Jungkook è un dodicenne troppo introverso per fare amicizia, e, per questo, viene preso di mira dai bulli.
Passa tutti i suoi pomeriggi su una vecchia altalena e proprio lì conosce il ragazzo che cambierà la sua vita.
Jimin è totalmente l'opposto, un quattordicenne pieno di vita, estroverso e che sa come farsi amare, ma tutte le amicizie che ha avuto fino a quel momento sembrano comunque non riuscire a riempire il vuoto che sente dentro di sé.
«Park Jimin, piacere di conoscerti, sai, ti vedo spesso qui, come mai non ti ho mai visto con i tuoi amici?» il più piccolo voleva rispondere che i suoi amici non volevano passare il tempo in un parco con qualche giostra diroccata insieme a dei bambini che urlavano e correvano ovunque, voleva davvero, ma non sarebbe stata la verità, e perché non provare ad essere sincero con un ragazzo che sicuramente non avrebbe più incontrato? Prese tutte le proprie forze ed esalò un timido:
«Io, ecco, i-io non ho amici» seguito da una stretta delle spalle e da un mezzo sorriso da parte di Jimin che, poco dopo, si morse il labbro inferiore, intenerito
«Da oggi hai me.»

Questa è una raccolta di One shot su Jungkook e Taehyung, Vkook. Sono piccoli momenti di una vita insieme. Amicizia e forse di più.
Dal primo capitolo:
"Erano fredde, le notti, in Corea. Il bianco della candida neve era illuminato a tratti dalle luci dei giganteschi palazzi di Seoul. Il vento si era calmato, è vero, ma il gelo sembrava essersi intrufolato all'interno delle case. Jungkook odiava il riscaldamento troppo alto di quel luogo, e lo aveva spento. Non se ne pentì quando fu costretto a dormire stretto al suo hyung per non tremare."

Le pennellate sono diventate più confusionarie, deve ammetterlo, ma come può dipingere in quel modo pulito, scolastico, quando Hyung gli provoca quell’agitazione? Il pennello è di nuovo sporco di nero. Sono poche ciocche, quelle che ha dipinto di scuro, ma hanno cambiato completamente il ritratto. Jungkook sorride mentre vede la sua creazione definirsi. Gli occhi sono così profondi, adesso, circondati da quelle occhiaie scure che non sono altro che linee sovrapposte, tracciate disordinatamente. Questo Yoongi gli provoca eccitazione, non riesce a stare fermo. Sono due giorni – tre? – che è chiuso in quella camera. Questo palco è il mio mondo, illustri spettatori,

"Non è necessario vedere una persona per poterla amare."
-
Non avevo mai visto Kim Taehyung, eppure, soltanto sfiorando il suo volto con i polpastrelli, avevo la certezza che fosse bellissimo.
-
¤VKOOK¤

[Sugakook]
Il cielo era una tabula rasa da capogiro.
Un’occhiata dritta nell’infinito, nelle profondità cosmiche e impercettibili, o, a solo un lieve movimento di capo di distanza, un più moderato sguardo che scivola sulle sfumature marine fino al confine dell’orizzonte seghettato da quei titani di vetro e impalcature; Yoongi aveva il mondo dinnanzi e sopra di sé.
Le antenne sui tetti vicini minacciavano chi cadeva dalle nuvole e dai sogni e l’essenza degli attimi morenti si dissolveva in una brezza sibilante, intrisa di memorie abbandonate e pensieri mai espressi.
I suoi.
«Hyung.»
La voce di Jungkook gli si agganciò addosso come un arpione, trapassandogli il cuore.

{«No...devo sbrigarmela da solo...ma grazie Kookie, di cuore...» sento che anche lui stringere la presa e chiudo gli occhi cercando di rilassarmi.
Alla fine si è addormentato tra le mie braccia.}
Jimin e Jungkook dal testo.
[Jungkook's only Pov. ]

Jeon Jungkook, l'unica persona di cui mi sia mai innamorato, è il mio compagno di stanza...ed è il ragazzo del mio migliore amico.
Dal testo Taehyung pov:
"Sai hyung...non pensavo che l'amore potesse fare così male" sussurrò il ragazzo dai capelli rossi, alzando il viso verso il suo Hobie hyung, mostrando un doloroso sorriso contornato dalle salate lacrime che ormai gli rigavano le guance. [......]
In quel momento però entro nella stanza l'artefice del tanto agoniato dolore del ragazzo. Jeon Jungkook.

-YoonKook-
[ Io e la cara dongsaeng _exodus siamo tornate con un'altra storia scritta a quattro mani... Suga ci ha ispirate con la sua mitica 'Agust D'. ]
Agust D, conosciuto anche come l’Arsene Lupin del ventunesimo secolo, è un serial killer di professione, un abile svaligiatore di banche, un talentuoso hacker e, occasionalmente, anche uno spacciatore di notte.
I suoi piani non sono ben chiari, non si sa bene perché lo faccia, né come faccia a non farsi scoprire.
-
Jungkook è un poliziotto.
Agust D è il suo obbiettivo.
-
“Min Yoongi” gli porge la mano il ragazzo, e Jungkook esita un attimo prima di stringere e dire: “J- … Jiyook Kwon. Piacere.”
{ Policeman!Jungkook; Criminal!Yoongi }

THE LAST - SUGA's MIXTAPE
Piccola oneshot inspirata dalla canzone "The Last" del mixtape di Suga uscito qualche ora fa.
Tratto dal testo:
“Il successo potrebbe distruggermi” sentii il suo tocco tremante indugiare “il mio sogno potrebbe diventare il mio incubo”. Il terrore presente nel tono della sua voce si fece strada in lui fino a rendere quei suoi occhi ossidiana privi di vitalità.
[...]
“Ti sembrerà stupido, ma la paura non è sempre negativa” le mie labbra non si muovevano ma sapevo che la mia voce gli arrivava. “I tuoi pensieri e le tue preoccupazioni sono lo scudo che ti proteggerà da quel nemico. Sono quei fattori che impediranno ai tuoi sogni di trasformarsi in incubi. Tu devi essere felice. Ti prego, sii felice.”
[...]
Vidi l’espressione seppur titubante del ragazzo rilassarsi un minimo e questo mi fece provare qualcosa d’inaspettato: mi sentii riempita, completa.

AU!Sovrannatural; JiKook; accenni di VKook; dedicated to _UriNameJungKook_
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dove il giorno del diciannovesimo compleanno dell' assegnato di un demone e un angelo parte una sfida della durata di un mese chiamata Pandemonio.
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—tanti auguri alla mia Unnie patatosa, ti voglio bene~

Jungkook e Taehyung erano migliori amici. Come spesso accade però l'amicizia sboccia in un bellissimo fiore chiamato Amore, quello stesso fiore che con la sua bellezza è in grado di ucciderti.
Dal testo: '' Hyung voglio dimenticare...'' e così Taehyung gli fece dimenticare il dolore che Min Yoongi gli aveva procurato, circondandolo con il suo amore, invisibile però agli occhi del minore.

Sono passati duecentodieci anni da quando una guerra nucleare ha trasformato la Terra in un guscio letale di radiazioni, i pochi sopravvissuti vivono nello spazio, a bordo di una Nave che orbita attorno al pianeta. L’unica speranza di tornare a casa è il progetto Exodus, che ogni trentacinque anni spedisce un gruppo di giovani soldati sulla superficie per verificarne le condizioni. Nessuno era mai sopravvissuto per più di sei mesi, ma questa volta qualcosa è cambiato. I dodici prescelti, che non ricordano nulla delle loro vite precedenti, si ritrovano ad affrontare sfide alle quali nessuno prima di loro era andato incontro. Scopriranno che la superficie non è il luogo desolato e privo di vita che immaginavano, che non tutte le radiazioni portano alla morte, ma spesso a qualcosa di peggiore. Scopriranno di non essere soli.

-JiKook-
"Era pronto per eccellere, ancora una volta, come sempre.
[...]
Nel campionato, non aveva mai perso.
Neanche una volta.
E nemmeno in tutti i campionati precedenti.
Perchè Jungkook era un portento.
E se c'era una cosa che detestava, era perdere, perché sì, era competitivo.
-
Scusa?" Aveva detto una voce dolce, soffice e pacata.
"Sei Jungkook? [...] Sono un tuo ammiratore, ti seguo da sempre, sei il mio idolo!"
[...]
"Aspetta" disse sottovoce.
"Sì?"
"Dammi il tuo cellulare"
"Co- cosa?"
"Ti prego, veloce, non ho molto tempo"
[...]
"Scrivimi... Hyung" sorrise alzando la mano, correndo poi in fondo alla grande stanza, per tornare ad allenarsi.
Jimin guardò il telefono e sorrise.
-
"Hyung"
"Dimmi Kookie" sussurrò dolce Jimin, accarezzandogli i capelli.
"Ti amo"
Jimin sorrise, accarezzandogli la guancia e richiudendo gli occhi.
-
Jungkook voleva piangere.
Jungkook voleva morire.
[...]
Stupido, perchè hai abbassato la guardia?!"
~One Shot richiesta da OnewsmileslikeaSun~
Boxer!Jungkook AU