“E sentiamo, cosa vorresti dirmi?” sbuffò Remus, incrociando le bracca al petto con stizza.
Per un secondo, uno solo, Sirius si fece titubante, distogliendo lo sguardo da quello dell’amico e sospirando appena, prima di recuperare in un lampo tutta la sua arrogante sicurezza.
“Ho scoperto il tuo segreto, Remus”

"Ho accanto persone disposte a far parte della mia vita. Sono io che non le accetto. Non sento di meritarle, non le voglio."

Mentre la luna ti trasforma tutto è confuso.
Solo il dolore è chiaro. Ed è atroce.

Ricordi, Sirius, quando scopristi il suo “piccolo problema peloso”? Si aspettava che tu lo abbandonassi, ma tu gli dicesti che gli amici sono amici. Nel bene e nel male.
Ricordi, Sirius, quando lo baciasti per la prima volta? Voleva lasciarsi andare, lo voleva davvero –e tu lo sai bene. Ma aveva paura. E sa qualcuno vi avesse scoperti? E se James e Peter vi avessero voltato le spalle?
Primo posto al "2012 contest" di cami country dreamer indetto sul forum di EFP

Io, Sirius Orion Black, nel pieno delle mie facoltà mentali e nella mia lunga esperienza da quasi 17enne
dichiaro che mi sono suicidato oggi, 30 gennaio 1997 fra un’ora e mezzo per esaurimento nervoso causa migliore amico psicopatico e potenzialmente pericoloso rispondente al nome di James Charlus Potter.
Queste sono le mie ultime volontà e desidero che siano esaudite il prima possibile.
*****************************************
La mia prima ff comica! Con l'aiuto della mia beta naturalmente! Di cui non dirò il nome, perchè sono cattiva e voglio lasciarla nell'ombra :P
Enjoy!

Fece una risatina ironica. «Sta per caso affidando il mio miglior studente, il suo miglior studente, nelle mani di Black?» Sottolineò la parola "suo" alzando il tono di voce.
Il preside le sorrise, rassicurante, e fece cenno con il capo ai due ragazzi.
«Mia cara Minerva, nessuno riuscirebbe a prendersi cura di lui più di quanto possa farlo Sirius Black.»

Nella penombra riesci a vedere i suoi occhi languidamente semichiusi, i capelli scarlatti scompigliati, sembra che ogni ciocca abbia vita propria, come una fiamma inestinguibile.
Inestinguibile ed affamata.

[ClintxNatasha]

Raccolta eterogenea e potteriana di drabble/flash-fic/quant'altro uscirà dal laboratorio di "I ♥ Shipping".
Affetta/o da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.

Digitò ‘SebastianxCiel’ su Google e, benché il motore di ricerca fu estremamente veloce, il cuore di Ciel iniziò a pompare ad una velocità esorbitante per l’ansia del responso.
[Ambientata durante l'OAV 'Kuroshitsuji: the making of']
{Two shot (ovvero fanfic di 2 capitoli in tutto) Sebastian x Ciel e questa volta sarà completo ;D}

2^ classificata (su 11 storie) al contest 'Sulle ali della libertà' indetto da Rosalie_
“Perché tutto ciò che viene privato della sua libertà perde sostanza e si spegne rapidamente. Se io ti trattenessi qui, con me, ti tramuteresti in un fantoccio senz’anima e ciò sarebbe un imperdonabile spreco” spiegò l’uomo accarezzando una gota del giovane con il dorso delle dita. “Buonanotte micetto.”
{Sebastian x Ciel}

Dal Primo Capitolo:
Pensandoci bene, Remus, ti rendi conto che in realtà tutto è iniziato molto prima di quanto ti aspettassi. Molto dopo di quando avessi voluto comunque. E ti rendi conto che, no, non dimenticherai la prima volta che ti sei reso conto di volere Sirius Orion Black per ben altri motivi, rispetto a quello di studiare con lui o fare una partita a scacchi. Hai sempre voluto fare questo.

Nel mezzo del cammin di nostra vita,
mi ritrovai in su una ‘scala mobile’,
che si muovea da sol, perché impazzita.
Cosa succederebbe se Dante si trovasse catapultato nel futuro su una scala mobile dell'Orio Center?

Storia su Remus Lupin e il suo piccolo problema peloso

«Sei buono, Albus» mormorò Gellert, sfiorando con le labbra il petto tremante del compagno, saggiando la sua pelle morbida e candida con la lingua, cogliendo ogni minuscola particella del sapore salato dell'altro.
Quinta classificata al contest "Tanti Baci Perugina" di _mafra_.

Il primo no era stato quello dei Dursley.
Non avevano fatto altro che ripeterglielo, tutti i giorni, per un minimo di tre volte al giorno, per i primi undici anni della sua vita. E no, no, no. Ancora no, qualunque cosa, ma il no più grande, quello che contava come tutti gli altri sommati assieme, era stato il no che che aveva risposto alla domanda che tutti i bambini si trovano a formulare prima o poi, quelli fortunati più prima che poi: sei tu che ti prendi cura di me? [...]
Partecipante al concorso "Tropes & Clichés Contest" indetto da Sisya.