Per chiunque abbia letto,e apprezzato With Somebody who loves me..ecco una raccolta delle avventure delle nostre ragazze Nella grande mela

Callie Torres vive la sua vita imperfetta sotto una campana di vetro, ignorando le crepe che minacciano di frantumarla in mille pezzi. Arizona Robbins, chirurgo pediatrico di fama internazionale, vive invece felicemente il sogno della sua vita.
Entrambe segnate dalle cicatrici di un doloroso passato. Entrambe non desiderose di rompere l’equilibrio del proprio sistema.
Un evento inaspettato costringe i loro destini a incrociarsi e scontrarsi. Cosa succede quando il loro sistema subisce uno shock da trentamila ampere?

-Con questa scusa hai rimorchiato molte ragazze?-
-Diciamo che non c'è mai stato bisogno di tanta conversazione.- replicò altezzosa.
-E la cosa ti dispiace?-
-Sei un piacevole cambiamento, lo devo ammettere.-
Un drink, un battito di ciglia, qualche mossa sensuale ed era fatta.
Era lei la cacciatrice in un mondo di prede.
Ma cosa si prova a stare dall'altra parte anche solo per una sera?

Rachel Barbra Berry, è una famosa attrice di Broadway, che è riuscita, contrariamente a quello che molti avevano detto, ad approdare in Europa con uno dei suoi spettacoli. Una sera, in una delle grandi città d'Europa, Noah il suo migliore amico, inconsapevolmente la porterà a conoscere il suo destino.
Rachel saprà perdere al volo questa opportunità? O il destino, contrariamente a quello che credeva, saprà essere anche crudele?
{Pezberry e comparsa di personaggi reali}

Rieccomi con una nuova long Brittana, stavolta mi sono avventurata in un'AU, speriamo bene...
Vi dico subito che ci sarà ben poco da stare allegri, quindi preparatevi psicologicamente.
Buona Lettura
Tratto dal primo capitolo
Si guardò intorno iniziando a tremare terrorizzata, senza più riuscire a trattenere le lacrime.
Raccolse le gambe sulla sedia, avvicinando le ginocchia al petto, rannicchiandosi su se stessa (...)
Affondò il volto tra le ginocchia traendo lunghi respiri tremuli, nel tentativo di calmarsi.
'Dev’essere un incubo. Per forza. Non c’è altra spiegazione.'

Un respiro dietro l’altro.
Non ha bisogno del trillo della sveglia. E sveglia da un’ora già, forse due.
Non ne è sicura. Ma ogni mattina aspetta la sveglia come una condanna.
La condanna ad un altro giorno nella sua vita.
E’ seduta sul letto prima che lui possa allungare il braccio a fermare la sveglia. Sa già cosa deve fare. Sa già cosa la aspetta.
Una routine soffocante che le ricorda perennemente, che tutto quello che deve fare è mettere un respiro dietro l’altro.

*Dimenticare 13 anni della propria vita in un secondo è facile, ma ritrovarsi in un futuro che non avevi mai nemmeno pensato di vivere è davvero così assurdo?*
Il corpo umano è una massa d'acqua piena di contraddizioni.
Un semplice taglio ad un piede potrebbe causare la perdita di tutta la gamba.
Un germe microscopico potrebbe causare addirittura la morte.
Un coma potrebbe causare la perdita del tono muscolare e danni cerebrali.
Alcune persone si svegliano con un lento battito di ciglia.
Altre persone premono tranquillamente il bottone per chiamare l'infermiera.
Rachel si svegliò urlando.

"Dunque... Oltre ovviamente al ritiro della patente, stavo per rifilarti la solita, classica multa del caso... Ma raramente mi capita di dover giudicare una persona per lo stesso reato, per la seconda volta e per di più nel giro di sei mesi..." sorrise l'uomo "Perchè sai, quando si tratta di questi piccoli reati la base è la stessa che si usa con i bambini..."
Santana lo guardo confuso, corrugando le sopracciglia.
"Se scrivi ancora sul muro papà si arrabbia..." disse l'uomo divertito "Ma con te questa strategia sembra non funzionare... Quindi..."
"Fa che non sia servizio pubblico, fa che non sia servizio pubblico... ti prego..." sussurrò Santana chiudendo gli occhi.
"Credo che sessanta ore di servizio pubblico faranno al caso nostro..." sorrise l'uomo.

Noah sentì dei capelli solleticargli il volto. Arricciò il naso infastidito e spinse leggermente la proprietaria, facendosi spazio ne letto. Si girò dall’altra parte, cercando di tirare un po’ di coperta dalla sua parte, ma nulla, come al solito lei vi si era tutta arrotolata dentro.
Rachel scese dall’aereo, andando poi a recuperare le valigie. Era tornata a casa. O almeno, era in America e a breve sarebbe tornata a casa.
David chiuse la chiamata arrabbiato come sempre. Non sarebbe tornato da lui, no, aveva chiuso.
Santana si svegliò ancora molto assonnata. Tastò l’altra parte del letto, trovandola vuota. Lei era già andata via, come pensava.
Brittany arrivò al lavoro leggermente in anticipo. Lei le mancava già, come sempre non poteva starle troppo lontano, ma per il lavoro doveva.
Mike si lasciò sistemare la cravatta dalla fidanzata, sorridendo mentre lei era tutta concentrata.
Kurt si sistemò il ciuffo per l’ennesima volta, sembrava che quella mattina non volesse stare come voleva. Si passò poi un filo di crema sul volto e allentò il foulard.
[Future-fic]

“Ok guarderò le carte.” Santana annuì. Vide Quinn in piedi alle loro spalle e si accorse di come anche lei osservasse Rachel, assorta. Puck ridacchiava, passandosi le mani grandi a scompigliare la cresta, poi si illuminò come se avesse avuto l’idea del secolo.
“Bene, visto che ti stai avvalendo dell’aiuto di una bella signorina per battere il tuo record personale, io propongo di considerare questo come l’ultimo giro. Se vincerai tu potrai farmi fare tutto quello che vorrai. Se vincerò io dovrai fare tutto –e dico tutto- quello che vorrò.”
Santana guardò Rachel e le sorrise. “Hai una bella responsabilità fra le mani, Berry.” Poi tese il braccio verso Puckerman che sollevò le sopracciglia.
“Affare fatto?” Chiese maliziosamente il ragazzo.
“Affare fatto.” Confermò lei.

Gli occhi di Santana erano due sfere nere: assorbivano tutti e non rilasciavano nulla. Non che Brittany volesse saperne di più. Quello che aveva visto in superficie non le era piaciuto, quindi dubitava fortemente che potesse piacerle ciò che si celava in profondità.
Peccato che non fosse tutto vero, parecchio di quello che aveva visto le era piaciuto. I muscoli lunghi e asciutti delle braccia, le spalle anche un po’ mascoline, il sorriso allegro e seducente.
Era letteralmente in conflitto con se stessa, perché stava cercando di ignorare qualcosa che in realtà trovava irresistibile.

Quell’isola era diventata così presto la mia casa, il mio rifugio sicuro, come era stato per le mie amiche prima di me.Era l’isola delle anime perdute, così mi piaceva chiamarla, era l’isola delle anime fragili come la mia, che vagano in cerca di un luogo in cui espiare le proprie colpe. Un forzato esilio per darsi tempo di rinascere dalle proprie ceneri.

La vita era fantastica per Rachel Berry.
O perlomeno lo era stata finchè non si era ritrovata improvvisamente senza un appartamento in cui vivere.
Con due mesi di preavviso era arrivata la lettera del proprietario che pretendeva di avere di nuovo, per uso personale, quell'appartamento che per gli ultimi anni era diventato la sua casa a tutti gli effetti.
Perchè è così che vanno le cose: prima o poi, arrivati a quell'insperato punto della vita in cui tutto sembra magicamente al suo posto, arriva un cambiamento improvviso, una vera e propria sterzata, e tutto torna a cambiare.

Nell'estate del 1898, Santana Lopez si unì al J.P. Adams & Son Travelling Circus & Menagerie mentre viaggiava per gli stati americani del Midwest superiore. Inoltre si innamorò della figlia del lanciatore di coltelli. Traduzione.

{AU! Brittana - con Backyard Bottomslash}
Uscì dal camerino e si diresse verso l'altalena che, al posto delle corde impersonali, aveva corde ricoperte di fiori rossi, rose e papaveri.
I brillantini la precedettero nell'entrata in sala, come per avvisare gli spettatori che qualcuno stava arrivando, qualcuno di importante. Sorrise mentre l'altalena lentamente si abbassava e cominciò ad avvertire quella sensazione di compiacimento, quella frenesia nel sapere che, di lì a poco, l'avrebbero guardata tutti e avrebbero pensato una sola cosa: lei era la donna più bella del mondo.
Il cilindro le fu complice nel nascondere gli occhi e lasciare che fosse la bocca dipinta di rosso a brillare sotto l'occhio di bue che metteva in risalto ogni singolo brillantino presente sul suo vestito e sul suo corpo. Appena la musica cominciò, il cilindro volò via, sotto una spinta decisa di Brittany che lasciò così agli spettatori, già eccitati e compiaciuti di vedere i suoi occhi azzurri, profondi, espressivi, magici per alcuni versi. Era cominciata quell'estasi fantastica, quella sensazione particolare che solo lei sembrava poter sentire.