatissimo libro quella mattina.
Cento come i battiti del mio cuore appena ti ho mostrato il voto del compito.

[ChosenShipping]
Silver non amava in modo particolare festeggiare il suo compleanno.
Fin da piccolo l’aveva sempre festeggiato da solo, circondato solo dalla più profonda e assoluta solitudine.
Solo da quando aveva conosciuto Blue aveva iniziato a sperare che un giorno avrebbe passato un giorno felice in sua compagnia, circondato da regali e da amici.

[Dan x Runo]
Dan torna a casa dopo ben tre anni, pronto per vivere finalmente il suo amore con Runo ma le cose non vanno come lui aveva programmato e iniziano i guai.
Emozioni, guai, scene passionali e romantiche nella prima fanfiction rating rosso di Bakugan.
“Runo, io non lo posso perdonare!”
“Ma perché?”
“Perché ti amo, stupida!”
Con un gesto inaspettato e deciso la spinse contro la parete, appoggiando con violenza le labbra sulle sue.
Il loro primo bacio non fu dolce e casto come se l’erano immaginato.
Furono il dolore, la sofferenza, la rabbia e la disperazione a guidare Dan a quel gesto inatteso.

Prendiamo Asuka Tenjouin, ragazza intelligente e seria, bella, con lunghi capelli biondi e dei profondi occhi color nocciola. Una persona razionale come lei mai e poi mai potrebbe innamorarsi o accorgersi di provare quel tipo di sentimenti. Se però nella sua vita esiste un ragazzo chiamato Judai Yuki la razionalità non esiste più.
Judai dello Slyfer Rosso, il secondo migliore giocatore di Duel Monsters al mondo (il primo è Yugi), capelli castani e degli occhi marroni, dal carattere ingenuo e pacifico, è un ragazzo di cui facilmente ci s’innamora.
Per questi due, l’amore è qualcosa d’incomprensibile ma l’estate può dare qualche chance anche a loro due.

[ Male!Misaki x Fem!Usui ]
“Sai, Ayuzawa-Kun….ti sono grata per oggi. Ti ho mostrato un lato molto debole di me e nonostante tutto ti sei preso cura di me”
Le sue gote erano tinte di rosso, per la prima volta Usui Takumi, proprio lei era in imbarazzo.
Per il ragazzo il tempo sembrò fermarsi.
Era una ragazza incredibile, nonostante fosse ammalata si vergognava di farsi vedere debole. Quello non era orgoglio, era solo la paura di mostrarsi troppo fragile davanti a lui, davanti al ragazzo che amava.
Ecco cosa pensò in quel momento.
“Quindi se vuoi andare ora sei libero di farlo”
La bionda si voltò giusto in tempo per vederlo piombare su di sé.
Caddero a terra.
Lui sopra, lei sotto.
“A-Ayuzawa-Kun…m-ma che?”
“Mi dispiace, non posso più resistere”
Misaki premette con forza le labbra sulle sue, iniziando a slacciarle lentamente, bottone per bottone, la camicetta.

-I sentimenti di Yukiteru verso Yuno-
Non m’importa che tu sia pazza.
Non m’importa che tu sia un assassina senza scrupoli.
Io ti amerò lo stesso.
Ti amerò per sempre, Yuno.

Il Sovrano Supremo si voltò, pronto per riprendere il suo cammino verso l’ignoto.
“Perché ho bisogno di te, Haou..”
Haou sgranò gli occhi, voltandosi verso il suo alter ego buono.
“Cos’hai detto, Judai?”
“Ho detto che ho bisogno di te”
Le parole gli morirono in gola.
Come poteva lui, Sovrano Supremo di ogni demone, essere indispensabile per un misero umano che aveva la funzione di contenitore per la sua anima? Era impensabile.
[ Judai x Haou Judai ]

Jack ormai aveva perso la voglia di spaventare gli altri, di festeggiare come ogni anno un giorno di Halloween sempre allo stesso modo.
Era giù e il vuoto riempiva il suo povero corpo scheletrico.
Come ogni re che si rispetti, lui si stava avvicinando lentamente verso la rovina.

“Ghiacciolo…”
Mormorò lui, attirando l’attenzione del piccolo Fullbuster.
“Perchè mi stai aiutando..?”
Il silenzio regnò sovrano trai due per diversi secondi.
“Perché ero stanco di vederti correre qua e là ad urlare come un ossesso”