Zayn Malik era capace di divorarla, strapparle il cuore, privarla dell’ossigeno e per quanto Hope si ostentasse a negarlo, lui era l’unico a poterlo fare. Ma la mente e il cuore di lei lottavano perché entrambi volevano fare scelte diverse.
Zayn sarebbe voluto affondare il lei e gemere roco contro il suo orecchio. Entrare in lei fino a farla urlare di piacere e gridare il suo nome. Fino allo sfinimento. Fino a farle girare la testa. Avrebbe voluto prenderle la verginità, marchiarla. Avrebbe voluto farla gemere. Avrebbe voluto succhiare e leccare ogni centimetro di quella pelle candida, nivea che lo attraeva da impazzire. Avrebbe voluto morderla, stringerle i fianchi in una morsa dolorosa, soffocante e scendere sui suoi glutei, afferrarglieli e spingerla contro il suo bacino, sul suo membro eretto, voglioso di entrarle dentro fino a toglierle il respiro. Zayn voleva lei, la voleva possedere, voleva spogliarla, vederla nuda sotto di sé e ammirare ogni curva di quel corpo che lo faceva sospirare tremante di piacere.
Hope imparerà che il vero amore può anche nascondersi dietro le tenebre, oscure, misteriose e affascinanti. Imparerà che anche la luce può cedere al fascino delle tenebre e quest'ultime lasciarsi sedurre.

"Sangue, vedo sangue"
***
DALLA STORIA
“Ti prego aprimi ti devo parlare”
“Sei venuto qui per parlarmi di cosa? Di che grande puttana sono, oppure di quanta pietà ti faccio?”
“Per nessuna di queste ragioni”
“Ah no? Pensavo che queste fossero le uniche ragioni per le quali sei venuto a ‘salvarmi’” dico mimando le virgolette con le dita. “Ma vai dimmi qualche altra cattiveria, su sono qui ad ascoltarti”
“Non sono qui per insultarti, volevo chiederti di uscire”
“Come puoi pensare che io voglia uscire con te dopo che mi hai chiamata in quel modo e avermi detto che ti faccio pietà? E anche se questo non fosse successo non uscirei con te”
“A me invece sembrava che lo volessi la sera che ti hanno quasi violentata”
***
"Faremo di tutto. Partiremo ed andremo a mangiare i cupcake a Time Squere una sera e l'altra magari una pizza a Brooklyn e il giorno dopo ti porterò la colazione a letto e ti dirò che ti amo più di ogni altra cosa al mondo prima di andare a a dormire e dopo aver fatto l'amore. Poi arrossirai come solo tu sai fare, ed io ti bacerò le guance per farti calmare"

Ero a pezzi, fisicamente e mentalmente. Stavo cercando disperatamente di dire quello che pensavo, ma la mia gola era chiusa e non riuscivo a respirare dal dolore: "A-Avete la minima idea di quello che ho dovuto sopportare? Di quello che ancora sopporto, tutti i giorni?"
Li guardai con sfida. Due di loro era chiaramente confusi, come se non avessero la minima idea di cosa stessi parlando. Liam e Niall, invece, abbassarono lo sguardo.
[...]
"Per favore, Taylor! Lasciati aiutare." Liam mi stava supplicando, ma i suoi occhi non riuscivano a scollarsi dalle mie braccia. Niall era così disperato che per poco non si metteva a piangere. Dieci minuti dopo questo teatrino mi abbandonai alle lacrime, lasciandomi scivolare lungo il muro del bagno.
Basta, ora basta.
Srotolai le bende bianche e voltai le braccia verso di loro.
E proprio in quel preciso istante, la porta si aprì, e Zayn entrò nella stanza. No, lui no. Lui non doveva vedere i tagli, non potevo permetterlo.
I suoi occhi saettarono verso le mie braccia scoperte, e la sua espressione cambiò di colpo.
[Gli aggiornamenti sono molto lenti. Siete avvertite.]

Pensavo che scoprire un mondo fosse facile.
Pensavo che diventare un'archeologa famosa fosse cosa da nulla. Un desiderio realizzabile in poco tempo, poche azioni.
Pensavo che la vita fosse inutile.
Pensavo troppo, troppo come una bambina piccola, in cerca di perchè.
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Sono Barbara Austin, la figlia di un architetto famosissimo, soprannominato Imothep.
Il mio soprannome invece è Lara, perchè assomiglio alla famosissima Tomb Raider, di carattere, perchè d'aspetto non ci assomiglio più di tanto.
Il mio sogno è sempre stato quello di scoprire un mondo perduto, tipo Atlantide. Così mio padre organizzò una spedizione per me, per soddisfare il mio lavoro di ben 16 anni.
Destinazione: Eshibaj, Triangolo Delle Bermuda.
Equipaggio: Chuck, Hilenya, Doris, Grimm e Duncan.
Partenza: 16 Giugno.
Ritorno: Non Identificato.

-Sei la cosa peggiore che mi sia mai successa!- le urlava contro come se fosse l'unica cosa che riuscisse a fare.
-Hai ragione, io sono la tua rovina.-
-Lo so.-
-Perchè sei ancora qui se lo sai?-
-Perchè sono innamorato di ciò che so, mi distruggerà.-
-Non puoi amarmi, saresti uno stupido.-
-Allora chiamami stupido.

Una stanza dalle pareti imbottite. Una camicia di forza e un nome scritto sulla parete con un pennarello rosso. Un ospedale psichiatrico. Niall Horan vede tutte queste cose al suo risveglio, e nella sua mente il ricordo di un brutto sogno gli si affaccia continuamente. Come ci è finito la? Perché non ricorda quasi niente del suo passato? Mentre cerca di scoprire questi misteri, la sua permanenza nell’ospedale è sempre più cupa: oscure presenze e fatti agghiaccianti lo spingono a voler andare via al più presto. Ce la farà? (Soggetto di Niall Horan - Sceneggiatura di Notrix & Niall Horan - Regia di Notrix - Prodotta e distribuita da EFP Fanfiction)

Siete diventati così insensibili a cio che dite, la vostra cultura è stata fondata sull'oppressione, si, voi non avete approvazione per loro, li chiamate froci dietro i tasti di un computer, una parola radicata nell'odio, ma il nostro genere musicale ancora ignora il fatto che la parola gay è diventata sinonimo di infimo, questo è lo stesso odio che ha causato le guerre religiose, di sesso e di colore della tua pelle, la stessa lotta che porta la gente a fare manifestazioni in strada, per questo dico che i diritti umani vangono per tutti, non c'è alcuna differenza.
(Larry's One Shot)

Due sedicenni in vacanza si innamorano perdutamente, passano un'estate incancellabile, ma poi devono dirsi addio e tagliano tutti i contatti.
E se dovessero rincontrarsi anni dopo? Cosa succederebbe?
-
Dal capitolo 11:
Vidi che indossava ancora la catenina con il ciondolo che le avevo regalato 4 anni prima.
« La porti ancora? »
« Non l'ho mai tolta. »
-
Se vi ho incuriosito almeno un po' entrate :)

Cosa succederebbe se due mondi, così apparentemente diversi, ma spaventosamente simili si incontrassero? Cosa ne sarebbe della realtà? e dei sogni?
***
"Quando finalmente tutto sembrò essersi riappacificato, Harry si voltò. Non si era accorto di quel piccolo particolare"

"Niall, vuoi essere il mio per sempre?"
"Solo se tu sarai il mio."

...Niall guardò verso il buco nel muro, che si allargava ogni secondo di più. Dinanzi a lui si apriva il buio, un buio che mai aveva visto prima, così spaventosamente gonfio di negatività. - Ecco - disse Jackson - questo è solo l'inizio. - Niall si voltò verso di lui. - Voi siete pazzo, Jackson... - Quest'ultimo buttò la testa all'indietro e si mise a ridere. - ...Solo grandi pazzi possono essere grandi geni - disse, mentre Niall lo fissava attonito. Intanto, dal buio, occhi gialli cominciarono ad avanzare. Niall indietreggiò, e Jackson gli mise una mano sulla spalla. - Che la festa abbia inizio - commentò, sogghignando maleficamente.
Niall Horan, un ragazzo appassionato di romanzi horror del suo autore preferito, Howard P. Jackson, si troverà a dover indagare sulla morte di alcuni suoi amici, anch'essi appassionati fan dello scrittore maledetto, i cui libri fanno impazzire chiunque li legga con troppa attenzione. Che cosa si nasconde dietro questa macabra particolarità? Toccherà a Niall scoprirlo, addentrandosi nel mondo di Jackson, il mondo dove nascono i suoi orrori... Riuscirà ad uscirne vivo?

Chiuse gli occhi, sperando fosse l'ultima volta, implorando che tutte quelle voci nella sua testa cessassero di parlare, di riempirlo di critiche, di farlo odiare.
Un urlo, un boato, luci intermittenti..
Questo fu l'ultimo ricordo segnato nella mente di quel ragazzo.
Dopo questo, solo il buio.
-Niall Horan and Olly Murs-