| Spin Off della long-fic "Lo Specchio delle Anime" |
Draco Malfoy ed Hermione Granger sembrano aver appena ottenuto la tanto agognata pace, dopo aver affrontato delle sfide particolarmente dure e dopo aver finalmente ritrovato un equilibrio con i propri demoni interiori. L'aver risolto la prima missione, sei mesi prima, ha tuttavia evidenziato le loro capacità nel risolvere misteri ed il Ministero, ancora una volta, ha bisogno del loro aiuto.
In un villaggio sperduto vicino Chester, un incantesimo si è abbattuto sulla popolazione e sembra proprio che Re Artù e la sua corte abbiano ripreso a calpestare la terra dei vivi, mettendo a rischio l'equilibrio fra passato, presente e futuro. Una spada - Excalibur - sembra essere responsabile di questo incantesimo e Draco ed Hermione sono gli unici a poterla recuperare prima che sia troppo tardi.

NB: 03/04/2018 Ho cominciato a revisionare la storia, anche se per ora non ho postato i capitoli corretti. Prevedo di farlo, una volta terminato. Per cui vi chiedo scusa per eventuali errori e spero che magari la rileggiate una volta revisionata.
*Dramione*
Dal capitolo sei:
«Ti ho lasciata senza parole? Ricordati il nostro patto, Lurida Mezzosangue»
«Se fossi la Preside quanti punti dovrei togliere ai Serpeverde?»
Cambio argomento ma lui mi ignora.
D’un tratto poi, come se fosse dimentico della mia presenza, lo vedo riprendere a sfregare.
«Non se ne andrà, lo sai Mezzosangue? Posso grattare, sfregare, tentare di coprirlo ma rimane sempre qui. A ricordarmi che...»
D’istinto, non so nemmeno perché lo faccia, arrotolo la manica della divisa.
Avvicino la mia cicatrice al suo marchio e sento gli occhi pungere. Lui mi fissa incredulo, probabilmente confuso e, se non fosse che sto parlando di Malfoy, oserei quasi dire dispiaciuto.
«Non sei l’unico a portarne i segni indelebili sulla pelle. E ci sono quelli peggiori, Malfoy, quelli incisi sul cuore.»

Cos'è un Natale senza le persone che ami? Freedom lo sapeva, Freedom l'ha sempre saputo. Genitori separati, un padre che vive in un'altra città, una mamma sempre impegnata a lavoro, la casa vuota ventiquattro ore su ventiquattro. La magia del Natale non aveva ancora bussato in casa sua, vedeva tutto grigio e spento, si sentiva sempre di troppo per tutti.
E se qualcosa a breve sarebbe accaduto?
E se qualcuno sarebbe presto entrato nella sua vita?
L'amore, oh cosa può fare l'amore!
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Hey angel in the snow, I'm under the mistletoe. You are the one, you're my very own Christmas love.

Aurora Gironi e Alessandro Tavelli due ragazzi che si odiano e non si possono vedere,con in comune un passato difficile.
Lei,chiamata da tutti Rory,una ragazza come tante,di animo buono,ma se gli fanno un torto può essere vendicativa.
Lui,chiamato da tutti Axel,un ragazzo menefreghista,di bello aspetto,che se ne frega dei sentimenti altrui.
Cosa succederebbe se la madre di lei e il padre di lui decidessero di andare a vivere sotto lo stesso tetto,per unire la famiglia?

Isabelle Donald, single e ventenne. ha una vita piuttosto ordinaria. Un bel gruppo di amici, una famiglia divertente e studia in un'ottima università. Ci sono però degli aspetti che cambierebbe, dei punti da limare e lei non ha alcuna intenzione di farsi scappare l'occasione. In fondo bastano 60 secondi di coraggio e tutto può cambiare.
Ho inventato questa storia basandomi su un sogno che ho fatto. Alcuni personaggi somigliano fisicamente ad alcuni miei amici, ma il resto è tutto TOTALMENTE inventato. Spero che vi piaccia leggerlo, tanto quanto a me piace scriverlo.

Hermione è decisa a concedersi un meritato riposo in vacanza prima di tornare ad Hogwarts, quando un biondino di sua conoscenza le stravolgerà tutti i suoi piani.
Dal capitolo 5
"Prova con le paroline dolci magari funzionano Mezzosange" cercò di farla infuriare il biondo
"Scordatelo lurida serpe pezzo di..."
"Non si addice ad una signorina come te questo linguaggio scurrile sai?"
"Linguaggio scurrile un corno, smettila con i tuoi giochetti e mettimi giù"
"Oh, ma sono il mio hobby preferito i giochetti" così dicendo il biondo l'adagiò su un asciugamano sulla sabbia e si sedette accanto a lei cingendole le spalle.
"Cosa vuoi ora Malfoy?" Chiese lei scontrosa seppur accoccolandosi al petto muscoloso del ragazzo.
"Provare il fascino della casata Serpeverde"
"Ancora con questa storia? Ti ho già baciato due volte" replicò lei con le gote arrossate
"E chi ti ha detto che avrei voluto fermarmi ai baci" le strofinò il naso nell'incavo del collo lui, cominciando a leccarglielo e baciarglielo.
"Malfoy!"
"Granger..."
"Smettila!"
"Di fare cosa?"
"Questa cosa!"
"Perché? Vuoi forse negare che non ti piace?"

La prima volta in cui le manifestò il suo desiderio di avere dei figli con lei, fu proprio durante la luna di miele – durata oltre un mese – in giro per l’Europa.
'Aspettiamo ancora un po’, abbiamo ancora così tanto tempo!', fu la risposta di sua moglie.
Shot sequel di "Vita, morte e miracolo di un uomo illustre".

Le persone non sempre sono come appaiono, e questo si sa bene. Tuttavia è qualcosa di inevitabile che, quando vediamo qualcuno con dei tatuaggi, nella nostra mente automaticamente pensiamo "allontanati delinquente." Sempre finiamo a giudicare cose o persone per la loro apparenza, che lo vogliamo o no.
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E questo Harry Styles e Louis Tomlinson lo sanno alla perfezione.
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Harry è un ragazzo a cui piace vestirsi di nero, ha più tatuaggi che amici e porta i piercing. E, tuttavia, i suoi film preferiti sono della Disney e adora osservare le farfalle che volano nel suo giardino.
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Mentre Louis adora vestirsi con i colori pastello, usare vestiti di tre taglie più grandi e collezionare peluche. Non dimenticando che il suo passatempo preferito è vedere "Salad Fingers" e "Happy Tree Friends".
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Il fatto di conoscersi non gli creò problemi. Quello di innamorarsi, si. Molti si sorpresero e Zayn li nominò la coppia "agrodolce".

E' il 31 dicembre, ed Hermione è bloccata con Harry e Ron ubriachi, mentre cerca di portarli a casa. Ma, non appena si rende conto di essere vicina a destinazione, una complicazione giunge assieme a Blasie Zabini ed un moccioso con i capelli dei Malfoy. Avrebbe dovuto rimanere a casa propria, quell'anno.

Come sarebbe svegliarsi dopo un grave trauma e scoprire che della propria memoria non c'è più traccia? Che tutto quello che le persone accanto a noi ci vogliono fare credere, potrebbe semplicemente non essere mai esistito, perchè risuona privo di senso davanti al nulla dei ricordi? Foto, lettere, racconti... Ma nella testa non c'è niente che possa confermarli. A Draco Malfoy la situazione non piace affatto, non riesce a capire, e si sa, quando non capisce le cose, diventa nervoso. Molto nervoso.
[La storia segue il Canone fino al capitolo 36 del 7 libro, ignorando l'epilogo della Rowling ("19 anni dopo"), e le ultime pagine dello stesso capitolo 36, esattamente dal momento in cui Voldemort ed Harry si lanciano i loro ultimi incantesimi addosso.]
*Grazie ad Albezack, che ogni volta che legge il messaggio 'parere?' non si tira mai indietro*

Can you take my virginity ?.
-Puoi prendere la mia verginità?. La guardai stupito, anzi sorpreso, aveva fatto quella domanda così, senza pensare.
-Quindi tu vieni qui, nel posto più pericoloso di questa città a chiedere a uno sconosciuto di prendere la tua verginità?. Chiesi di soppiatto.
Fece spallucce.-Lily. E mi porse la mano.
Gliela strinsi.-Justin.

Arrivati aveva chiesto informazioni all’accettazione e lì aveva capito che la sua famiglia era completamente fuori di testa.
“Hermione Jane Malfoy. Deve essere venuta qui circa un’ora fa per partorire.”
“Si è vero. E’ venuta e ora è in sala parto. Lei sarebbe?”
“Il padre del bambino.”
Quello lo fissò in maniera ebete “Ne è sicuro?”
Stavolta fu Draco a guardarla come se fosse matta “Direi di si.”
“Quindi lei è Lord Malfoy?”
“Esattamente.”
“Mi spiace ma qui risulta che Lord Malfoy è già arrivato per assistere la signorina Granger trenta minuti fa.”
Il biondo si portò una mano alla tempia conscio che vi era solo un altro Lord Malfoy nella loro famiglia e non era del tutto sano di mente.
“Draco …”
“Lo so.”
Si rivolse di nuovo alla donna.
“Quest’uomo, aveva lunghi capelli biondi e sembrava uno psicopatico?”
Quella arrossì annuendo.
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“ Lucius … Narcissa non aspetta un bambino. “
“Perché dici questo?”
“Niente nausee, vomito o voglie improvvise in questi nove mesi. Soprattutto però : niente pancia come un dirigibile!”
Lucius richiamò l'inferiera“Si Signor Malfoy?"
“Mi sono sbagliato, non sono il padre!”
“Ah bene! Allora siamo da capo! Chi diamine è …”
“… sono la madre!”

Malfoy ha solo trent’anni e tutto ciò che un uomo possa desiderare: potere, successo, soldi e donne. La sua vita è finalmente perfetta.
Ma si sa, i bei momenti sono destinati a durare poco, e lui stesso lo scopre a proprie spese il giorno in cui si ritrova alla porta il figlioletto di sei anni di cui non sospettava neppure l’esistenza. Il destino però non si accontenta solo di mescolare le carte in tavola, ma è deciso a prendersi gioco di lui…

- Sono incinta. – specificò a quel punto Hermione, dissipando ogni suo dubbio e facendola strozzare con la sua stessa saliva.
Ginny spalancò gli occhi, incapace di credere che quello non fosse uno scherzo.
- Cos… eh?! C-come? Quando? Ma… ma… tu... – borbottò, pronunciando frasi sconnesse per quasi un minuto intero. – Non… non è divertente, Hermione. – disse alla fine, con la gola che bruciava per lo sforzo di parlare.
- Già. – mormorò Hermione, in un ansito di tristezza. – A chi lo dici. […]
- Ma… – la giovane Weasley cercò di mettere ordine nella sua testa, ancora sconcertata dalle parole della strega più grande. – Io… cioè tu… con chi…cioè… è Ron? – domandò, allucinata. – Io non sapevo neanche che vi frequentaste! Perché non mi hai detto niente? […]
- Ronnonèilpadre. – chiarì Hermione, pronunciando quelle parole nel modo più veloce possibile, scacciando dalla sua testa i cattivi pensieri.
- Che?
- Ronnonèilpadre! – ribadì, più in fretta di prima.
- Hermione, non capisco… cosa stai dicendo… - mormorò la giovane Weasley, non consapevole di quali parole usare.
Via il dente, via il dolore.
- Ho detto che Ron non è il padre! – esclamò tutto d’un fiato.
Via il dente, via il dolore. Sì, un cavolo!