Quattordici anni sono pochi, troppo pochi, per rinunciare ad amare, per rassegnarsi ad una vita già pianificata.
Draco sarebbe disposto a tutto, persino a rinunciare alla propria identità, pur di vivere, anche solo per poche ore, quel sentimento che a lui è precluso.
Per fortuna ha due amici che gli vogliono bene, un pendente stregato e un sacco di mutandine da donna... perchè essere buoni amici va bene, ma essere Serpeverde è meglio!

La guerra è finita e Harry è ormai pronto a tornare a Hogwarts per riprendere gli studi. Tutto sembra tornato alla normalità, o quasi. Voldemort ha lasciato una spaccatura profonda, ma tutti sembrano fare del loro meglio per riempirla.
E se in realtà non fosse ancora finita? Se qualcun altro fosse in agguato proprio dietro l'angolo? E se trovasse degli alleati inaspettati, per far fronte a una situazione che non avrebbe mai dovuto avere luogo?
Harry si ritroverà a combattere per evitare la distruzione di tutto ciò che è riuscito a salvare e che non è più disposto a perdere.

« Harry ha una fissa per Malfoy: quando lo incontra non riesce proprio a non andare a vedere dove va a finire quel suo culo malvagio. »
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In una Londra magica dissestata dalla Guerra, in cui sofferenza e crisi hanno dato vita ad un dilagante movimento xenofobo, Harry Potter è passato da attaccante a soldatino nelle retrovie del Dipartimento Auror del Ministero. Fortunatamente, però, le lancette incantate del fato non riposano mai. Questa volta, quando Harry cade vittima di un misterioso Incanto, lo fa in compagnia dell’ultimo nome sulla sua lista di potenziali alleati in situazioni di pericolo: Draco Malfoy. Perché si sa, bisogna perdersi per ritrovarsi.

[3/3 di "What if we had been friends?"]
Cosa sarebbe successo se, al sesto anno, Harry Potter avesse aiutato Draco Malfoy, invece di duellare con lui? E cosa sarebbe successo se Draco, invece di attaccare Harry, avesse accettato il suo aiuto, mettendo da parte l'orgoglio?
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«Prendi la mia mano e accetta il mio aiuto, non è troppo tardi, io posso aiutarti» disse «Mettiamo da parte l’odio, mettiamo da parte le nostre divergenze e alleiamoci contro di lui, insieme possiamo vincere». Il biondo gli fissò la mano e deglutì, poteva fidarsi di lui?
[Drarry, long]

[Storia partecipante al contest "Sing A(ngst) Song!" indetto da KiddoB sul forum di EFP]
Erano passati tre mesi dal matrimonio più chiacchierato dell’anno, quando Harry Potter lasciò i suoi amici per prendere l’unico treno su cui sarebbe salito sempre: quello con direzione Hogwarts. I tre anni di apprendistato Auror sembravano essere andati in fumo, perché il Prescelto cambiò rotta e accettò – senza troppe remore – il posto come insegnante di Difesa contro le Arti Oscure offertogli dalla McGrannit.
|Draco/Harry, OS|

Dopo una giornata lunga e faticosa, Harry Potter risponde a una chiamata di soccorso proveniente da Malfoy Manor. Un evento traumatico avvicinerà Draco e Harry, mostrando le fragilità di entrambi e instaurando un'effimera intimità, difficile da spiegare e da mantenere.

«Il punto, allora, era che avevi dei piani su di me nel tuo letto?» chiede Draco e un angolo della bocca si arriccia verso l'alto.
Harry non ha la minima idea di come quel dannato damerino serpeverde possa semplicemente uscirsene con una cosa del genere, passando dal rivolgergli l’espressione più truce del suo personale repertorio a quella più indecente.. e nel mentre, fargli avvertire difficoltà a respirare.
«Io-» dice Harry scuotendo la testa. «Non era nemmeno questo il punto fondamentale, ma è davvero un buon punto.»
«Lo credo anch'io» conviene Draco accarezzandogli un fianco languidamente. «A volte ci arrivi anche tu..»
AFTER: SESSO E...COMPLICAZIONI.

“Posso offrirti un goccio di Whiskey o devi andare?” aveva chiesto Harry osservando la schiena di Draco tendersi mentre cercava di sistemarsi la camicia grigio antracite nei pantaloni.
“Whiskey? E’così che seduci le tue prede Potter? Le fai ubriacare per entrare poi facilmente nei loro pantaloni?”
“Francamente, Malfoy, è dai tuoi pantaloni che sono appena uscito... è un po' tardi per preoccuparsi adesso dei miei poco ortodossi metodi di seduzione, non credi?”.
HARRY, DRACO E TANTO SESSO PIENO ZEPPO DI COMPLICAZIONI.

La guerra è finita da anni, anni in cui la vita è andata avanti. Harry Potter viva la sua vita convinto che non esista il lieto fine...
Ma forse, la fine non è ancora vicina, e il destino può essere riscritto.

La vita di Draco Malfoy procede tranquilla, dopo la guerra è riuscito a rifarsi un nome e ad avere un ottimo lavoro presso il Ministero, ma non sa che i problemi sono dietro l'angolo e un'antica maledizione romperà il suo equilibrio, avvicinandolo inevitabilmente a Harry Potter.
È stata solo la maledizione a farli avvicinare o ci sono sotto altri motivi?
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«Potter, non c’è un altro modo per dirtelo, sono in dolce attesa» disse tutto d’un fiato «E sono quasi sicuro che sia tuo».
[Drarry, mini-long]

Finita la guerra, nonostante Draco Malfoy venga assolto da tutte le accuse, non riesce a trovare il suo posto all’interno della Comunità Magica a causa di una superstizione che lo perseguita: la gente lo scansa, pensando che porti iella.
Ed è per questo motivo che, la notte del 24 Dicembre 2003, Harry Potter lo trova moribondo su un marciapiede a Diagon Alley.

[2/3 di "What if we had been friends?"]
Dopo la guerra, Harry vive di rimorsi e di rimpianti, in isolamento volontario dal mondo magico. Avverte una strana sensazione di mancanza, ma non sa da cosa dipenda. Un giorno, per caso, scopre che Draco Malfoy è morto, in seguito a un’aggressione. La notizia lo sconvolge a tal punto che inizia a chiedersi cosa sarebbe successo se fossero stati amici fin dal primo anno e quando incontra un cartomante che gli dice di avere “la chiave” per ritrovare "ciò che ha perso", si fa convincere e scopre che tutta la sua vita è un’intera bugia. Solo l’aiuto di un’amica speciale e quello di un oggetto altrettanto speciale possono aiutarlo nell’impossibile: salvare Draco Malfoy a qualunque costo.
[dal capitolo 5:
«Non ti abbandonerò mai, Draco» promise Harry «Ma quando tutto questo finirà, noi staremo insieme?»
«Sarò sempre al tuo fianco, Harry, fino alla fine» rispose il Serpeverde.
«A qualunque costo» aggiunse il Grifondoro e quella fu una promessa.]
[Drarry, post-war, time travel, long]

Harry era un cretino, fin qui non c’era nulla di nuovo.
Ne aveva fatte di cazzate, dal fingersi etero e stare per un po’ con la pel di carota, a litigare con lui per anni mentre potevano impiegare il loro tempo a usare le loro bocche in modi più dilettevoli…
Era vero, ne aveva fatte tante di cazzate. Ma quella la batteva tutte.
(Prima storia)
Racconta di Draco/Harry scritte in occasione del Cowt 2019.

Sono passati otto anni dalla fine della seconda guerra magica, la magia oscura e il lato più elitario e purosangue del mondo a stento riescono a sopravvivere. Nonostante la guerra sia ormai solo un ricordo, il vice capo degli Auror è sempre più burbero e intrattabile come se una piccola parte dei conflitti della sua giovinezza gli fossero rimasti saldati nell’anima. Seppellito in un lavoro fatto di troppi documenti con troppa poca azione, tutto il mondo inoltre, sembra voler agire di concerto per fargli saltare costantemente i nervi.

A undici anni dalla fine della guerra Draco ha trovato un nuovo equilibrio: è il proprietario di un negozio di successo, vive con la sua migliore amica e si gode l’anonimato che deriva dalla mancanza di una vita sociale. Certo, è consapevole di un vuoto che non sa come riempire, ma lo ignora occupando le giornate in un’inutile battaglia contro il Poltergeist che infesta il magazzino del suo negozio. Basta però che a varcare la soglia di Accessori di Prima Qualità per il Quidditch sia un vecchio nemico per fargli scoprire che quel vuoto ha in realtà dei contorni ben definiti.
Dal testo:
Draco poteva sentire fisicamente su di sé lo sguardo di Potter, eppure non riuscì a distogliere l’attenzione da quel pezzo della sua famiglia che non avrebbe mai avuto l’opportunità di conoscere a causa degli errori del suo passato. Era così vicino, eppure così distante che Draco poté quasi sentire il suo cuore spezzarsi.
Teddy, nella sua totale ignoranza di chi lui fosse, gli aveva ricordato per la prima volta in molto tempo cosa di preciso avesse perso per colpa della guerra: qualcosa che neppure tutto l’oro del mondo avrebbe mai potuto dargli.