Euridice, carissima! <3
Devi essere soddisfatta di questo capitolo!
Ogni tuo aggiornamento rende migliore la giornata e questa storia diviene sempre più ricca e coinvolgente, soprattutto ora che Gold e Belle si sono resi conto dei propri reali sentimenti, ai quali, finalmente, riescono a dare un nome preciso.
Nello scorso capitolo, nell'ultima parte, hai affrontato meravigliosamente l'analisi dei pensieri dell'uomo, dopo il fatto che ha cambiato tutto, cioè quella provvidenziale caduta dalla scala e il “salvataggio” che ne è conseguito.
Quindi mi è sembrato assolutamente perfetto che tu ti sia soffermata, all'inizio di questo decimo capitolo, sulle riflessioni di Belle in merito allo stesso evento e, soprattutto, in merito a ciò che esso ha rivelato a entrambi. In questo modo hai creato una sorta di continuum con il capitolo precedente, equilibrando la situazione e fornendoci una panoramica completa dell'interiorità dell'uno e dell'altra.
Il fatto che la ragazza tenti di trovare spiegazioni razionali a quanto accaduto, e che non coinvolgano il pericoloso piano dei sentimenti, è decisamente comprensibile, perché ammettere di essere innamorata di Gold avrebbe dato vita e concretezza ad una situazione spinosa e senza uscita, destinata a non avere un lieto fine.
Eppure Belle non può continuare a far finta di nulla e a ignorare le sensazioni che l'hanno travolta nel momento in cui si è persa negli occhi dell'uomo.
A questo proposito devo dirti che la metafora del ritorno a casa mi è piaciuta oltre ogni dire! *.*
E finalmente, dopo tutte quelle elucubrazioni mentali senza uscita, la giovane non ha potuto far altro che ammettere a se stessa la verità. <3
Parlando invece delle altre protagoniste di questa tua meravigliosa storia, posso dirti che la piccola Regina riesce sempre a farmi provare una commozione e una tristezza infinite. Almeno per quanto mi riguarda, riesci a creare così tanta empatia con questo personaggio che vorrei entrare nella storia solo per abbracciarla forte forte e consolarla.
Mi sono venute le lacrime agli occhi leggendo del momento in cui la madre cerca di ingraziarsela con le lusinghe solo per ottenere da lei il favore di seguire la sua nemica e di spiarla per suo conto.
L'ipotesi che la madre non si senta bene, il suo sospetto verso quel comportamento insolitamente gentile e affettuoso nei suoi confronti però, lasciano ben presto lo spazio alla speranza, puntualmente delusa, che Cora stia iniziando ad apprezzarla.
Anche a questo proposito, sei stata incredibilmente brava ad esprimere il punto di vista di Regina che, infatti, crede di essere finalmente riuscita a diventare una “brava bambina”, come se l'amore materno dipendesse esclusivamente da ciò che fa e da come si comporta. La bimba non pensa neanche per un momento che questo le sarebbe dovuto per il semplice fatto di essere sua figlia.
La richiesta di Cora di spiare Belle e di tenerla informata su ciò che la riguarda spezza ben presto ogni speranza della piccola (e ha spezzato anche il mio cuore). :'(
Nonostante la bambina cerchi di rifiutarsi, alla fine non può far altro che cedere davanti alla figura di sua madre e alla sottile crudeltà insita nelle sue strategie per costringere la figlia ad accettare le sue richieste ed eseguire i suoi ordini, manipolandola come fa, e ha sempre fatto, con tutti gli altri; e, d'altra parte, Regina è solo una bambina e non possiede armi per difendersi dai crudeli giochi psicologici della Contessa, nonché sua stessa madre, nei confronti della quale la piccola si sente sempre in debito e in difetto.
Nonostante questo, il rapporto della contessina con la nostra Belle mi piace sempre di più.
La domestica riesce a capire benissimo lo stato di perenne terrore nel quale la bimba è costretta a vivere e cerca, per quanto le è possibile, di donarle un po' di serenità con la sua compagnia.
Di nuovo, ti assicuro che la narrazione dal punto di vista di Regina è perfetta sotto ogni aspetto. Riesci davvero a cogliere e trasmettere l'immagine di una bambina obbligata a comportarsi da donna, privata della sua infanzia e del suo diritto di vivere come qualunque altro bambino della sua età. Ho trovato esplicato benissimo anche il suo conflitto interiore tra gli ordini della madre e le sue accuse contro Belle, che devono per forza corrispondere alla verità nella sua mentalità di bambina, e la sua naturale inclinazione a fidarsi della ragazza e a non volerla tradire.
La domanda sull'essere amiche e la speranza di una risposta negativa hanno espresso benissimo questo concetto.
La messa in scena delle fiabe per far divertire Regina è stata un'idea dolcissima e ho sorriso mentre immaginavo le due che interpretavano i vari personaggi. Inutile dirti quanto io abbia adorato l'idea della bimba di far interpretare la Bestia allo zio! *.*
Il ritrovamento in soffitta degli abiti da bambino ci riporta invece a Skin Deep, così come l'ultima sequenza di questo capitolo.
Anche stavolta, come sempre, sei magistralmente riuscita nell'impresa, tutt'altro che facile, di trasporre gli elementi, le scene e i dialoghi più significativi di quello splendido episodio nella realtà dell'epoca che fa da sfondo alla tu storia, senza uscire dall'IC neanche per un istante.
Ho amato come tu ti sia soffermata su Chip e sul fatto che Gold desideri sempre bere il tè da quell'umile tazzina sbeccata. <3
La conversazione tra Belle e l'uomo, ripresa magnificamente dalla 1x12, ci ha portati così a scoprire un nuovo tassello del passato dell'industriale, fin'ora avvolto nella nebbia.
Il fatto che lui non rimetta la sua domestica al suo posto con rimproveri o sgridate ma, anzi, decida di risponderle sinceramente, esponendosi e facendo emergere il lato di sé che tanto cerca di reprimere, è significativo di quanto il suo rapporto con Belle si stia facendo sempre più intimo e speciale.
Insomma, in conclusione non posso che rinnovarti anche stavolta i miei complimenti e ringraziarti delle emozioni che mi regali ogni volta che pubblichi qualcosa di nuovo.
Un tuo nuovo lavoro?! Non vedo l'ora di scoprire di che si tratta! XD
A presto, tesoro! Un bacione! :* <3
Stria93 |