«E quindi io dovrei sposarmi a vent'anni, con una persona che vedo una volta ogni tre mesi e di cui non ricordo nemmeno il compleanno?»
Sono incazzato. Incazzato nero. Anzi no, incazzato viola. Ultimamente il viola va più di moda.
Rivolgo uno sguardo colmo di rabbia alla persona in smoking seduta davanti a me, dietro la scrivania, e un altro pieno di disperazione a Paul, che siede di fianco a me, ma ignora totalmente la mia richiesta d'aiuto.
«Hai idea di quanti soldi ci potrebbe fruttare? A noi, a voi cinque, e alle quattro ragazze.» dice lo stesso uomo placando il tono della voce, facendo sembrare la cosa quasi convincente.
«E tu hai idea di quanto a me non posso fregare? Di quanto io starei male, eh? Ne hai idea?» l'uomo scuote la testa e fa ricadere lo sguardo basso sulla scrivania, maneggiando qualche cartaccia qua e là.
E mi sale il nervoso. Mi sale il nervoso perchè mi trattano come se fossi una macchina per soldi. Come se fossi una stupida pedina di uno stupido gioco. Nemmeno fossimo agli Hunger Games, per il buon Cristo.

Harry e Louis si odiano, ma i loro manager li costringeranno a stare insieme per pubblicità.
Continueranno ad odiarsi oppure succederà qualcosa?

Ma non importa se subito, quella sera, non accadde nulla, perché da quella notte, quel verde mare e l’azzurro etere si scontrarono senza sapere che, da lì in poi, non avrebbero più potuto dividersi (Chapter 2)
 
"Non capisco perchè il destino ha fatto incontrare alcune persone,
quando non c'è un modoper farle stare insieme" (cit.)
"Non ho bisogno che sia facile, ho bisogno che ne valga la pena" (cit.) 

Eccomi quà con un'altra fanfiction (tanto lo so che non v'importa e.e) e stavolta del tutto diversa.
Il tutto si svolge in una chat di gruppo dei ragazzi (?) o come volete chiamarla.L'idea mi è venuta leggendo una Klaine (li amo vfrefjgjrfegrgjkg).
Come idea è molto carina e diversa da tutte le altre,quindi spero piaccia anche a voi :)
Aggiornerò presto,tanto non è per niente impegnativa a scriverla,anzi.
(Larry|Ziam|Nosh,come sempre lol)
BUONA LETTURA.

Un amore nato in una discoteca.
Poi un addio.
E la ricerca di Hilary di una persona senza nome.

Una ragazza deve andare a Londra a studiare, ma cosa succederà?

Ciao sono Claudia,una normale ragazza,ormai ricomincia la scuola,dove ci saranno nuovi Prof da odiare e nuovi compagni.Sono una persona a cui non piace andare in giro con le femmine,mi diverto molto con i ragazzi,in questo viaggio incontrerò cinque nuovi amici,Harry,Louis,Niall,Zayn e Liam.
Intanto incontrerò anche un ragazzo che mi piacerà...
che succederà?Claudia ed il ragazzo si metteranno insieme? oppure,lui non prova le stesse emozioni che prova lei quando lo vede?

"Io.. Avevo paura che tu lo amassi davvero Harry,avevo paura che tutto questo finisse,non l'avrei sopportato.." Sbottò d'un tratto Louis,guardandolo malinconico.
"Non lo avrei mai permesso Lou" gli rispose Harry,e dopo averlo baciato lo abbracciò,stringendolo il più forte possibile.
L'amore li aveva scelti,era destino che si incontrassero,perché loro si completavano.
"Ti amo baby cakes"
"Anche io ti amo Boo"
Sorrisero entrambi,guardando la luna che fuori dalla finestra illuminava quella notte,abbracciati,vivendo ognuno per l'altro.

- Non è giusto, Lou. Non è giusto che tu debba stare qui, mentre dovresti goderti i tuoi ventiquattro anni. Non sai quanto vorrei che aprissi gli occhi e mi dicessi “Per la miseria, Amy, chiudi quella bocca. Sono qui e non me ne vado da nessuna parte”.

Parla di una ragazza che si chiama Alexia. Ed ha molti problemi.

Ecco cosa succede quando, il tuo migliore amico, Zayn Malik si innamora e ti chiede aiuto.
Dal primo capitolo:
“Dai Liam! Quella coi capelli color.. miele, credo. Lunghi. Abbastanza bassa.” Mi elenca il moro, poi metto a fuoco e vedo una ragazzetta bassa con i capelli lunghissimi.
“Quella? ” Chiedo indicandola con un dito, ma Zayn mi abbassa subito il braccio “Non indicare! Cazzo!” Impreca subito dopo. Lo vidi arrossire vistosamente. Scoppiai a ridere.
Lui mi guarda truce “Stronzo, non ridere.” Dice secco.
Mi asciugo una lacrima, avendo riso troppo e poi mi ricompongo.
“Almeno sai come si chiama?” Gli chiedo con tono divertito.
Lui con il broncio annuisce “Noah.”

One shot ispirata alla partita del Celtic a cui ha partecipato Louis.
"La cosa più difficile da affrontare un tutto quel caos, era non avere al suo fianco il suo portafortuna.
Sapeva cosa aveva spinto Harry a non prendere parte del pubblico quel giorno, sapeva perché in quel momento si ritrovava solo invece che circondato dalle braccia del suo migliore amico e amante, ma faceva male lo stesso.
Essere separato da Harry era come privarlo dell’aria."

Harry a Los Angeles, Louis a Glasgow.
C'è il sole a L.A, in Scozia si gela. Fa freddo ovunque, quando non puoi essere dove vuoi. Nel posto che ti appartiene. Appena un passo dietro la linea di campo.
"E vorrei dirti che sono fiero di te, perché corri sempre, sempre, non importa perché.
E vorrei dirti che mi manchi, che tutto questo sole io non lo sopporto nemmeno, se non ci sei tu.
Che non me ne frega niente del fuso orario, e me ne sbatto delle foto, dei tweet e dei manager. E quello che hai lasciato precipitare sul campo assieme alla bile e la stanchezza, e la frustrazione, e la voglia di rivalsa, ero io, eravamo noi, sempre noi.
Mi viene in mente quando dicevi che il mio odore ti faceva venire fame. "

C’era un ragazzo, chiamato Harold Edward Styles, all’età di 16 anni intraprese una piccola avventura che lo portò ad essere una delle più grandi popstar del mondo; in quegli stessi attimi si innamorò di un altro ragazzo, Louis William Tomlinson.

Forse lo fece perché il ragazzo di fronte a lei era particolarmente carino, forse perché aveva delle belle e grandi mani o forse perché il suo sorriso leggermente storto era uno dei più sinceri che lei avesse mai visto.
Quando fu di nuovo con i piedi poggiati al suolo e il didietro sollevato da terra, il castano le mollò una mano.
< Sono Liam> continuò riporgendole la mano destra, ovvero quella che aveva appena lasciato, il che la fece quasi scoppiare a ridere.
< Charlie> rispose decisa, abbozzando un sorriso e stringendo nuovamente la mano del ragazzo.