"Vi siete mai sentiti soli anche trovandovi in mezzo alla folla?
(Nel mio caso dovrei dire davanti ad una orda di fan)
Vi siete mai sentiti annoiati e giù di morale nonostante abbiate tanti amici e impegni?"

Una diva è sempre una diva e non bisogna mai contraddirla...

Salve a tutti, questa non è la mia prima fanfiction, ma è la prima in assoluto che decido di postare.
Non voglio sprecare troppe parole, ma potrebbe esservi utile sapere che ogni luogo descritto è reale, infatti mi sono ispirata alla mia città di villeggiatura (le foto di mare che inserirò sono state scattate quasi tutte da me e vi aiuteranno ad entrare nella giusta atmosfera).
Questa è una storia di mare, di mistero, di amore e di libertà. E' una storia dove gli Occhi, sono i veri protagonisti.
"Conosci quel suono simile ad un tintinnio, che si percepisce in un posto molto silenzioso? Alcuni dicono che si tratta di una illusione-uditiva causata dalla non possibilità dell’orecchio umano di percepire vibrazioni al di sotto delle frequenze sensoriali. Questo, è completamente sbagliato. Quel tintinnio, copre qualcosa."
Buona lettura e spero di conoscere tante nuove, belle persone qui. :)
Enjoy!
Chiara

(Jongkey,2min,vari pairing)
Una scuola,5 diciassettenni così diversi tra loro.
Nulla di strano.
Ma il passato nasconde verità sconosciute, eventi cancellati per sempre dalla memoria, affetti allontanati dal nostro cuore.
“Non importa ciò che ci ha allontanato,non importa se non comprendi,mi importa solo che tu sia qui,ora.”
E un passato da scoprire avvicinerà l’iperattivo Jonghyun e il misterioso Kibum,e insieme a loro ci saranno anche Onew,un ragazzo timido e buffo e Taemin,un ragazzino con responsabilità troppo grandi per una persona della sua età,che lo porteranno su strade sbagliate.
E infine,dietro l’arroganza di un ragazzo di nome Choi Minho chissà che non ci sia qualcosa di insolito…

Il fumo si alzava in aria, seguiva la direzione del vento e del cielo, copriva il viso del ragazzo in lacrime che aveva dato fuoco a quel pezzo di carta. La fine. Quel pezzo di carta sporco di inchiostro era la fine per lui. La fine di una storia d'amore, la fine della vita di quel ragazzo. Lee Jinki. Professore di arte in uno dei tanti licei della grande città di Seoul.

Stavo sistemando l'ultimo scatolone dentro casa, mi avviai dalla mia macchina all'ascensore, premetti il bottone del mio piano, la porta stava per chiudersi quando sentii un “Aspetta!”, bloccai con il piede la porta e si avvicinò un ragazzo. La prima cosa che notai fu la mano che entrò nello stesso momento in cui il mio piede bloccò l'ascensore.
Entrò un ragazzo bellissimo poco più grande di me: alto, moro, con occhi grandi a mandorla e lunghi capelli un po' spettinati... che bel bocconcino... pensai.

Lee June era nella limousine di famiglia.
"Dove....ti porto,June?"
"Alla SME"

Kibum osservò le sue mani mentre portava il bicchiere verso le labbra, e si trovò a fantasticare su quanto sarebbe stato grandioso avere quelle dita sul suo corpo, sentirle accarezzare con decisione ogni centimetro della sua pelle e tremare mentre lo toccavano senza sosta