Questa qui sotto è la traduzione di una meravigliosa one shot trovata su AO3 della stessa autrice di tre storie che sono già qui su EFP tradotte gentilmente da devincarnes. Spero vi piaccia se ancora non la conoscete. Ambientata dopo la prima stagione.
Le cose dopo l'incontro con Moriarty alla piscina non sono più le stesse al 221b di Baker Street.
Questo è il link alla storia originale https://archiveofourown.org/works/170636#children

{Raccolta ispirata alla challenge: "31_days", su LJ - Multicouples & Multicharacters}
1. Here I dreamt I was a soldier {John Watson}: «Tu sei un medico, ti ripeti. Ma non di notte. Non nei tuoi sogni».
2. Double exposure {Sherlock & Moriarty}: «Ma quando ci si crede Dio e si è senz’anima, cosa mai si può diventare se non un diavolo?».
3. Because something beautiful was hidden there {Molly/Sherlock}: «Sherlock adesso la guarda. La guarda sempre».
4. So far, this has been a one-way tale {Molly Hooper}: «Sì, è appena cominciato. Il primo giorno senza Sherlock».
5. He does not want to come in {John Watson}: «L’appartamento 221B di Baker Street è vuoto. Ma è un vuoto fatto di cose perdute e spezzate».
6. I am very small {Sherlock Holmes – 4x01}: «L’arroganza è un peccato che si paga a caro prezzo, è una cosa risaputa».

Di come il sistema solare non è l'unica cosa di cui Sherlock è all'oscuro, o per meglio dire, di come un ex-medico militare lasci tanti fiori in diversi momenti della sua residenza a Baker Street e di come un consulente investigativo non sia davvero interessato al linguaggio dei fiori.

Lestrade avrebbe pensato che, nonostante quella partenza piuttosto estemporanea, le cose tra lui e Mycroft si sarebbero presto organizzate in una pratica routine.
Sembrava logico dato, be’, Mycroft.
Invece, la…cosa tra loro rimane casuale e poco impegnativa, e a dirla tutta, per Lestrade è un sollievo.
O no?
Il seguito di 'If you come on to me' e 'I come on to you'.

Senti la musica. Una dolce melodia risuona nella stanza.
Siete tu e Sherlock nel vostro salotto a Baker Street, stretti in un abbraccio e dondolate dolcemente dandovi l'impressione di aver creato un piccolo valzer, un valzer senza spettatori.

Dal testo: Che senso aveva la tua vita prima di lui? Eri un ragazzino con un cervello straordinario e un cuore anestetizzato, un bambino terrorizzato dai sentimenti, con un trauma alle spalle, il nulla di fronte e un deserto tutto intorno. Poi è arrivato lui. E io l'avevo capito che sarebbe finita così.

Il rapporto tra i due contrastanti fratelli Holmes negli anni in tre momenti, incentrato su un curioso soprannome che sa di casa.
"Quella stessa insolita quiete venne però presto interrotta da delle dita paffute, comparse al lato delle pagine ingiallite reclamando attenzione, seguite da una massa di riccioli indomabili e da occhi grandi e curiosi diretti alla sua persona, una richiesta inespressa in volto." - dal testo
Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.

Tra una rima e l'altra, tra umorismo e dolcezza, prende vita, con le dovute conseguenze, una dichiarazione rimandata da tempo.

[Johnlock]
Ambientata dopo la fine della quarta stagione, con John che cerca di rifarsi una vita e Sherlock che lo illumina sul perché finisca sempre con la persona sbagliata.
Perché andare a caccia di donne, quando hai a disposizione la persona che tiene a te più di chiunque altro?
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«Tu… giusto per curiosità, non sei mai stato ad un appuntamento, vero?» chiese il dottore dopo qualche momento di silenzio, sperando di trovare in quella domanda una via d’uscita da quel labirinto di disagio.
Il moro si raddrizzò, appoggiandosi meglio allo schienale della sedia, come se la cosa lo aiutasse a pensare:
«Dipende… qual è la definizione che daresti alla parola “appuntamento”?»
«Direi due persone che si piacciono ed escono insieme per divertirsi, per conoscersi meglio.»
Il consulente investigativo aprì bocca per rispondere che si, allora ne aveva avuti molti di appuntamenti, tutti con lui, ma John si affrettò ad aggiungere: «Senza omicidi o crimini di mezzo, Sherlock.»
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! ATTENZIONE !! DA SAPERE PRIMA DI INIZIARE LA LETTURA !
Questa ff è la continuazione della mia OS ‘Fenix’. Vi consiglio, quindi, di leggerla, prima di affrontare quella che sarà una piccola long dal punto di vista di Greg. Dalla serie sappiamo che il suo matrimonio è in crisi e qui si approfondisce questo aspetto. Mi sono focalizzata sulla confusione che domina l’ispettore e che si estende a tutti i campi della sua vita. Non è una mystrade, in realtà non c’è una vera coppia qui. C’è la confusione di quest’uomo che si scontra con figure diverse: Sherlock, Mycroft, la ex moglie, Donovan, Molly e Moriarty. Come sappiamo dalla serie, la vita di Greg è stata messa in pericolo dalle mire di James su Sherlock. Se sappiamo come si è evoluta questa minaccia in John, nulla si sa di come l’abbia presa Greg. Ho voluto qui porre l’accento anche su questo. Ci trovarci al termine della prima stagione: Moriarty si è palesato con il suo macabro gioco e ha detto a Sherlock che gli brucerà il cuore. Non ci sarà l’incontro con la Adler, né la gita a Baskerville e il salto dal Bart's. Spero che questo esperimento vi piaccia.

Aprì gli occhi di colpo.
Dove si trovava? Perché era circondato da monete d'oro? E soprattutto...perché era coperto di scaglie?!

"Io amo Sherlock.
E per poco dall'incredulità, la sua tazza mattutina con il solito caffè, non cadde sul pavimento rompendo la routine. Era rimasto bloccato per qualche secondo respirando a malapena, si era persino guardato alle spalle sperando di non trovare proprio il diretto interessato dietro di lui a leggersi il giornale."
Johnlock

One shot scritta per la Carnival Challenge del gruppo fb Hurt/Comfort Italia.
JIMCROFT / JOHNLOCK / MYSTRADE
Dal testo: Si avvicinò a James e gli sfiorò la guancia con il dorso della mano. Era gelido.
Probabilmente, se avesse potuto scegliere, lui avrebbe voluto essere resettato nuovamente, avrebbe dato il suo consenso per farsi estirpare quel parassita dal cervello, avrebbe acconsentito con la speranza di prendere un tè insieme a quel noioso uomo non più giovane, non attraente, non avvezzo agli affari di cuore, senza dubbio. Ma a Jim non sarebbe importato.

Poesia scritta per il giornale "La Scienza Della Deduzione" un bel pò di tempo fa, pubblicata sotto il nome del mio tumblr, adesso ve la ripropongo qui, sperando che vi piaccia!
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ESTRATTO:
La polvere si innalza nel silenzio della stanza, le sirene arrivavano a dar consiglio,
Flesh, flush si fan ma nessuno sa cosa è successo là,
Suicidio, omicidio o solo delirio?
Domande si fanno ma le risposte non arrivano a metter punto al danno.
E allora dunque si va all'unica soluzione, ovvero? La deduzione.

Un doveroso tributo alle bellissime mani di Sherlock.
[johnlock]