Un tributo a colui che ci ha lasciato, ma della cui voce ci accompagnerà sempre.

Era un ragazzino.
Innocente, dallo sguardo di seta. Era un semplice bambino. Ne ho uccisi a migliaia di bambini così.
I loro corpi giacevano immobili sotto di me, come tante bambole inanimate.
I loro occhi non esprimevano più gioia, dolore e rabbia, gli unici sentimenti che i bimbi di quell’età sono in grado di esprimere.
Sesta classificata al contest "Orochimaru's parings" indetto da Ainsel e Compagniescu

Quinta classificata al contest "Uchihacest" indetto da Ainsel
Quella sera stessa, i due fratelli Uchiha stavano seduti a tavola assieme, a mangiare quel poco che la vicina di buon cuore gli riciclava. Erano ridotti così, in un appartamento microscopico. Una candela illuminava la tavola, per risparmiare la luce.
- Itachi…?- Chiamò timidamente Sasuke, mentre si portava alla bocca un cucchiaio di minestra gelida. Il ragazzo di fronte a lui alzò lo sguardo dal piatto.
Uno sguardo identico al suo, solo più sottile e malinconico.

“Eccomi, padre. Avete chiesto di me?”
Lo sguardo severo di Denethor fiammeggiò su di lui.
“Sì, Faramir. Mi è giunta voce di una battaglia qui vicina. Voglio che tu vi prenda parte.”
Il giovane uomo abbassò lo sguardo limpido.
“Non posso, padre. Ho un’altra missione da portare a termine.”
“Quale missione è più importante del sacrificio per la tua patria?”
Faramir non rispose.
“Vattene, figlio sciagurato! Sei il disonore della casata dei sovrintendenti di Gondor!

 Seconda classificata al contest only yaoi di Deidara-Sempai
“Sasuke…”
Quella voce mielosa… risuonava nelle orecchie di Sasuke, piacevole come il suono del vento, quando spira tranquillo tra le foglie degli alberi.
“Che vuoi? Che ci fai…”
“Shh…” Un flebile suono.
“Non è un magnifico villaggio?” Chiese Orochimaru
“Anche troppo, per me.” Sasuke rispondeva diretto alle sue domande. Aveva paura della sua voce carezzevole.

(Prima classificata al contst sul Team Suna di Rolly Too)
A Kankuro non piaceva Gaara. Ogni suo sguardo lo terrorizzava. A Temari non piaceva Kankuro, giudicava male Gaara. A Gaara non piaceva né Kankuro né Temari.
Lo ostacolavano nella sua perversa dottrina: Ignorare, Uccidere, Esistere

Partecipante al Contest "Kunoichi Tribute" indetto da Kurenai88 e Talpina Pensierosa
Lady Dream è il mio tributo a una kunoichi particolare e poco conosciuta. Kin Tsuchi. Spero che vi piaccia.

-Shh… Non piangere per me, Sakura. Non me lo merito.-
Anche Naruto cominciò a singhiozzare: - Non ho risolto nulla… Nulla! Sono riuscito a riportarti a casa, ma non sono riuscito a trattenerti.-
- Ci sei riuscito.- Sasuke mise da parte tutto l’orgoglio rimanente. Erano i suoi unici amici. Si stavano preoccupando per lui.
(SasuSaku)

Mi guardi, nonna? E cosa spero di vedere. E tu, mocciosa? È tanto miseramente ignobile il mio lasciare questomondo? Faccio davvero pena?
Il mio cuore rallenta. Non lo sento già più. Ha smesso di nutrire un corpo già morto.
E adesso? Faccio la cosa più semplice.

E se Deidara e gli altri membri dell'Akatsuki sparissero?
E se Sasori si ritrovasse da solo, con il rammarico di aver trattato male il suo amico?
(Tanti auguri Sasori)

C'erano una volta sue bambini. Due bambini che avevano tanto in comune, e che non lo sapevano. Due bambini soli. Due bambini che la gente chiamava orfani. Avevano tante, troppe cose in comune. E non lo sapevano.
(SasuNaru)

Non sono nulla senza te, solo il ricordo di un ragazzino.
Un ragazzino che è sempre stato brutto.
Un ragazzino che si vestiva come sua madre, che non aveva sogni.
Un ragazzino che è diventato uomo guardando i tuoi occhi.

- Sasuke.- - Sì. Sorpresa?-
La bionda non rispose. Pose su di lui il suo sguardo indagatore
- Non sai quanto ti ho aspettato.-
- Non sai quanto desiderassi tornare.-
Cadeva la neve, ripida, sui loro corpi, albergavano nei capelli aurei di lei i morbidi fiocchi di neve

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Rinoa81, assistente, amministratrice.
- Però è davvero la nostra fine-
- No. È la mia, Sakura. Cascasse il mondo, io ti salverò.-
- Sas’ke … -
[Meglio tacere… il silenzio, i suoi racconti]

La neve danza lenta a Konoha, in preda ai suoi movimenti, un pò aggraziati, un pò ubriachi.
Sakura è sola, in camera sua. Un altro natale in balia della solitudine, di ciò che spera e che non si realizzerà mai.
Ma la stella cometa, magari, esaudirà il più profondo dei suoi desideri.