"Non credi sia ora di piantarla, Mezzosangue?" le chiese una voce fredda, apparentemente indifferente, proveniente dalle sue spalle.Hermione la ignorò, rialzandosi a fatica. Si lasciò sfuggire un gemito.Merda se quel taglio le faceva male."Davvero Granger, è gentile da parte tua voler aiutare i Mangiamorte privando il mondo della tua presenza, ma penso che per oggi possa bastare."

Per i diciotto anni di Bella, Edward decide di accontentarla, fanno l'amore ma poco dopo va via, (per le stesse motivazioni di New Moon). Dopo due anni si rincontrano ma Bella è cresciuta e... ha una figlia. La figlia, sarà di Edward? Amore, passione dolcezza. Una ff esplosiva xD

Prima regola: non parlare. Il buio a celare i volti e il silenzio a nascondere l’identità.
Una villa di campagna e una strana festa sullo sfondo. Allo scoccare della mezzanotte inizia il gioco e la buia stanza numero 6 ospita complice la passione travolgente di due sconosciuti.
Riusciranno a seguire le regole e a non desiderare di togliersi la maschera?

In una famiglia reale, dove i vampiri vengono venerati come Dei, solo una ragazza a causa di un antico patto stipulato cent'anni or sono nella sua famiglia, sarà costretta a sposare il principe Edward Antony Masen Cullen.

Terza classificata nel concorso indetto da efp per la migliore scena lemon, con la scena del capitolo terzo
Quando aprì quel pacchetto, Hermione Granger pensò che Tu-Sai-Chi avrebbe tranquillamente potuto ritirarsi a vivere in riva a un lago e darsi alla pesca, aspettando che i suoi nemici crepassero per la cattiva sorte che si ostinava ad abbattersi su di loro; il pensiero che, quando la cattiva sorte si accanisce così frequentemente su qualcuno, forse questo qualcuno potrebbe essersela attirata con una certa dose di ingenuità e sconsideratezza, non la sfiorò minimamente.

Sapevo che non avrei dovuto. Ma non potevano darmi delle colpe, soprattutto Elena. Lei sapeva quanto Lui potesse essere persuasivo e difficile da dissuadere quando si metteva in testa una cosa. Lei per prima si era lasciata attrarre da quello sguardo insolente, da quel magnetico sorriso, anche se sapeva quanto fosse sbagliato. Ma lei era più forte di me. Lei aveva Stefan come forte ragione per riuscire a rimanere lucida e impassibile quando quei bellissimi occhi scuri come la notte ti scrutavano. Ma io non sono Elena e non sono così forte.

La sua situazione le era sempre andata bene, vendere il proprio corpo poteva essere riprovevole, certo, ma i soldi le servivano ed erano rare le volte in cui si era davvero vergognata di quello che faceva.

Kim: quando conobbi Robert lui era solo un punto in più sulla mia lista. Il punto numero sei, se vogliamo essere precisi. Ma il corso degli eventi è stato leggermente diverso di come me l'ero immaginato. Tutto cominciò quando saltai sul sedile posteriore della sua limousine.
Rob: ultimamente mi capitano cose strane, e non mi fido più delle persone come una volta, quindi, lo ammetto, me la feci quasi addosso quando una ragazza s'intrufolò nella mia macchina. Ma è stato un bene, perchè dopo tanto casino, posso dirmi con sicurezza un uomo felice.

Sono con tutta la mia famiglia alla corte dei Volturi in Italia.
Marcus , principe dei vampiri aveva indetto una festa in onore dei diciotto anni di sua figlia a cui eravamo stati invitati.
Mentre aspettiamo l'evento di questa figlia mai vista e conosciuta decido di andare a caccia. Sapevo come si svolgevano certi festini a corte e non volevo cadere in tentezione.
A me si uniscono tutti i miei fratelli. Probabilmente avevano avuto il mio stesso pensiero soprattutto mio fratello Jasper il più debole di fronte a sangue umano.

< Si può sapere cosa diavolo ti è preso? Non puoi trattarmi così solo perché ballo col mio migliore amico > esclamai furente < siamo stati insieme, d’accordo. Ma adesso basta, è finita. Ora esiste Robert e Irene e basta. Amo solo te, sei tu tutto ciò che voglio > dissi nel modo più calmo e dolce possibile, ma il suo sguardo non mutò di una virgola e non mi rispose. Cosa potrebbe succedere a Robert, durante uno scatto di gelosia?

< Sei veramente sicura? > domandò Robert mentre si accendeva una sigaretta. < Per l'ennesima volta Robert: sì > risposi ridacchiando. < Potresti pentirtene > < Non credo proprio > ribattei coprendomi col lenzuolo. Annie e Robert. Amanti. Avevano deciso di non impegnarsi, ma per uno stupido scherzo del destino uno dei due dovrà ricredersi. O forse lo faranno entrambi?

Quante volte assieme a Tanya, l'aveva derisa e umiliata. Quante volte le aveva ripetuto che lei non era una di loro! Quello che però nessuno capiva era perché Bella non reagisse... finché un giorno, Jacob si presentò davanti alla porta di casa Cullen come tutte le mattine e, quando Edward gli aprì la porta, rimase per un attimo interdetto. Edward prese una piccola porzione di aria. << Dov'è l'umana? >>

Dove credi di andare piccola strega?Giuro che quando avrò finito con te Marcus non riconoscerà più il suo gingillo.- E aggiungendo con una risata maligna - Se l'alba che sta spuntando non lo avrà già arso vivo.... è solo il prologo della mia prima fanfiction, recensitela in molti, accetto consigli sul proseguimento...

Mi coprii bocca e naso con un lembo della maglia e riparandomi il viso con un braccio oltrepassai quella soglia infuocata.
Il calore delle fiamme bruciava sul mio viso ed il fumo mi impediva di respirare. Col fiato corto mi diressi verso la scala che portava al piano superiore.
Sentivo l’adrenalina scorrermi nelle vene, fondendosi al sangue. Sentivo l’urgenza nei miei movimenti, il tempo che incombeva, veloce e feroce. Ogni secondo rintonava nelle mie orecchie, proveniente da un orologio immaginario. I secondi erano preziosi, come la vita del piccolo Sam.
Dovevo muovermi.
Ignorai il dolore ai polmoni, il bruciore alla gola, l’aria calda e puzzolente che mi attraversava la faringe. Ignorai il senso di spossatezza che subito mi pervase quando l’ossigeno scarseggiò. Forse mi ero sbagliata. Forse per il piccolo Sam era… troppo tardi. Cancellai quei pensieri scuotendo il capo. Sam doveva essere vivo.