Stavo perdendo l'amore della mia vita, l'unico uomo che mi abbia mai fatto sentire bella, desiderata, donna... si sembra strano ma con lui era tutto diverso e si stava sposando, con un'altra, che appunto non ero io! Dovevo fermarlo e dirgli che lo amavo, e magari scappare con lui in Alaska, dovevo farlo mio, ancora, ma questa volta per sempre.

Ti sentivo, finalmente. Ti sentivo dopo mesi di pura agonia.Tu eri lì con me.
E non ebbi paura, non quella sera, Louis.
Ti avrei seguito ovunque, non ti avrei mai abbandonato.

Sarah, parte dall'Italia per avventurarsi nel mondo della musica, delle amicizie e dell'amore in una magica Londra.

"Li, stretto tra le braccia dell’uomo che ama ha la sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto. Perché hanno un mondo che è solo loro, dove gli altri non riescono e non possono entrare."

Questa Fan Fiction è il seguito della mia One-Shot "The Angel of My Life".
Il protagonista è Niall, un ragazzo che in passato ha fatto uso di droghe.
Amy lo ha salvato, ben due volte.
Ma poi l'incubo è tornato realtà.
Vi consiglio prima di leggere la One-Shot, altrimenti non capirete molte cose.

« I'm afraid you'll run away, maybe I’ve just gotta wait, maybe this is a mistake. »
tante storie che si intrecciano e che vedono protagonisti la boy band più famosa del momento e alcune ragazze, ognuno con la propria storia alle spalle. enjoy it.

Ecco un'altra One-Shot, vi faccio leggere una piccola parte del contenuto:
"Io Jennifer Simpson guidavo ubriaca, cosa che accadeva ormai da tempo. Dopo esser stata abbandonata dai miei genitori, parenti e amici. Ero sola e per abbattere questa solitudine mi ubriacavo ogni santo giorno, per lo meno la mia migliore amica, la vodka c’era sempre e non mi abbandonava mai dato che il mio corpo aveva bisogno di lei. Avevo fatto molti incidenti negli ultimi due mesi e ci ero sempre uscita incolume o con almeno due o tre sgraffi. Abitavo in una vecchia casa ormai abbandonata da tanti anni e senza un minimo straccio di lavoro, per rifocillarmi ogni giorno andavo alla mensa della città dove alcuni volontari ci davano da mangiare. Questa ero io." Se siete curiose leggete, altrimenti scorrete

Sono spaventato a morte, perché so che non ci potrà mai essere una come Jane, una che mi abbia curato tutte le ferite, una che mi abbia amato con tutto l’amore che possa esistere sulla faccia della terra.
Sono triste, perché solo adesso mi rendo conto che sono stato un idiota ogni volta che le ho negato qualcosa, ogni volta che non l’ho portata a visitare i luoghi che voleva vedere, ogni volta che mi sono tenuto dentro tutte quelle parole che avrei voluto dirle, ma che non hanno mai avuto una voce, perché erano troppo spaventate per uscire fuori.

OS ROSSA, CAZZO STO PRENDENDO FUOCO.

Inoltre c’è anche un’altra cosa che mi fa crollare del tutto, ed è la consapevolezza che tu non sai chi sia, e probabilmente non lo saprai mai, come sicuramente non leggerai - e non leggeranno neanche gli altri - queste parole che vengono dal più profondo del mio cuore.
Però una cosa la posso fare, ed è quella di sperare, crederci e provarci fino alla fine, perché si Zayn, io spero di potervi davvero conoscere un giorno, in qualsiasi modo proverò a conoscervi verrei anche in capo al mondo per potervi stringere la mano avere un vostro autografo e potervi dire semplicemente:
“ Hello Guys, you are my life, you are beautiful. Your voice is the reason of my life. I Love you! “
***
Vi amo ragazzi.
Grazie di tutte le emozioni che mi fate provare e soprattutto grazie di essere così come siete, vi chiedo solo una cosa, non dovrete mai e dico mai separarvi, non lo accetterei facilmente.
Una Directioner come tante ma che vi ama come poche.

Adolescenza [a-do-le-scèn-za] s.f.
1. Fase della crescita dell'essere umano collocabile tra i 12-14 e i 18-20 anni, caratterizzata da una serie di modificazioni fisiche e psicologiche che introducono all'età adulta.
2. Primi amori, prime emozioni, primi sbagli, prime volte. Un periodo difficile.
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‘Hei Horan, sai ho fame. Mi cederesti una delle carote che hai in testa?’ sghignazzò Louis. ‘Così te la ficchi in culo, Tomlinson?’ risposi. Harry, Liam, Zayn e Niall iniziarono a ridere sguaiatamente cadendo addirittura dal divano e Louis con il solito sorrisetto beffardo mi guardava con disprezzo pronto a ribattere. ‘Non ti sento dai bassi fondi, Horan. Oltre ad avere dei capelli color carota sbiadita, sei una nana. Dovrei metterti in giardino, manca solo la barba e saresti perfetta.’ disse lanciandomi uno sguardo di sfida.

Mi hanno insegnato che niente è impossibile, che bisogna crederci.
Ma nella situazione in cui mi trovo mi è difficile continuare a sperare che tutto vada per il verso giusto.
E ora sono qui, con il viiso coperto dalle lacrime e il corpo bloccato dalle braccia di mia madre. Non ho la forza per ribellarmi, ma continuo a gridare, e gridare che mi stanno strappando la vita dalle mani.
Mi stanno portando via l'unica persone che ami più di ogni altro. L'unica persona che mi rende felice, l'unica persona della quale non posso fare a meno. Mi stanno togliendo mio fratello. E l'unica cosa che riesco a fare è gridare il suo nome, sperando che si ribelli e torni da me.
Ma lui non fà nulla. Rimane impassibile a fissare la scena attraverso il finestrino. La pioggia si unisce alle lacrime che scivolano sulle mie gote.
Mi vedo appassire sull'uscio di casa, ma infondo sò che lui, tornerà.
Tornerà da me.
Lo vedo sorridere, tra le lacrime e in quel momento capisco che non è impossibile. Io ci credo.

Ti sei sempre aspettata dal mondo qualcosa che non è mai accaduta, ma non sai cosa. Hai sempre riflettuto sul senso della tua vita e un pomeriggio, ti ritrovi a pensare al tuo presente e a cosa sei.

''Ti prego,lasciami.'' Era tutto un sussurro,non aveva le forze per urlare,la sua gola bruciava per i singhiozzi,e i suoi polsi facevano male per la sua forte presa.Lui sembrò non sentire e quando con una mano,si abbassò la cerniera dei jeans e li sbottono ricominciò a dimenarsi, a cercare di scrollarselo da sopra e urlava,urlava forte con le ultime forze che le erano rimaste ma lui era prepotentemente seduto su di lei a cavalcioni e non le dava la possibilità di alzarsi.
''Shh,fra poco sarà tutto finito,vedrai sarà divertente giocare un p'ò.''Quella fottuta frase la perseguitava,lei non voleva 'giocare' nel modo in cui lo voleva lui.Quando si abbassò i boxer lei urlò per l'ultima volta.

-Buon natale!- Esclamò un signore travestito da babbo natale. Non per essere pessimista, ma ormai natale è passato, che babbo natale si è preso qualche giorno in più?
Sentì una signora urlare, così mi girai velocemente e cercai di aiutarla, nonostante mi diedi una spinta che mi mandò al centro, dove tutti giravano per la pista: Mi guardai sperduta per poi cadere con un ragazzo.
-Mi dispiace, non era mia intenzione farti cadere.- Sembrava un ragazzo tornato dall'ottocento per come parlava.