Recensioni per
Il cavaliere e la fanciulla bionda
di Makil_
Carne sul fuoco, un sacco di carne sul fuoco. Dovrò rileggere il capitolo per fissare tutto in mente, ma sono sicura che con un po' di allenamento si correggerà anche questo :D |
In realtà - giusto per rispondere al dubbio che ti eri posto alla fine del capitolo nell'angolo autore - non ho avuto alcun dubbio sui termini che hai utilizzato per questa prima parte. Tutto piuttosto chiaro, sarà che anche io lavoro con termini che "conio" da diverse lingue e radici, quindi sono personalmente abituata e mi aspetto che lo facciano anche gli altri. |
Ciao, |
Ciao! |
Sono suggestive queste atmosfere da Medioevo alternativo che stai intessendo: mi sono proprio immaginata la cittadina semideserta, che ha perso la voglia di vivere per colpa della guerra. Persino l'oste non è né ben pasciuto né garrulo, come ogni oste che si rispetti. Quello che le guerre sanno ben fare non è solo uccidere e distruggere, ma togliere la fiducia nel futuro: e questo stato d'animo, per le vie di Werny e financo nella locanda con i suoi sparuti commensali, lo hai orchestrato molto bene. |
Tu non hai idea di quanto io ami i cavalli: quindi ti puoi ben immaginare quanto io mi sia commossa nel leggere della morte della povera giumenta di fame e di sete... |
La guerra ha ridotto anche la fiorente cittadina a un posto squallido e grigio. Nulla è più come prima, nè le strade nè la locanda dove trova ristoro Bart: sembra che il conflitto abbia tolto ogni gentilezza, ogni bellezza a qualsiasi cosa. Tutto è lasciato andare, trascurato da gente che comunque sa che non ci sarà un domani per cui tenere le cose in ordine. Esemplare a questo proposito il discorso del vecchio devoto, che beve idromele anche se sa che non gli fa bene, tanto... |
Ogni promessa è debito e nonostante stia attraversando un periodo non proprio positivo, sono riuscita a ritagliare una manciata di minuti per iniziare la lettura. Innanzitutto posso dirti che hai uno stile molto scorrevole e piacevole alla lettura, senza ripetizioni né errori (che a volte spuntano in alcune storie). Gli ingredienti del fantasy ci sono tutti, in primis i nomi delle località e una situazione a prima vista non particolarmente semplice: parli di un periodo di siccità prolungata che ha messo in ginocchio molte vite, una fra queste la giumenta di Bart. Credo sia importante, specie nel primo capitolo, presentare il luogo, lasciare col fiato sospeso su qualcosa che potrebbe accadere e che al contempo abbia connessioni con la possibile causa della siccità in questo caso. Sicuramente gli sviluppi a cui assisteremo sapranno coinvolgere i lettori, se lavori da anni alla storia non sarà assolutamente banale. |
Ciao ^^ |
Ciao. |
Ciao, sono passata come mi avevi chiesto. |
Questo antefatto mi ha molto incuriosito. |
Bonjuor Makil, |
Ho la tendenza di non fidarmi pienamente delle figure religiose, nelle storie di fantasia, e il devoto Baricald non fa eccezione. A prima vista mi sembra un clerico tipico: debole e capace solo a parlare e pregare. Potrei sbagliarmi, e spero che sia così, se lui sarà un personaggio ricorrente. |
Eccomi qua a recensire! |