Una nuova avventura attende il giovane Stiles, ma in questo caso verrà affiancati dalle due persone che ognuno di noi vorrebbe avere al proprio fianco in caso di pericolo.
Come potrà Stiles portare di nuovo la calma a Beacon Hills?
L'avventura vi aspetta.....
"La carrozzeria nera lucida risplendette sotto il sole di primavera, la gente della cittadina si voltava ad osservarla come se stesse percorrendo le strade in una sfilata."

[Sterek, post 3a] Di come Stiles è diventato un alpha nel più deleterio, sfortunato e patetico dei modi, ha trascorso più di tre anni della sua vita lontano da casa per riprendere possesso dei suoi istinti e dei suoi limiti e infine ha acquisito gli ultimi beta che gli servivano per ritornare a Beacon Hills. Il tutto fra consulenze telefoniche col proprio emissario, visite non gradite da parte dello "zio Big D" e dei rapporti da riscoprire: ventun anni sono abbastanza per sentirsi già del tutto spezzati, ma troppo pochi per smettere di sperare.

Derek e Stiles: la battaglia finale a Beacon Hills è ormai terminata, ma la sofferenza è ancora troppo forte.
“Non vi importa…non vi importa di Stiles…” chiese Derek, sempre più tremante.
“Cosa è successo a Stiles? L’ultima volta che l’ho visto nella foresta, stava bene…”
Eccola, la risposta più approssimativa, scontata, banale del mondo. Stava bene.
A nessuno importava di Stiles, sin dall’inizio."
Attenzione SPOILER 3 STAGIONE.....
UPDATE: E’ una versione revisionata (e menomale, direi) della storia originale. Ho corretto alcuni passaggi e alcune forme, senza alterare la trama.
Enjoy

Per poter diventare più potenti Derek e Scott dovranno tornare indietro nel passato ed affrontare i ricordi più dolorosi. Ognuno dei due sarà accompagnato da una persona. Derek da Stiles e Scott da Isaac. Fra i vari ricordi tragi-comici capiranno l'importanza dei sentimenti e del più importante tra tutti : l'amore.

“Sono un angelo del Signore”
“Sì, certo e io sono l’Abominevole Uomo delle Nevi. Sul serio, cosa diavolo sei?”
Piccolo esperimento.
Mio primo crossover

Quello era Derek.
Si, Derek, Derek Hale, con un paio di pantaloncini che non lasciavano minimo spazio all’immaginazione, di un bel blu elettrico che arrivavano fin poco sopra il ginocchio e che fasciavano il suo perfetto fondoschiena per non parlare del lato anteriore.
Sopra aveva una t-shirt larga e grigia, chiazzata di sudore appena… sudato e aveva l’Ipod (l’IPOD CAZZO) assicurato sul braccio, con un paio di cuffie bianche.
Aveva un sorriso tranquillo e si guardava attorno mentre faceva jogging.
Derek Hale.
Che fa jogging.
[special guest: Tyler Hoechlin]

[SPOILER 3x04]
[...] Derek sospira pesantemente. « Non posso riportare le cose a come erano prima, Stiles. Non posso permettere che Isaac e Boyd corrano altri rischi, non dopo tutto quello che hanno passato in questi ultimi quattro mesi. Non posso – » si blocca, alla ricerca delle parole giuste da utilizzare. Si passa stancamente una mano sul viso, prima di riprendere, « Non posso chiedere a Scott di aiutarmi, non dopo tutti i sacrifici che ha fatto per riprendere a vivere una vita normale e ... non posso … semplicemente non posso permettere che succeda qualcosa a tutti voi, non di nuovo. »
È quasi un sussurro, ma Stiles lo sente. Sente il peso di quelle parole, sente quanto sia difficile per lui ammetterlo ad alta voce. Sente l’affetto celato dietro quella confessione, la disperazione di un uomo che ha perso tutto ed è stanco, stanco di vedere le persone che ama scivolare inesorabilmente via da lui.
E lo comprende. Stiles comprende le sue ragioni, semplicemente perché le condivide, ma ancora pensa che insieme, tutti insieme, possano trovare una soluzione.
[Sterek]

||demon!Stiles, pre-slash||
Non ci sono due Stiles, solo quello vero ed il suo riflesso nello specchio.

-SPOILER ULTIMI EPISODI DELLA 2 STAGIONE!-
Un altro omicidio
Caldo sangue innocente quelle notte era stato versato sporcando l’asfalto e pur sapendo quello che stava per succedere io non avevo fatto nulla per impedirlo.
Sei un eroe Stiles
La voce di mio padre esplose nella mia testa come un colpo di fucile. Come aveva potuto dire quelle parole? Vincere una fottuta partita di lacrosse non faceva di me un eroe.
~Sterek

"Un demone non può e non deve avere alcun rapporto affettivo con la sua preda. Se questo dovesse accadere ci saranno delle conseguenze dolorose. Fate in modo che non accada. Sono stato chiaro?"
Sbagli una volta e te la cavi con La Punizione. Sbagli di nuovo e sei morto.

[2min; JongKey; On..?]
''Si perse a guardare i suoi movimenti leggiadri ed aggraziati. Era entrato in quel teatro per sbaglio, per pura casualità e fu lì che trovò l'amore. L'amore per le commedie, per le tragedie, per i drammi, per le opere a lieto fine e per quelle che riescono a strapparti le lacrime dagli occhi. L'amore per quella creatura che recitava, ogni notte, al centro di quel palco.
Jinki pensa costantemente a quell'ora e mezza in cui nulla esiste se non una rappresentazione teatrale. E la sua voce. E la sua pelle nivea. Si era innamorato, per la prima volta, ma non poteva lasciarsi andare ai sentimenti. Aveva una missione da compiere.''
E' la mia prima ff sugli SHINee, quindi siate clementi 'w' I personaggi non mi appartengono -purtroppo- o, almeno, non tutti. 

questa è un JongKey ragazzi! hahaha buona lettura!

"Andrà tutto bene Ruki, te lo prometto."

Seduti nella grande sala del thè c'erano due ragazzi bellissimi ed eleganti; uno basso con lineamenti decisi, e uno sguardo accattivante, e quando entrammo si leccò immediatamente il labbro superiore.
L'altro era una visione paradisiaca, sembrava un valoroso guerriero trionfante in posa, con un sorriso benevolo... tra quelle labbra carnose, e due grandi occhi profondi... io ebbi un tremito, quasi un mancamento.
“Bene Minho si aprono le danze!!!”
“Minho??? Ha detto proprio Minho??!”, pensai, quello era il fantasma che mi teneva compagnia durante tante notti insonni nello mio letto ad Osaka.
Il fantasma di quel bambino che mi aiutò e in ricordo suo avevo solo un pezzo di stoffa che stringevo sempre per addormentarmi...