"Tutto bene?" chiese Stiles, infilando le mani nelle tasche con tranquillità mentre cercava di intavolare una conversazione, e mentre Cora stava per rispondere qualcosa a caso venne interrotta da Derek che ringhiò: "Eclissati, Stilinski.".
Il motivo del suo imbarazzo in presenza dell'altro ragazzo era noto a tutta la scuola: dopo la dichiarazione alquanto pubblica di Stiles e il rifiuto immediato di Hale, il figlio dello sceriffo aveva raccolto tutte le sue speranze e il suo Adderall e aveva continuato a provare, giorno dopo giorno, per tre anni.
La storia in cui Derek vuole stare da solo e un giorno trova una lettera anonima nel suo quaderno di inglese.

[Text!Fic] [Sterek]
Uno Stiles al College, un Derek a Beacon Hills. L'invenzione dei cellulari, cosa che Derek rimpiangerà per il resto della sua vita.
Sono sempre loro, sempre belli, sempre uguali.
Solo più grandi.
Ehi, ho detto più grandi, non più maturi!

26 Gennaio 2004
Uno Stiles di 7 anni ruba il cellulare allo Sceriffo per mandare un messaggio ad un numero scelto a caso.
Chi risponderà?
[Text!Fic Of course] [Sterek all the Way] [All Human!AU]

Dall'incendio l'amore per Derek è diventato qualcosa di effimero ed irreale, che non ha più senso, specialmente la questione del Legame. Un bisogno naturale per un Alpha che non sente e non vuole provare, preferendo qualcosa di più fugace che non lo possa ferire, ma l'incontro con un giovane Beta potrebbe restituirgli di nuovo il significato della parola: amare.
[Sterek | Omegaverse]

"Sanno benissimo che si vogliono e che si avranno. Come sempre. Ma possono giocare ancora un po’, resi spavaldi da tutto quello che circola nelle loro vene annebbiando le menti."

“Ti piace un ragazzo” biascica Paige, ripetendo quello che l'altro le ha appena detto, prima di mandare giù un altro po’ di granita.
Derek stringe le labbra in una linea sottile, cercando di non dare a vedere quanto sia teso in questo momento, ma all'altra non sfugge mai niente naturalmente e la conferma gli arriva quando la vede pensarci su ancora, prima di alzare gli occhi al cielo e sistemarsi meglio sul suo letto sfatto.
“E non un ragazzo qualunque” riprende lei, buttandosi poi giù con la schiena per fissare distrattamente il soffitto “ma Stiles Stilinski”

Derek è in calore, ma non se ne accorge. Stiles sa che Derek ha bisogno di lui, ma non sa perché. Il Nodo è una sorpresa per entrambi.

Stiles è uno studente all'ultimo anno del college che studia per dare la sua tesi in Criminologia, ha una bella famiglia, diversi amici che lo sostengono e non potrebbe chiedere di meglio ...ma ha un problema, quando un giorno si prende una cotta per uno dei ragazzi che frequenta il caffè dove lavora, senza mai averci parlato. E mai ci parlerà, o almeno è questa la sua convinzione quando una sera non se lo ritrova proprio davanti alla porta.
[Fanfic partecipante al The Path of Your Pack Contest indetto da BlackIceCrystal]
[Sterek | AU]

Noi eterni e fugaci Storia vincitrice dei premi: Best of Best - storia che mi è piaciuta di più e Best Romance - miglior storia romantica, dolce e fluff, nel contest indetto da Chappy_ "Kissing Booth - Il chiosco dei baci"
Sense and Sensibility - Mystrade
Balance - Mystrade
Bacio alla fragola - Mystrade
Falling Down - Mystrade
Steso sotto un albero di ciliegio, ad aspettare l'estate - Mystrade
Till the next time - Mystrade
Tenere il mondo in una stanza - Mystrade
Espiazione - Johnlock
Salvation - Johnlock
Touch me - Johnlock
Solitude - ombrello/ciambella
Début - Young!Sherlock

Non sono brava con e introduzioni, quindi lascio "parlare" la storia:
"[...]In realtà Stiles era stato felicissimo di mettere gli occhiali, quando l'oculista gli aveva diagnosticato la diottria a 1.25 ad entrambi gli occhi, il suo primo pensiero era stato un entusiastico:
“Indosserò degli occhiali da vista!”
Il tutto contornato da un sorriso felice e uno sfregamento delle mani diabolico.
[....]
E tutto era andato bene, davvero.
Scott, Allison e Lydia l'avevano accompagnato dall'ottico al centro commerciale e si era divertito come un matto a provare montature improbabili, con Scott seduto su uno sgabello a battere le mani emozionato e le due ragazze che gli passavano le montature.
Sì, decisamente si era divertito.
E quella montatura nera, anonima, squadrata e dalla forma pesante, ma bella, l'aveva attirato alla fine e anche se contraria, Lydia gli aveva dato il suo benestare. [...]"

“Che bocca grande che hai, nonnina!” gli urlò dietro Scott, benché si trovassero in una biblioteca. Già, davvero non aveva tempo di dedicarsi ad altro. Doveva occuparsi di un ciclone di sei anni.
Seppe per certo di essere nei guai quando Stiles si voltò con un sorriso, un occhiolino e gli rispose: “È per raccontare meglio!”
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Stiles è un bibliotecario che si occupa dell'ora della favola nella sezione per bambini; Derek è il papà adottivo di Scott. A Stiles piace raccontare una versione propria delle favole più note, a Scott piacciono i lupi e Derek tenta di ignorare quanto gli piaccia il viso di Stiles con quegli occhiali addosso.
O qualcosa di simile.
[AU Sterek tradotta da LaGrenouille]

Lo sconosciuto mi tende la mano nel buio ed io la guardo, soppesando la cosa.
So cosa vuole, so cosa voglio io, mi chiedo se i nostri bisogni coincidano.

Sterek - Flashfic
Derek era tremendamente nervoso, quasi tremava dalla testa ai piedi ed era certo che le mani gli stessero sudando in modo esagerato, ma era il momento.
Non sarebbe tornato indietro.

"Asino, ecco cos’è. Un asino, un vero asino. Come ho fatto a innamorarmi di uno così: arrogante, sbruffone, pallone gonfiato, orgoglioso, testardo, testa di fagiolo e asino"
Un piccolo estratto della storia, spero di avervi incuriosito

[Mystrade]
Dal testo: "Non sapeva nemmeno lui perché fosse li, del perché si fosse seduto su quegli spalti o semplicemente del perché non riusciva a staccare gli occhi di dosso dal calciatore numero 5.
Gregory Lestrade, calciatore provetto della scuola, il più promettente in assoluto, colonna portante della squadra, non che capitano. Sospirò aprendo i libri. Non aveva alcuna intenzione di seguire la partita, ne di tenere i punti, ma ovviamente nell'angolino basso del foglio non c'erano per nulla delle righette rotte da una riga più lunga e orizzontale...ma alla fine ogni partita andava così. Non poteva impedirsi di farlo."